MONDO
negoziato Ue-Ankara
Vertice Ue sui migranti: approvato l'accordo con la Turchia
"Tutti i nuovi migranti irregolari che arrivano dalla Turchia nelle isole greche dal 20 marzo saranno riportati in Turchia", si legge nella dichiarazione finale congiunta tra i 28 ed Ankara
"Tutti i nuovi migranti irregolari che arrivano dalla Turchia nelle isole greche dal 20 marzo saranno riportati in Turchia", si legge nella dichiarazione finale congiunta tra i 28 ed Ankara.
"E' esclusa ogni forma di espulsione collettiva" e saranno "rispettati gli standard internazionali" ed "il principio di non respingimento", prosegue il testo. Si tratta di misure "temporanee e straordinarie".
L'accordo entrerà in vigore domenica perché si vuole evitare una 'ressa' sulle barche degli scafisti in direzione delle isole greche dell'Egeo. Ankara accetterebbe il principio che tutti i migranti (che siano rifugiati o persone in cerca di lavoro non ha alcuna importanza) che vanno in Grecia torrnino in Turchia.
I migranti che giungeranno sulle isole greche saranno debitamente registrati e qualsiasi domanda d'asilo sarà trattata individualmente dalle autorità greche conformemente alla direttiva sulle procedure d'asilo, in cooperazione con l'Unhcr. I migranti che non faranno domanda d'asilo o la cui domanda sia ritenuta infondata o non ammissibile ai sensi della suddetta direttiva saranno rimpatriati in Turchia.
Per ogni migrante tornato in Turchia, il governo di Ankara invierà un migrante siriano nella Ue. E' il meccanismo che viene ritenuto unanimemente in grado di scoraggiare i viaggi nell'Egeo.
La priorità sarà accordata ai migranti che precedentemente non siano entrati o non abbiano tentato di entrare nell'UE in modo irregolare. Per quanto riguarda l'Ue, il reinsediamento si svolgerà assolvendo agli impegni assunti dagli Stati membri il 20 luglio 2015, in base ai quali restano 18 mila posti destinati al reinsediamento. Superata questa didponibilità si provvederà con un analogo accordo volontario fino a un limite di 54 mila persone aggiuntive.
Qualora il numero dei rimpatri sia superiore ai numeri concordati, il meccanismo sarà interrotto e la Turchia adotterà qualsiasi misura utile ad evitare nuove rotte marittime o terrestri di migrazione irregolare dalla Turchia all'Ue collaborando con i paesi confinanti e con l'Ue.
Una volta che i flussi migratori saranno finalmente terminati o per lo meno drasticamente e sostenibilmente ridotti, verrà attivato un programma volontario di ammissione umanitaria. Gli Stati membri così contribuiranno al programma su base volontaria.
L'adempimento della tabella di marcia sulla liberalizzazione dei visti, si legge nella dichiarazione finale congiunta tra i 28 ed Ankara, sarà accelerata nei confronti tutti gli Stati membri partecipanti con l'obiettivo di abolire l'obbligo del visto per i cittadini turchi, al più tardi, entro la fine di giugno 2016 a condizione che tutti i parametri di riferimento siano stati soddisfatti. La commissione Ue "presenterà una proposta" per l'apertura del capitolo 33 "ad aprile".
Gli aiuti ad Ankara
Per gli aiuti, è confermata la disponibilità della Ue di raddoppiare il pacchetto di 3 miliardi ad Ankara, contro verifica del modo in cui sono stati spesi i primi 3 miliardi già assicurati alla Turchia, verifica che avverrà in ogni caso nel 2018.
Cipro soddisfatta dell'accordo
Il presidente cipriota, Nicos Anastasiades, è soddisfatto dell'ultima bozza di accordo tra Unione europea e Turchia. Lo ha fatto sapere una fonte diplomatica. In precedenza, Cipro aveva minacciato di bloccare l'intesa a causa delle tensioni con la Turchia, se quanto proposto ad Ankara non fosse stato concordato con Nicosia.