POLITICA
Inevitabile prorogare stato emergenza al 30 aprile
Speranza: "Non c'è strada diversa da unità contro emergenza. Covid ha mesi contati grazie a vaccino"
Si è assistito a un "drammatico mutamento dell'indice di rischio per le singole regioni - spiega il ministro della Salute - Nel nuovo dpcm, è intenzione del governo confermare il divieto di spostamento anche in zona gialla e vietare l'asporto dopo le 18 dai bar e stabilire l'ingresso in area arancione di tutte le regioni a rischio alto. E' intenzione dell'esecutivo anche riaprire i musei nelle regioni in area gialla"
"Vivo con preoccupazione le tensioni di questi giorni, voglio rivolgere a tutti un accorato messaggio di responsabilità per l'unità - ha aggiunto - mi rivolgo con lo stesso spirito a maggioranza e opposizione, siamo all'ultimo miglio, ad un passaggio delicato e decisivo per vincere questa battaglia contro questo nemico invisibile, adesso serve uno sforzo unitario, una leale collaborazione a Roma come in tutte le Regioni". "Nei prossimi mesi - sottolinea - sarà tutto terribilmente complicato, teniamo fuori dalla battaglia politica la salute degli italiani".
"Con i vaccini sconfiggeremo questo virus"
"Ora sappiamo che il Covid ha i mesi contati e con i vaccini sconfiggeremo questo virus - prosegue il ministro della salute - La scienza sta illuminando la strada che ci porterà fuori da questa stagione terribile e dobbiamo investire sempre di più sulla scienza. Però non abbiamo ancora vinto e non dobbiamo sbagliare la lettura di questa fase decisiva" e grazie "alla campagna di vaccinazione vediamo la luce in fondo al tunnel. La nottata non è ancora passata, non abbassiamo la guardia".
"Si tratta di un risultato straordinario, mai nella storia un vaccino è stato cosi veloce, dobbiamo ricordarlo sempre", ha aggiunto. "A ieri abbiamo somministrato circa 800mila dosi di vaccino. Un buon risultato. Attualmente siamo la nazione d'Europa che ha somministrato il maggior numero di vaccinazioni. Non rincorriamo classifiche ma siamo soddisfatti di essere i primi in Ue". E annuncia: "A oggi abbiamo siglato opzioni per 216 milioni di dosi, quasi il doppio delle fiale necessarie per vaccinare tutti gli italiani. Adesso non possiamo fare altro che continuare a utilizzare presto e bene le dosi di vaccino che già abbiamo ed essere pronti ad accelerare quando avremo nuovi vaccini. La ricerca scientifica ha compiuto un lavoro straordinario, senza precedenti a livello mondiale, certi che Ema e Aifa non perderanno neanche un giorno".
"In un clima positivo di dialogo sono convinto che la stragrande maggioranza degli italiani deciderà
di vaccinarsi senza ricorrere all'obbligo. Per il governo resta comunque fondamentale l'obiettivo dell'immunità di gregge che perseguiamo con ogni energia auspica il ministro.
"Questa settimana peggioramento generale della situazione"
"Questa settimana c'è un peggioramento generale della situazione epidemiologica in Italia, aumentano le terapie intensive, l'indice Rt e focolai sconosciuti. Non facciamoci fuorviare. L'epidemia è nuovamente in fase espansiva" avverte Speranza e spiega: "Quando tutti i parametri peggiorano contemporaneamente abbiamo l'obbligo di prendere nuove misure e il governo ritiene inevitabile prorogare al 30 aprile stato di emergenza".
"In italia non facciamoci portare fuori pista dal fatto che ora abbiamo un numero casi leggermente più basso rispetto ad alcuni grandi paesi europei: i dati del monitoraggio della cabina di regia sono molto chiari e non vanno sottovalutati - mette in guardia Speranza - L'incidenza nazionale a 14 giorni torna a crescere, nonostante il numero più basso dei tamponi per le giornate festive. E, nel complesso, "l'incidenza sul territorio nazionale è lontana dai criteri che permetterebbero la ripresa del tracciamento dei casi". Preoccupa anche "l'aumento sensibile del numero di nuovi casi non riconducibile a catene di trasmissione note", come anche il "progressivo sovraccarico delle strutture ospedaliere: nelle ultime settimane sono passate da 10 a 13 le Regioni con un tasso di occupazione delle terapie intensive e dell'area medica sopra la soglia critica del 30%".
