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Coronavirus

"Le nuove varianti preoccupano"

Vaccino, von der Leyen: "Chiesto a Pfizer il rispetto del calendario consegne"

La dichiarazione della presidente della Commissione europea dopo la conferma da parte del governo tedesco che le consegne di vaccini Pfizer nell'Ue subiranno un rallentamento, per un periodo che Berlino quantifica in "3-4 settimane"

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"A seguito delle notizie sui ritardi nella consegna sui vaccini ho chiamato immediatamente l'amministratore delegato di Pfizer, che mi ha spiegato che c'è un po' di ritardo per la prossima settimana, ma mi ha anche assicurato che tutte le dosi ordinate per il primo trimestre saranno consegnate nel primo trimestre". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel corso di una conferenza stampa congiunta con il premier portoghese Antonio Costa, presidente di turno del Consiglio dell'Unione europea.  "Ci aspettiamo che il calendario di consegne venga rispettato" dal momento che "la prima dose è stata somministrata e all'interno di una certa distanza di tempo è necessario somministrare la seconda", ha detto la presidente della Commissione europea. "L'amministratore delegato di Pfizer mi ha assicurato che sarà fatto il possibile per ridurre il ritardo il più possibile". 

Pfizer: Da 25 gennaio riprende normale fornitura a Ue
"Torneremo al programma originale di consegne all'Unione Europea a partire dalla settimana del 25 gennaio, con un aumento delle consegne a partire dalla settimana del 15 febbraio che ci consentirà di fornire le dosi di farmaco previste nel primo trimestre e molto di più nel secondo trimestre". Lo si legge in una nota di Pfizer dopo avere precisato che la prossima settimana si assisterà a una "temporanea riduzione" del numero delle dosi consegnate. La casa farmaceutica ha fatto sapere che "informerà sui programmi di consegna aggiornati la Commissione europea, gli stati membri dell'Ue e altri Paesi interessati dai cambiamenti". Pfizer e BioNTech, si legge ancora nella nota, "stanno lavorando incessantemente per supportare l'ulteriore lancio delle campagne di vaccinazione in tutto il mondo non solo espandendo le proprie capacità di produzione ma anche aggiungendo ulteriori fornitori e produttori a contratto per aumentare la capacità produttiva totale".

Rallentamento per ristrutturazione impianto di Puurs
La dichiarazione della presidente della Commissione europea era giunta dopo la conferma da parte del governo tedesco che le consegne di vaccini Pfizer nell'Ue subiranno un rallentamento, per un periodo che Berlino quantifica in "3-4 settimane". Le consegne ai Paesi dell'Ue di quantità pianificate di vaccini Pfizer-BioNTech subiranno ritardi a causa di lavori presso l'impianto in cui vengono prodotti, ha reso noto il ministero della Sanità tedesco. "La Commissione europea e, tramite essa, gli Stati membri dell'Ue sono stati informati che Pfizer non sarà in grado di soddisfare pienamente i quantitativi di consegna promessi per le prossime tre o quattro settimane a causa di lavori di ristrutturazione dell'impianto di Puurs", in Belgio, spiega una nota del ministero.

Paesi nordeuropei, inaccettabili i ritardi di Pfizer
Sei ministri della Salute dell'Unione europea hanno indirizzato una lettera alla Commissione europea per esprimere "grave preoccupazione" per i ritardi nella consegna del vaccino contro il coronavirus sviluppato da Pfizer e BioNTech. I ministri di Danimarca,Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania e Svezia definiscono "inaccettabile" la situazione che a loro parere "diminuisce la credibilità del processo di vaccinazione"

Pfizer-Biontech produrrà il vaccino anche in Germania 
Il governo regionale di Giessen ha autorizzato la produzione del vaccino anti-coronavirus nello stabilimento di proprietà dell'azienda tedesca Biontech di Marburgo. Lo ha reso noto il governo dell'Assia a Wiesbaden, secondo quanto riporta l'agenzia Dpa. Il sito, acquisito qualche settimana fa dal gruppo svizzero Novartis, dovrebbe entrare in produzione con il vaccino a febbraio. Nei primi sei mesi del 2021 a Marburgo dovrebbero essere prodotte da Biontech-Pfizer 250 milioni di dosi. In tutto la produzione annuale, a regime, prevede 750 milioni di dosi.primo trimestre", ha dichiarato von der Leyen.

Ue fornirà dosi anche a Paesi vicini 
"Avremo accesso a 2,3 miliardi di dosi di vaccino" che saranno "abbastanza sia per la popolazione europea che per il nostro 'vicinato', e questo sarà molto importante" perché "non ci prendiamo cura solo di noi stessi, ma anche dei nostri vicini a Est e a Sud" dell'Unione europea o ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Nuove varianti preoccupano
Nell'Ue "non siamo affatto fuori dai  guai" e le "nuove varianti" del coronavirus Sars-CoV-2 "preoccupano", ha detto Ursula von der  Leyen, in conferenza stampa collegata da Lisbona, dove si trova per  l'inaugurazione della presidenza portoghese del Consiglio Ue.   La situazione della pandemia di Covid-19, continua von der Leyen, in  "molti Paesi europei è molto seria. Dopo le vacanze vediamo che i casi schizzano verso l'alto e che nuove varianti del coronavirus Sars-CoV-2 vengono identificate in diversi Paesi. Le misure di contenimento sono  assolutamente necessarie, ma la gente sta pagando un caro prezzo. E'  imperativo che continuiamo i nostri sforzi per proteggere noi stessi e gli altri, ma è dura. L'Ue sosterrà gli Stati membri in tutti i modi  possibili", ha concluso.

Certificato vaccinazioni Ue strada da seguire
"La proposta di Mitsotakis è benvenuta". Quella di un certificato delle vaccinazioni riconosciuto in tutta l'Ue, sotto il punto di vista medico, "è la strada giusta su cui andare avanti. Altra questione" che ha risvolti giuridici e politici "è ciò che sarà permesso fare con questo certificato". La discussione a livello Ue deve essere fatta. "Ma ci sono possibilità di equilibrio per chi ha avuto accesso alla vaccinazione e chi non" ha avuto possibilità, ha affermato  la presidente della Commissione europea, Ursula von derLeyen.

Patto stabilità resta sospeso per tutto il 2021
"Io ho sempre detto non mettiamo calendari" per il ritorno delle regole di bilancio "ma condizioni: la situazione deve migliorare e poi possiamo parlare di cambiare sistema, ma ora siamo in una crisi severa e quindi non ci sono cambi per il momento",  ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen a Lisbona. "Dobbiamo essere chiari sul fatto che il sostegno fiscale deve continuare, la clausola di sospensione del Patto di Stabilità resterà anche per tutto il 2021", ha aggiunto. 

Recovery, governi mandino subito i loro piani 
"Ho chiesto agli Stati membri di fornire le bozze dei piani nazionali di ripresa il più presto possibile" perché "dobbiamo lavorare su questi piani" affinché "in una situazione ottimale, nel momento in cui sarà terminato il processo di ratifica nazionale" del piano Next Generation Ee "e andremo sul mercato per raccogliere i capitali, vogliamo essere in grado anche di erogare i primi contributi ai diversi Stati membri che hanno adempiuto a tutti i criteri nei loro piani nazionali di ripresa e resilienza",  ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

 
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