ECONOMIA
La compagnia: voli garantiti
Alitalia, Calenda: prioritaria cessione intera azienda, apertura a interesse tra due settimane
Il ministro dello Sviluppo economico: "La strategia del Governo è stata sempre quella di minimizzare l'impatto sui conti pubblici"
Nella vicenda Alitalia "la strategia del Governo è stata sempre quella di minimizzare l'impatto sui conti pubblici". Calenda ha spiegato che il Governo ha fin dall'inizio "cercato di evitare" di chiedere il prestito ponte di 600 milioni. Si tratta pero, ha sottolineato, di "un male necessario e inevitabile" perché "mettere gli aerei a terra dalla mattina alla sera costerebbe molto di più ai contribuenti italiani". Il ministro ha ricordato che ci sono "4,9 milioni di prenotazioni di biglietti Alitalia fuori" e fermando tutto "ci sarebbe un danno sul Pil oltre a uno d'immagine molto importante, e poi - ha aggiunto - le connessioni per il paese sarebbero sganciate per un certo numero di giorni o di settimane e questo è impossibile". I 600 milioni del prestito ponte, continua nel suo ragionamento Calenda, "servono quindi a evitare una situazione peggiore dal punto di vista economico".
"Gestire da Emirati gravissimo errore"
"Mi sono più volte espresso sulla responsabilità del management operativo di Alitalia e non vi è dubbio che l'idea di gestire da Abu Dhabi la compagnia sia stato un gravissimo errore", ha poi detto il ministro in question time. "L'amministrazione straordinaria prevede, in materia di responsabilità degli amministratori, l'applicazione delle medesime norme dettate dall'ordinamento dei fallimenti. I commissari appena nominati adotteranno doverosamente ogni iniziativa eventualmente necessaria anche con riferimento allo specifico tema della responsabilità degli organi sociali", ha quindi affermato Calenda.
Delrio: cerchiamo chi la compri unita
"E' un prestito oneroso, lo Stato conta di rientrare, ma soprattutto contiamo di trovare un compratore che mantenga il valore dell'azienda il più possibile intatto, cioè l'azienda unita e non spezzettata". Lo ha detto il ministro dei trasporti Graziano Delrio parlando di Alitalia a Uno Mattina, dopo la decisione di avviare l'amministrazione straordinaria con 600 milioni di prestito ponte. Il compito dei commissari, ha precisato Delrio, è "risanare e anche trovare un potenziale compratore".
Quello che un potenziale compratore di Alitalia imponga tagli ancora più drastici di quelli chiesti dal precedente piano industriale "è uno dei rischi potenziali", ha aggiunto il ministro, spiegando che "per questo il Governo, pur non essendo parte in causa, perché la compagnia non è di proprietà dello Stato, si è fatto parte attiva per cercare" la mediazione poi bocciata con il referendum.