ECONOMIA
"A rischio l'immagine della casa tedesca"
Volkswagen, Fitch: "Lo scandalo rischia di mettere sotto pressione il rating"
Lo sostiene l'agenzia di rating americana, avvertendo che il giudizio, attualmente al gradino A con outlook stabile, potrebbe andare sotto pressione se la crisi legata ai test fasulli sulle emissioni di gas dovesse peggiorare. "Potrebbe compromettere seriamente l'immagine del gruppo soprattutto negli Stati Uniti", spiega Fitch
New York (Usa)
Lo scandalo scoppiato in casa Volkswagen rischia di mettere sotto pressione il rating del titolo della casa automobilistica tedesca. Lo sostiene Fitch, avvertendo che il giudizio attualmente a livello A con outlook stabile potrebbe andare sotto pressione se la crisi legata ai test fasulli sulle emissioni di smog dovesse peggiorare. "In particolare - spiega Fitch - l'avviso di violazione del Clean Air Act della US Environmental Protection Agency (EPA) potrebbe compromettere seriamente l'immagine del gruppo, soprattutto negli Stati Uniti, dove la Volkswagen sta cercando di aumentare la propria quota di mercato". Il marchio tedesco stava, infatti, puntando con decisione al rafforzamento della propria quota di mercato in Usa con target di un milione di vetture vendute nel 2018, ossia quasi il doppio dei livelli attuali. La sua campagna pubblicitaria, inoltre, è stata fortemente incentrata sull’offerta di vetture diesel con minori emissioni e migliori performance rispetto alla concorrenza.
Secondo l'agenzia statunitense, però, l'impatto finanziario stimato intorno ai 18 miliardi di dollari, difficilmente potrà innescare un downgrade immediato del rating di Volkswagen, grazie a una generazione di flussi di cassa "estremamente robusta". Secondo l'agenzia di rating, la casa automobilistica dovrebbe essere in grado di assorbire le potenziali uscite legate alla multa grazie al pagamento di 5-5,5 miliardi di euro dalla vendita delle quote in Lease Plan e in Suzuki, alla capacità di generare free cash flow, previsto a 3,5 miliardi di euro nel 2015. Inoltre Fitch esclude che la multa sia pari a un massimo di 37.500 dollari per auto.
Le scuse di Volkswagen
Il ceo di Volkswagen, Martin Winterkorn, si è già detto "profondamente dispiaciuto" affermando che la società farà "tutto il necessario per riparare il danno provocato". Il gruppo intanto ha deciso di bloccare la vendita negli Stati Uniti delle sue vetture equipaggiate con motori diesel 4 cilindri TDI. Il momento è comunque molto delicato, anche perchè la notizia è scoppiata a Salone dell'Auto in corso.
Secondo l'agenzia statunitense, però, l'impatto finanziario stimato intorno ai 18 miliardi di dollari, difficilmente potrà innescare un downgrade immediato del rating di Volkswagen, grazie a una generazione di flussi di cassa "estremamente robusta". Secondo l'agenzia di rating, la casa automobilistica dovrebbe essere in grado di assorbire le potenziali uscite legate alla multa grazie al pagamento di 5-5,5 miliardi di euro dalla vendita delle quote in Lease Plan e in Suzuki, alla capacità di generare free cash flow, previsto a 3,5 miliardi di euro nel 2015. Inoltre Fitch esclude che la multa sia pari a un massimo di 37.500 dollari per auto.
Le scuse di Volkswagen
Il ceo di Volkswagen, Martin Winterkorn, si è già detto "profondamente dispiaciuto" affermando che la società farà "tutto il necessario per riparare il danno provocato". Il gruppo intanto ha deciso di bloccare la vendita negli Stati Uniti delle sue vetture equipaggiate con motori diesel 4 cilindri TDI. Il momento è comunque molto delicato, anche perchè la notizia è scoppiata a Salone dell'Auto in corso.