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ECONOMIA

Alitalia, al via tavoli tecnici. Delrio: situazione critica

Confermato lo sciopero di 24 ore per il 5 aprile

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Prenderanno il via mercoledì i tavoli tecnici tra governo, sindacati e azienda sul nuovo piano industriale di Alitalia, che prevede oltre duemila esuberi. Un lavoro che, trattandosi di una società privata, verrà solo accompagnato dal Governo, che esclude invece qualsiasi intervento pubblico per la compagnia. E se per i sindacati le posizioni restano distanti, l'azienda assicura la massima collaborazione e smentisce le voci su un presunto avvio della procedura di mobilità.

Non c'è invece un calendario degli argomenti, che sono molti e tra i quali spicca quello dell'andamento economico, che i sindacati vogliono vedere nel dettaglio, convinti che non tutti i problemi della compagnia vengano dal costo del personale.    

Nel frattempo, le posizioni non cambiano e rimane confermato lo sciopero di 24 ore indetto per il prossimo 5 aprile. "Abbiamo cominciato a lavorare e continueremo a lavorare, dobbiamo fare degli approfondimenti", è la sintesi tracciata dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, uscendo dal Mise dove si è tenuto l'incontro cui ha partecipato per il governo anche il padrone di casa Carlo Calenda, e un rappresentante del ministero del Lavoro, e per l'azienda l'ad Cramer Ball e il presidente designato Luigi Gubitosi.

"Che la situazione fosse critica non l'abbiamo scoperto oggi", ha aggiunto Delrio. Il governo non si è espresso sul piano, ribadendo la necessità di approfondirne i contenuti. Una cosa è certa: non c'è alcuna intenzione di entrare nel patrimonio dell'azienda. "Il governo si fa garante del metodo e non del merito", spiega al termine dell'incontro il segretario della Filt-Cgil Nino Cortorillo.      

I sindacati al momento non vogliono sentir parlare di ammortizzatori sociali: "Non li chiedo e non li voglio perché non voglio esuberi, io voglio soldi per lo sviluppo, voglio capacità per generare ricavi e il taglio dei costi solo per quelli comprimibili non certo per il lavoro", dice Claudio Tarlazzi, segretario di Uiltrasporti.  "Per noi il Piano è irricevibile e non credibile: un ridimensionamento dell'azienda senza un vero rilancio", ha detto Antonio Piras della Fit Cisl. "Abbiamo posizioni molto diverse", ha aggiunto Tarlazzi. "Le posizioni delle parti sono ancora quelle di venerdì", ha aggiunto Nino Cortorillo della Filt Cgil: "l'elemento uscito oggi è che il Governo si fa garante del metodo, non del merito".

Intanto ierii c'è stato lo sciopero dei controllori di volo, con circa 170 voli cancellati a Fiumicino, tra arrivi e partenze nazionali e internazionali.  Per l'azienda il piano è "forte e sostenibile" e "ha come obiettivo primario la sopravvivenza di Alitalia e la sua stabilizzazione", ha commentato all'uscita l'amministratore delegato Ball secondo cui quello di ieri è stato "un buon incontro" in cui "abbiamo confermato la piena disponibilità a lavorare con i sindacati in maniera positiva e rispondere a ogni domanda", ha assicurato ringraziando il governo per il suo coinvolgimento. Al tavolo, Ball ha fornito qualche ulteriore dettaglio sui contenuti. Innanzitutto, come riferiscono fonti presenti, ha rassicurato i sindacati che "non è stata avviata alcuna procedura di mobilità per i lavoratori" e ha spiegato che i solo un terzo dei tagli previsti riguardano il costo del lavoro. "Noi non siamo una low cost, non possiamo esserlo e non ambiamo a esserlo - è il ragionamento del manager australiano - ma dobbiamo avere una struttura di costi che ci permetta di essere competitivi con quelli che sono i nostri principali avversari". Da qui al 2021, ha precisato parlando del piano, saranno 32 aerei gli aerei impiegati di lungo raggio, con 8 nuovi aerei in arrivo nell'arco del piano industriale, con un incremento del 33%. Si tratta del numero più alto da 15 anni a questa parte. Ball ha anche puntualizzato che dei 20 aerei sul medio raggio che il nuovo piano prevede di mettere a terra 12 già non volano, ma questa misura prevede un incremento delle ore di volo degli altri aerei.  
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