Verdini: "Non entriamo nel Pd e non rinnego Berlusconi"

29 luglio 2015"Voglio tranquillizzare gli amici della sinistra Pd: nessuno di noi ha voglia di iscriversi o entrare al Pd. Io, poi, sono toscano e se lo avessi voluto fare lo avrei fatto da ragazzo".  Denis Verdini presenta così il suo nuovo movimento: "Alleanza Liberalpopolare Autonomie". La forza politica non sarà solo un gruppo parlamentare in Senato, ma anche un partito. Sulle riforme, la linea è chiara: "Il ddl Boschi va approvato così com'è e se non venisse approvato si rivà nel pantano". Alleanza liberalpopolare dovrebbe così assicurare i propri 10 voti a Palazzo Madama alle riforme costituzionali. 

L'Addio a Forza Italia
"E' uno strappo e come tutti gli strappi addolora e fa male. Quando non ci sono identità di vedute nessuno finisce o muore, uno vede le cose in maniera diversa. Ho una grandissima lealtà che mi lega a Berlusconi ma vediamo le cose in maniera diversa". Queste le parole che Denis Verdini rivolge al suo ex partito, Forza Italia. Prima che Forza Italia venisse rifondata, Verdini è stato coordinatore nazionale del Pdl ed è sempre stato legato a Silvio Berlusconi, con il quale ha condiviso un rapporto personale molto forte. 

"Il Ddl Boschi va approvato così com'è"
"Il ddl Boschi va approvato così com'è e se non venisse approvato si rivà nel pantano". Verdini rivendica il percorso delle riforme, avviato dal Patto del Nazareno tra Renzi e Berlusconi, di cui è stato tra i sostenitori più accesi. 

"Nella nostra componente c'è chi ha votato le riforme e c'è chi non lo ha fatto ed è libero di mantenere questa posizione. La gran parte però le hanno votate dall'inizio sia in Senato che alla Camera. Io ricordo che abbiamo fatto le riforme insieme ad altri ma non sono le riforme di altri su certi punti certe c'è la nostra identità. Vogliamo essere liberi di completare la legislatura Costituente come avevamo iniziato."