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Coronavirus

Ok dell'Agenzia del farmaco

Vaccino anti-Covid, Aifa approva all'unanimità la terza dose. Speranza: "Possiamo garantirla"

L'annuncio del ministro della salute: "Dopo la prima fascia partiremo dai primi che sono stati vaccinati: mettere in sicurezza le Rsa è una priorità e poi dobbiamo salvaguardare gli over-80 ed il personale sanitario" 

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La Commissione tecnico-scientifica dell'Aifa ha approvato all'unanimità il parere con cui si dà il via libera in Italia alla terza dose del vaccino contro il Covid.

L'annuncio del ministro
"Aifa oggi ha chiuso il suo lavoro sulla terza dose e in questi minuti è in corso il Cda di Aifa e Aifa ha dato il via libera alla terza dose con un percorso: partiremo dai più fragili che dopo due dosi non hanno protezione necessaria. Ci sarà poi una circolare del ministero in merito", ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza al festival della salute.

Speranza: "Possiamo garantire la terza dose"
"Dopo la prima fascia partiremo dai primi che sono stati vaccinati: mettere in sicurezza le Rsa è una priorità e poi dobbiamo salvaguardare gli over-80 ed il personale sanitario. Riconfermo che sulla disponibilità di dosi non abbiamo difficoltà. Possiamo garantire la terza dose".

"Dobbiamo continuare a investire sul vaccino italiano"
"Io credo che dobbiamo continuare a  investire sul vaccino italiano. L'Italia ha nella produzione  farmaceutica un asset strategico però abbiamo una debolezza sul lato  vaccini. Era meno preparata e meno forte su questo terreno. Stiamo  lavorando e c'è un confronto costante con il mondo produttivo. Il  ministro Giorgetti ci sta lavorando in confronto con me e con Aifa in  tempo breve recupereremo questo pezzo" ha poi affermato il ministro, intervistato dal direttore de La Stampa Massimo Giannini, al Festival 'Ritorno al futuro. La lezione di Covid e il domani che ci aspetta', rispondendo  su cosa si farà del progetto di vaccino italiano sviluppato con ReiThera.

Le indicazioni dell'Aifa
"La Commissione Tecnico Scientifica di Aifa (Cts) ritiene appropriato, in attesa dell'autorizzazione di EMA, rendere disponibili i vaccini Comirnaty e Spikevax come dose addizionale di vaccino Covid-19, dopo almeno 28 giorni dall'ultima somministrazione, a completamento del ciclo vaccinale nei soggetti adulti e adolescenti di eta' superiore a 12 anni (vaccino Comirnaty) o >18 anni (vaccino Spikevax) in condizione di immunosoppressione clinicamente rilevante". Lo comunica l'Agenzia, sottolineando che rientrano nella suddetta categoria "i trapiantati di organo solido e i soggetti che presentino, sulla base della valutazione clinica, un livello di immunocompromissione assimilabile".

Al fine di mantenere una efficace risposta immune al vaccino dopo il completamento del ciclo vaccinale, e' prevista la terza dose "dopo almeno 6 mesi dall'ultima somministrazione, nei grandi anziani (>80 anni) e nei soggetti ricoverati nelle RSA. Tale opzione può essere resa disponibile anche agli operatori sanitari, a seconda del livello di esposizione all'infezione, del rischio individuale di sviluppare forme gravi di COVID-19 e in accordo alla strategia generale della campagna vaccinale". Per la dose aggiuntiva "si prevede di somministrare uno dei due vaccini a mRNA autorizzati in Italia (Comirnaty e Spikevax)".

L'iter della decisione
La decisione è arrivata dopo diversi giorni di discussione, e dopo che la stessa Ema, l'autorità europea, ha chiarito che sul punto decidono le autorità dei singoli Stati.

Il Cts, a quanto apprende l'AGI, nel suo parere ha dato il via libera alla somministrazione di una "dose addizionale" per immunodepressi e trapiantati, dopo almeno 28 giorni dall'ultima somministrazione.

Mentre è prevista la terza dose (in questo caso definita 'booster', ossia atta a rafforzare le difese immunitarie dopo le prime due dosi) per gli over 80 e gli ospiti delle Rsa, dopo almeno 6 mesi dall'ultima dose ricevuta. Saranno utilizzati solo vaccini a mRna, ossia al momento Pfizer e Moderna.

I tecnici hanno anche aperto alla possibilità di una terza dose per i sanitari più a rischio, ma su questo deciderà il Governo.

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