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MONDO

Sa'ada

Yemen. Raid saudita colpisce uno scuolabus, morti 39 bambini. La replica di Riad: "Azione legittima"

L'Unicef: fermare la crudele guerra contro i bambini

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Almeno 39 bambini sono morti e altre 50 persone sono rimaste ferite oggi nel nord dello Yemen in seguito a raid aerei che hanno colpito uno scuolabus e un affollato mercato nella provincia di Sa'ada: lo riportano i media internazionali.

L'attacco, secondo leader tribali locali, è stato sferrato dalla coalizione a guida saudita. In precedenza l'Arabia Saudita aveva reso noto che un civile è morto e 11 sono rimasti feriti dai frammenti di un missile lanciato dai ribelli shiiti dello Yemen nel sud del regno. 

In una conferenza stampa riportata dalle emittenti Sky News Arabia e Al-Jazeera, un ufficiale saudita, il colonnello Turki Al-Maliki, ha detto che questi attacchi sono una risposta alle milizie ribelli Huthi "responsabili del lancio di un missile balistico contro il sud del Regno arabo, che ieri aveva ucciso una persona e ne ha ferite altre 11. "Le incursioni sono un'azione militare per colpire gli elementi che hanno progettato e preso di mira i civili a Jizan", ha detto il colonnello saudita, riferendosi alla città meridionale oggetto dell'attacco missilistico. "I raid sono stati effettuati in conformità con il diritto internazionale umanitario e le sue regole abituali".


Unicef: fermare crudele guerra contro i bambini 
"Non ci sono più scuse! Ancora una volta, molti bambini sarebbero stati uccisi e feriti oggi mentre un scuolabus veniva attaccato a Sa'ada, nel nord dello Yemen. Tutti questi bambini avrebbero meno di 15 anni. Il mondo ha davvero bisogno di altri bambini innocenti morti per fermare la crudele guerra contro i bambini in Yemen?". Così Geert Cappelaere, direttore regionale Unicef per il Medioriente e il Nord Africa.
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