MONDO
Lo riporta il quotidiano francese Liberation
Wikileaks: Sarkozy, Chirac e Hollande spiati dall'Nsa. Francia: "Inaccettabile tra alleati"
Fra le carte in possesso del sito fondato da Julian Assange i riassunti delle conversazioni fra i vertici del governo francese sulla crisi finanziaria globale, sulla crisi del debito greco e rapporti fra l'amministrazione Hollande e il governo tedesco. La Casa Bianca: "Non stiamo spiando Hollande, nè lo faremo"
Parigi
Chirac, Hollande, Sarkozy tutti spiati dalla National security agency americana. Lo ha rivelato il sito di diffusione di informazioni segrete WikiLeaks, precisando che l'agenzia americana ha spiato i presidenti francesi almeno dal 2006 al maggio 2012, quando l'attuale presidente Hollande ha preso il posto di Sarkozy. Le rivelazioni sono state riportate dal quotidiano francese Liberation e sul sito web Mediapart. Secondo le notizie riportate, la Nsa ha eseguito azioni di sorveglianza mirata delle comunicazioni nei confronti di Hollande (dal 2012 a ora), di Sarkozy (2007-2012) e di Chirac (1995-2007), oltre che di ministri del governo e dell'ambasciatore francese negli Stati Uniti. I documenti contengono i numeri di telefono cellulare di molti funzionari dell'Eliseo, fra cui anche il numero diretto del presidente, ha affermato WikiLeaks.
Conversazioni sulla crisi globale e sul debito greco
Fra le carte in possesso del sito fondato da Julian Assange ci sarebbero inoltre i riassunti delle conversazioni fra i vertici del governo francese sulla crisi finanziaria globale, sulla crisi del debito greco e sui rapporti fra l'amministrazione Hollande e il governo tedesco di Angela Merkel. WikiLeaks ha promesso nuove pubblicazioni nel prossimo futuro. Secondo quanto hanno scritto Liberation e Mediapart, citando materiali classificati come "Top Secret", i documenti rivelano anche che Hollande ha approvato incontri segreti sulle conseguenze di un'eventuale uscita della Grecia dall'Eurozona, già dal 2012.
La Casa Bianca: "Non stiamo spiando Hollande, nè lo faremo"
A pochi minuti dalla diffusione della notizia ecco arrivare la smentita della Casa Bianca. Al momento riferiscono da Washington, non stiamo spiando l'attuale inquilino dell'Eliseo, Francois Hollande, e nè lo vorremo fare in futuro. Ma, nella smentita, non si esclude di averlo fatto in passato come è emerso nel nuovo filone dell'Nsagate. Secondo i file segreti fatti avere dalla talpa Edward Snowden a Wikileaks, gli 007 elettronici Usa avrebbero per 6 anni gli ultimi tre presidente francesi. "Non stiamo considerando un obiettivo e non prenderemo di mira le comunicazioni del presidente Hollande", ha detto il portavaoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Ned Price senza però esprimersi su quanto sia avvenuto in passato. Secondo documenti catalogati come "Top Secret", diffusi da Wikileaks, dal 2006 al maggio 2012 il grande 'orecchio' americano ha spiato Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy e l'attuale presidente Francois Hollande, all'epoca appena insediato all'Eliseo.
Il governo francese: spionaggio inaccettabile tra alleati
Le rivelazioni hanno spinto il capo dello stato transalpino a convocare per oggi una riunione del Consiglio di difesa per "valutare la natura dell'informazione diffusa dalla stampa martedì sera e trarre utili conclusioni", secondo quanto hanno riferito i suoi assistenti. Il governo francese ha denunciato, quindi, l'accaduto definendolo "inaccettabile tra alleati". "Francia e Stati Uniti sono spesso alleati nel mondo a favore
della democrazia e della liberta'. Che ci sia stata questa 'copertura' evidentemente non è né accettabile né comprensibile", ha dichiarato all'emittente I-Tele il ministro portavoce del governo, Stephane Le Foll.
Conversazioni sulla crisi globale e sul debito greco
Fra le carte in possesso del sito fondato da Julian Assange ci sarebbero inoltre i riassunti delle conversazioni fra i vertici del governo francese sulla crisi finanziaria globale, sulla crisi del debito greco e sui rapporti fra l'amministrazione Hollande e il governo tedesco di Angela Merkel. WikiLeaks ha promesso nuove pubblicazioni nel prossimo futuro. Secondo quanto hanno scritto Liberation e Mediapart, citando materiali classificati come "Top Secret", i documenti rivelano anche che Hollande ha approvato incontri segreti sulle conseguenze di un'eventuale uscita della Grecia dall'Eurozona, già dal 2012.
La Casa Bianca: "Non stiamo spiando Hollande, nè lo faremo"
A pochi minuti dalla diffusione della notizia ecco arrivare la smentita della Casa Bianca. Al momento riferiscono da Washington, non stiamo spiando l'attuale inquilino dell'Eliseo, Francois Hollande, e nè lo vorremo fare in futuro. Ma, nella smentita, non si esclude di averlo fatto in passato come è emerso nel nuovo filone dell'Nsagate. Secondo i file segreti fatti avere dalla talpa Edward Snowden a Wikileaks, gli 007 elettronici Usa avrebbero per 6 anni gli ultimi tre presidente francesi. "Non stiamo considerando un obiettivo e non prenderemo di mira le comunicazioni del presidente Hollande", ha detto il portavaoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Ned Price senza però esprimersi su quanto sia avvenuto in passato. Secondo documenti catalogati come "Top Secret", diffusi da Wikileaks, dal 2006 al maggio 2012 il grande 'orecchio' americano ha spiato Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy e l'attuale presidente Francois Hollande, all'epoca appena insediato all'Eliseo.
Il governo francese: spionaggio inaccettabile tra alleati
Le rivelazioni hanno spinto il capo dello stato transalpino a convocare per oggi una riunione del Consiglio di difesa per "valutare la natura dell'informazione diffusa dalla stampa martedì sera e trarre utili conclusioni", secondo quanto hanno riferito i suoi assistenti. Il governo francese ha denunciato, quindi, l'accaduto definendolo "inaccettabile tra alleati". "Francia e Stati Uniti sono spesso alleati nel mondo a favore
della democrazia e della liberta'. Che ci sia stata questa 'copertura' evidentemente non è né accettabile né comprensibile", ha dichiarato all'emittente I-Tele il ministro portavoce del governo, Stephane Le Foll.