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Vaccini, Bonaccini: "Governo e Ue vigilino sulle consegne"
"Ci siamo rivolti al Governo, al ministro Speranza e al commissario Arcuri, perché la riduzione della fornitura Pfizer-BioNtech che registriamo questa settimana sia solo temporanea, che la fornitura torni regolare già dalla prossima settimana, compreso il recupero delle dosi non arrivate in questi giorni", scrive il presidente dell'Emilia-Romagna
Proprio perchè la Regione è pronta ad accelerare, osserva,"ci siamo rivolti al Governo, al ministro Speranza e al commissario Arcuri, perché la riduzione della fornitura Pfizer-BioNtech che registriamo questa settimana sia solo temporanea, che la fornitura torni regolare già dalla prossima settimana, compreso il recupero delle dosi non arrivate in questi giorni. Su questo - prosegue Bonaccini - il Governo, così come l'Unione europea, devono vigilare e non arretrare di un centimetro: le dosi acquistate devono arrivare nei territori, la campagna di vaccinazione deve proseguire a pieno ritmo. Punto.E' il momento della serietà e della responsabilità. Questa battaglia - conclude il presidente emiliano-romagnolo - è troppo importante. La dobbiamo combattere tutti insieme, non c'è tempo da perdere", dice il governatore dell'Emilia Romangna.
"In questi minuti - Bonaccini puntualizza su Facebook - stiamo superando quota 120mila vaccini eseguiti in Emilia-Romagna. Siamo tra le regioni che vaccinano di più in Italia, quella che lo fa di più in assoluto in rapporto alla popolazione". Si tratta, argomenta ancora, di "un risultato che stiamo ottenendo grazie all'impegno senza sosta delle aziende sanitarie, di medici, infermieri e operatori. Ieri abbiamo iniziato i cosiddetti 'richiami', ovvero la somministrazione della seconda dose per coloro che sono stati vaccinati per primi, un passaggio imprescindibile per l'efficacia del vaccino stesso. E stiamo lavorando al piano vaccinale regionale che, da febbraio/marzo, quando la campagna verrà estesa al resto della popolazione, triplichi lo sforzo di somministrazione rispetto alle 8-10mila giornaliere che abbiamo fatto finora, per arrivare il prima possibile - conclude - alla cosiddetta immunità di gregge".