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MONDO

Migranti Grecia non diventeremo magazzino di anime

Migranti. Grecia: non diventeremo magazzino di anime

"Atti unilaterali inaccettabili. Non saremo Libano d'Europa"

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La Grecia non diventerà il "Libano d'Europa, un deposito di anime" per conto Ue, con milioni di migranti e rifugiati: parola del ministro dell'Immigrazione greco, Yannis Mouzalas, che ha criticato le azioni "unilaterali" di altri Paesi che colpiscono la Grecia.

"Un gran numero di partecipanti qui cercheranno di discutere come affrontare una crisi umanitaria in Grecia che loro stessi intendono creare", ha affermato il ministro, all'indomani della riunione a Vienna con i Paesi balcanici sulla crisi dei migranti alla quale Atene non e' stata invitata.

Mouzalas ha poi messo in guardia i Paesi vicini: "anche la Grecia puo' portare avanti azioni unilaterali, non accetteremo di diventare il Libano d'Europa, un deposito di anime, anche se con i finanziamenti europei".

Il riferimento a Beirut e' ai piu' di un milione di profughi siriani che hanno trovato ospitalita' in Libano, rappresentando ormai quasi un terzo della popolazione totale.

La Grecia ha richiamato il proprio ambasciatore a Vienna, Chrysoula Aleiferi, in seguito al vertice Austria-Balcani sui migranti. Lo rende noto un comunicato del ministero degli Esteri ellenico, per il quale le consultazioni con l'ambasciatore hanno "il fine di preservare le relazioni amichevoli tra i popoli e gli Stati di Grecia ed Austria". 
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