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Coronavirus

L'opposizione delle case farmaceutiche

Vaccini, l'Ue valuta la deroga sui brevetti al vertice di Porto

La cancelliera tedesca non sembra condividere la proposta del presidente americano Biden, supportata invece da Draghi, Macron e Ue. La questione oggi sul tavolo del summit. Commissione Ue: presto ok al contratto Pfizer, sostegno unanime Paesi
 

immagine di repertorio
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I leader dell'Ue tornano a vedersi in presenza a Porto, in Portogallo, in occasione del 'social summit' e del Consiglio informale Ue, convocato dal primo ministro portoghese, Costa. Il tema centrale è l'inclusione sociale ma si parlerà anche di lotta alla pandemia e di vaccini e i leader arrivano divisi al primo incontro nel quale l'ex numero uno della Bce, Mario Draghi, si presenta nella veste di presidente del Consiglio italiano.     

L'annuncio del presidente Usa, Joe Biden, di sospendere i brevetti sui vaccini anti-Covid per aumentarne la produzione a favore dei Paesi poveri, è stato salutato come una svolta epocale dall'Oms, la Francia e anche il premier italiano l'hanno sostenuta, al pari della Russia mentre l'Ue si è detta pronta a discuterne, ma dalla Germania è arrivata la frenata della cancelliera, Angela Merkel, per la quale creerebbe "gravi complicazioni". Era scontata l'opposizione da parte delle case farmaceutiche che producono i vaccini, i cui titoli sono stati penalizzati in Borsa dal dibattito, e che hanno trovato un forte alleato in Merkel. "Il fattore limitante per quanto riguarda la realizzazione dei sieri sono le capacità produttive e gli alti standard qualitativi richiesti, non i brevetti", ha affermato una portavoce del governo tedesco. "La protezione della proprietà intellettuale è fonte di innovazione e dovrà rimanerlo anche in futuro", ha aggiunto. La capacità produttiva mondiale, secondo le cosiddette Big Pharma, è già al limite e le stesse aziende hanno firmato centinaia di accordi di licenze volontarie per aumentarla.

Lavoro e investimenti
Al centro del vertice resta comunque il tema dell'inclusione sociale. I leader devono confrontarsi infatti sugli scenari post pandemia. E sulla crisi economica e sociale che vivono i paesi. Nell'Unione, tra il 2014 e il 2019, sono stati creati oltre 14,5 milioni di posti di lavoro, ma la crisi da Covid-19 e le misure di contenimento hanno arrestato questa tendenza penalizzando soprattutto i soggetti più vulnerabili, le donne e i giovani. In risposta alla crisi le misure nazionali e quelle dell'Ue hanno attenuato l'impatto negativo, ma per raggiungere l'obiettivo del 78% da qui al 2030 è necessario un maggiore sostegno alla creazione di posti di lavoro sfruttando le opportunità derivanti dall'economia sociale, dal libero mercato, dai posti di lavoro nel settore green, dalla digitalizzazione e dalle nuove tecnologie. Per centrare questi obiettivi saranno fondamentali livelli di investimento adeguati. Il sostegno dell'Ue in tal senso, con la RRF e il suo budget di 672,5 miliardi tra sovvenzioni e prestiti, potrà fornire una spinta del 2% di Pil aggiuntivo e creare 2 milioni di posti di lavoro sfruttando anche gli 88 miliardi del Fondo sociale europeo Plus (Politica di Coesione) interamente dedicato all'attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, e il Just Transition Fund con 17,5 miliardi per le transizioni socialmente sostenibili verso la neutralita' climatica. Al termine del Social Summit e' prevista una dichiarazione degli attori sociali europei sulle politiche sociali dell'Ue che farà da contributo alla dichiarazione che i leader adotteranno il giorno dopo al Consiglio europeo informale. A conclusione del programma avrà luogo il Vertice UE-India che avrà al centro la pandemia da Covid-19, il cambiamento climatico, il commercio.

Ripresa economica e sviluppo sostenibile
A Porto l'Europa comunque prova a ripartire, a superare anche la seconda ondata del coronavirus e il vertice serve a fare il punto sulla ripresa che dovrà essere equa e sostenibile, anche grazie al 'Recovery Fund'. I fari saranno puntati proprio sul premier italiano che interverrà in una sessione dedicata allo sviluppo sostenibile e al lavoro. Il Consiglio europeo informale segue quello che si è tenuto a Goteborg nel 2017, prevede due sessioni plenarie e tre panel tematici paralleli a cui partecipano sia i leader Ue sia esponenti del mondo sindacale e imprenditoriale, rappresentanti dei territori. Draghi interviene sul tema dello sviluppo e del lavoro.Tra i temi in discussione anche le relazioni esterne e la preparazione al Vertice Ue-India.

La prima sessione di lavoro a cui partecipa il premier è dedicata al nuovo obiettivo dell'Ue sul Lavoro: raggiungere almeno il 78% del tasso di occupazione della popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni entro il 2030. L'obiettivo rientra nell'ambito del Piano d'azione del Pilastro europeo dei diritti sociali. La discussione si concentrerà sulle politiche necessarie per creare una ripresa del mercato del lavoro sostenibile e inclusiva che consenta all'Ue di raggiungere questo obiettivo entro il 2030, sulle iniziative da promuovere per la creazione di posti di lavoro di qualità sia a livello Ue che a livello nazionale, e sulle misure che i 27 Stati Membri stanno pianificando per il raggiungimento dell'obiettivo principale dell'occupazione.

Commissione Ue: presto ok al contratto Pfizer, sostegno unanime Paesi
"Ci aspettiamo che il collegio dei commissari possa dare presto luce verde a questo nuovo contratto con Pfizer-BioNTech per 1,8 miliardi di dosi. Il negoziato con le società è una procedura a cui partecipano anche gli Stati membri (nello Steering board) che ha dato sostegno unanime per chiudere questo contratto con Pfizer". Così un portavoce della Commissione Ue ha risposto ad una domanda dopo le indiscrezioni della Welt su un'azione di ostruzionismo da parte della Francia. Il portavoce ha aggiunto che "il dossier non è stato trattato al collegio dei commissari, "ragion per cui il commissario Breton non lo ha bloccato".
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