MONDO
Sa'ada
Yemen. Raid saudita colpisce uno scuolabus, morti 39 bambini. La replica di Riad: "Azione legittima"
L'Unicef: fermare la crudele guerra contro i bambini
L'attacco, secondo leader tribali locali, è stato sferrato dalla coalizione a guida saudita. In precedenza l'Arabia Saudita aveva reso noto che un civile è morto e 11 sono rimasti feriti dai frammenti di un missile lanciato dai ribelli shiiti dello Yemen nel sud del regno.
In una conferenza stampa riportata dalle emittenti Sky News Arabia e Al-Jazeera, un ufficiale saudita, il colonnello Turki Al-Maliki, ha detto che questi attacchi sono una risposta alle milizie ribelli Huthi "responsabili del lancio di un missile balistico contro il sud del Regno arabo, che ieri aveva ucciso una persona e ne ha ferite altre 11. "Le incursioni sono un'azione militare per colpire gli elementi che hanno progettato e preso di mira i civili a Jizan", ha detto il colonnello saudita, riferendosi alla città meridionale oggetto dell'attacco missilistico. "I raid sono stati effettuati in conformità con il diritto internazionale umanitario e le sue regole abituali".
Following an attack this morning on a bus driving children in Dahyan Market, northern Sa’ada, @ICRC_yemen- supported hospital has received dozens of dead and wounded. Under international humanitarian law, civilians must be protected during conflict. pic.twitter.com/x39NVB8G4p
— ICRC Yemen (@ICRC_ye) 9 agosto 2018
Unicef: fermare crudele guerra contro i bambini
"Non ci sono più scuse! Ancora una volta, molti bambini sarebbero stati uccisi e feriti oggi mentre un scuolabus veniva attaccato a Sa'ada, nel nord dello Yemen. Tutti questi bambini avrebbero meno di 15 anni. Il mondo ha davvero bisogno di altri bambini innocenti morti per fermare la crudele guerra contro i bambini in Yemen?". Così Geert Cappelaere, direttore regionale Unicef per il Medioriente e il Nord Africa.