Ancora, si è assistito a un "drammatico mutamento dell'indice di rischio per le singole regioni: dai dati dell'ultimo monitoraggio 12 regioni sono ad alto rischio, 8 a rischio moderato, con alta possibilità di diventare ad alto rischio e solo una a rischio basso".
Nuovo Dpcm: divieto spostamenti in zona gialla, vietato asporto dopo 18, riapertura musei
"Lunedì dopo un confronto con le Regioni abbiamo avviato il lavoro del nuovo Dpcm che sostituirà quello in scadenza il prossimo 15 gennaio. Nel nuovo decreto prevediamo una conferma delle misure fondamentale già vigenti e del modello per fasce differenziate che ci ha consentito di abbassare la curva tra novembre e dicembre" ha annunciato il ministro.
"E' inoltre intenzione del Governo confermare il divieto di spostamenti anche in zona gialla, ridurre gli assembramenti negli spazi antistanti i locali pubblici a rischio di aggregazione attraverso la limitazione dell'asporto per i bar a partire dalle 18 e confermare l'indicazione di poter ricevere a casa massimo due persone non conviventi come già avvenuto durante le vacanze di Natale e stabilire l'ingresso in area arancione tutte le Regioni a rischio alto secondo i 21 parametri definiti dal decreto del 21 aprile", ha precisato Speranza. E' intenzione dell'esecutivo anche riaprire i musei nelle regioni in area gialla nel rispetto di tutte le misure di distanziamento
Oltre alle aree rosse, arancioni e gialle "il Governo ha intenzione di prevedere anche una quarta area, bianca, solo con incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti e Rt sotto a 1" fermo restando le misure delle mascherine e del distanziamento" conclude il ministro della Salute.
Nuove fasce Regioni in vigore da domenica 17/1
Entreranno in vigore domenica 17 gennaio, a quanto si apprende, le ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza, che assegneranno le fasce alle varie Regioni, con relative restrizioni. Sabato 16 gennaio entrerà in vigore il nuovo Dpcm che, secondo quanto si apprende, manterrà le principali misure dell'attuale provvedimento, prevedendo però criteri che abbasseranno le soglie per l'inserimento delle regioni in zona arancione o rossa. Per quanto riguarda la giornata di sabato 16, l'ipotesi prevalente è che resti valida l'attuale colorazione suddivisa nelle diverse fasce.
Il nuovo decreto legge anti-Covid, che dovrebbe essere approvato stasera dal Consiglio del ministri, disciplina la nuova cosiddetta 'zona bianca' nella quale gran parte delle misure restrittive vengono a cessare. In particolare, nella bozza del dl si legge che è il ministro della Salute, con una sua ordinanza, a individuare quali saranno queste regioni. Si tratta di quelle che "si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per due settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti". In queste regioni, "cessano di applicarsi le misure" previste dal decreto legge che detta le varie limitazioni oggi in vigore.
Bozza Dl: no spostamenti tra Regioni fino al 5 marzo
Sono vietati gli spostamenti tra le Regioni e le province autonome "dal 16 gennaio 2021 al 5 marzo 2021", salvo quelli "motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. E' comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione". E' quanto prevede una bozza del nuovo decreto legge sull'emergenza Covid.
La bozza conferma la regola che consente a un massimo di due persone di andare a visitare amici o parenti, una volta al giorno. Nella bozza infatti si legge: "in ambito regionale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05:00 e le ore 22:00, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi".
E' stato anticipato alle 9 di domani mattina il vertice, convocato dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia, con il ministro della Salute Roberto Speranza, il commissario straordinario all'emergenza coronavirus Domenico Arcuri, le Regioni, l'Anci e l'Upi. Nel corso della riunione si farà il punto sul piano vaccini e sul nuovo Dpcm.