MONDO
Intervista alla Bbc
L'antiterrorismo Ue: "Più di 3mila europei tra i jihadisti dell'Isis"
Allarme del coordinatore europeo contro il terrorismo Gilles De Kerchove: dopo i raid c'è rischio di rappresaglie anche in Europa. Al Qaeda potrebbe compiere attentati per mantenere alto il proprio profilo
Londra
Gli europei che si sono uniti ai jihadisti dell’Isis in Siria ed Iraq sono "più di 3mila". Questa la stima del coordinatore europeo contro il terrorismo, Gilles De Kerchove. Intervistato dalla Bbc, ha anche aggiunto che le azioni dei miliziani potrebbero spingere altri gruppi a gesti eclatanti.
"Rischio di rappresaglie dopo i raid"
De Kerchove ha messo in guardia l'Occidente dal rischio che i raid aerei in Iraq e Siria scatenino attentati per rappresaglia in Europa. “È stato chiaro con la Francia – ha dichiarato - Tre giorni fa (l'Isis) ha diffuso un comunicato per dire che ci sarebbero state rappresaglie contro la coalizione e in Algeria è stato rapito un francese e ed è stato decapitato. Hanno fatto quel che avevano annunciato".
"Attenzione anche ad al Qaeda"
Secondo il coordinatore europeo contro il terrorismo, le minacce arrivano anche da gruppi terroristici “rivali”, come al Qaeda. Ci sarebbe infatti il rischio che possano compiere attentati per mantenere alto il loro profilo. "La crescita (dell'Isis) potrebbe spingere al Qaeda a far qualcosa per mostrare che conta ancora", ha spiegato.
Adesioni moltiplicate dopo la nascita del "califfato"
La stima di 3mila jihadisti europei è complessiva, comprende cioè sia quelli che sono da tempo nella regione, sia quelli che sono tornati in Europa o che sono morti in battaglia. Secondo la Cia, i miliziani che combattono nelle file dell'Isis sono circa 30mila, un bilancio diffuso nei giorni scorsi e che ha triplicato le stime precedenti. Per il capo europeo dell'anti-terrorismo, la nascita del “califfato” ha probabilmente amplificato le adesioni alla jihad in Europa: "Se ci credi, probabilmente ne vuoi far parte il prima possibile", ha dichiarato.
"Rischio di rappresaglie dopo i raid"
De Kerchove ha messo in guardia l'Occidente dal rischio che i raid aerei in Iraq e Siria scatenino attentati per rappresaglia in Europa. “È stato chiaro con la Francia – ha dichiarato - Tre giorni fa (l'Isis) ha diffuso un comunicato per dire che ci sarebbero state rappresaglie contro la coalizione e in Algeria è stato rapito un francese e ed è stato decapitato. Hanno fatto quel che avevano annunciato".
"Attenzione anche ad al Qaeda"
Secondo il coordinatore europeo contro il terrorismo, le minacce arrivano anche da gruppi terroristici “rivali”, come al Qaeda. Ci sarebbe infatti il rischio che possano compiere attentati per mantenere alto il loro profilo. "La crescita (dell'Isis) potrebbe spingere al Qaeda a far qualcosa per mostrare che conta ancora", ha spiegato.
Adesioni moltiplicate dopo la nascita del "califfato"
La stima di 3mila jihadisti europei è complessiva, comprende cioè sia quelli che sono da tempo nella regione, sia quelli che sono tornati in Europa o che sono morti in battaglia. Secondo la Cia, i miliziani che combattono nelle file dell'Isis sono circa 30mila, un bilancio diffuso nei giorni scorsi e che ha triplicato le stime precedenti. Per il capo europeo dell'anti-terrorismo, la nascita del “califfato” ha probabilmente amplificato le adesioni alla jihad in Europa: "Se ci credi, probabilmente ne vuoi far parte il prima possibile", ha dichiarato.