POLITICA
La giornata del premier
Vertice Ue e Jobs Act, Renzi punta tutto sul lavoro: "Non temo agguati"
In mattinata a Milano si apre il summit europeo su occupazione e crescita. A Roma, in serata, è atteso il voto di fiducia sulla riforma del lavoro. "Non temo agguati, il Pd sarà compatto" dice il premier. Fuori dal Parlamento, resta l'opposizione della Cgil
Per rafforzare la propria voce al tavolo europeo, Matteo Renzi punta all'approvazione "tempestiva" al Senato del Jobs Act. Il governo in mattina presenterà il proprio emendamento al testo, prima di porre la questione di fiducia, in modo che il via libera di Palazzo Madama arrivi già in serata. Dimostrare che l'Italia fa le riforme in tempi rapidi, per chiudere una "giornata perfetta", tutta improntata a politiche liberali ed espansive per battere la crisi.
"Non temo agguati, questo è un Paese che deve cambiare"
Che ci sia qualcuno che possa avere opinioni negative è la dimostrazione che c'è democrazia. L'importante è che si vada avanti. Noi ascoltiamo chiunque, miglioriamo se dobbiamo migliorare, impariamo cose importanti. Ma ribadiamo il messaggio: questo è un Paese che deve cambiare. Non ci faremo bloccare dai veti o dalle opinioni negative. Siamo rispettosi delle manifestazioni di protesta, ma andiamo avanti". Così il premier Matteo Renzi tracciava la propria rotta già ieri, in conferenza stampa dopo l'incontro con le parti sociali a Palazzo Chigi.
La minoranza Pd dovrebbe assicurare i propri voti al Jobs Act, nonostante i malumori espressi per la scelta del governo di porre la questione di fiducia.
Articolo 18 e l'operazione Tfr
Il presidente del Consiglio ieri ha affrontato poi nel dettaglio il contenuto del confronto con i sindacati ribadendo che "il problema vero che sta dietro l'articolo 18 è che le imprese non sanno qual è l'eventuale costo di un'eventuale dismissione. Per questo le imprese vanno a investire da un'altra parte". Tra gli altri provvedimenti ha indicato una legge sulla rappresentanza sindacale, il salario minimo e la contrattazione. "Noi miglioriamo se dobbiamo migliorare, impariamo se qualcuno ha da darci qualcosa". Sui licenziamenti disciplinari " c'è una norma molto chiara della direzione Pd", per "chiarire le fattispecie" del reintegro, bisogna "avere la pazienza di attendere il decreto legislativo" ha aggiunto il premier mentre sul Tfr ha detto invece che l'iniziativa sarà portata a termine "se per le piccole e medie imprese ci saranno garanzie dal sistema bancario".
Camusso: "Renzi confonde dissenso con veto. Il 25 grande manifestazione"
La leader della Cgil Susanna Camusso conferma la mobilitazione del sindacato contro il Jobs Act. per il 20 ottobre. "Il voto parlamentare non esaurisce la vertenza", scandice Camusso, che poi sottolinea "Il presidente del Consiglio Matteo
Renzi forse è prevenuto. Confonde dissenso con veto"