MONDO
Secondo indiscrezioni stampa
Le armi chimiche siriane potrebbero transitare per il porto di Gioia Tauro
Giovedì 16 gennaio la decisione. Brindisi e Cagliari hanno detto no. Il passaggio delle armi chimiche rientra nelle operazioni internazionali per la pace in Siria
armi chimiche che il regime siriano si è impegnato, secondo gli accordi internazionali, a consegnare ai fini della loro distruzione transiteranno per l'Italia dove dovrebbero fermarsi per alcune ore.
Armi chimiche siriane
Si tratta di 350mila tonnellate caricate su una nave danese per poi essere trasferite su una nave americana che provvederà a distruggerle in alto mare. La diponiblità dell'Italia ad ospitare l'imbarcazione per alcune ore è stata confermata dal ministero degli Esteri. Resta invece da stabilire quale sarà il porto italiano in cui la nave farà tappa.
Ipotesi Gioia Tauro
Uno degli scali candidati per l'operazione di transito sarebbe, secondo indiscrezioni di stampa, quello calabrese di Gioia Tauro; l'alternativa sarebbe rappresentata da quello siciliano di Augusta. I due porti sarebbero adeguati per caratteristiche tecniche (distanza da un centro abitato e profondità dei fondali) ad ospitare per poche ore la nave. I vertici della Regione, tuttavia, secondo le agenzie, non hanno ricevuto dalle autorità di governo alcuna comunicazione, ragion per cui l'arrivo in Calabria delle sostanze chimiche dismesse dall'esercito siriano è al momento soltanto un'ipotesi.
La scelta il 16 gennaio
La scelta del porto italiano, secondo quanto riportato dalle stesse fondi di stampa ed attribuito al ministro degli Esteri Emma Bonino, sarà ufficializzata entro il 16 gennaio prossimo.
Le
Armi chimiche siriane
Si tratta di 350mila tonnellate caricate su una nave danese per poi essere trasferite su una nave americana che provvederà a distruggerle in alto mare. La diponiblità dell'Italia ad ospitare l'imbarcazione per alcune ore è stata confermata dal ministero degli Esteri. Resta invece da stabilire quale sarà il porto italiano in cui la nave farà tappa.
Ipotesi Gioia Tauro
Uno degli scali candidati per l'operazione di transito sarebbe, secondo indiscrezioni di stampa, quello calabrese di Gioia Tauro; l'alternativa sarebbe rappresentata da quello siciliano di Augusta. I due porti sarebbero adeguati per caratteristiche tecniche (distanza da un centro abitato e profondità dei fondali) ad ospitare per poche ore la nave. I vertici della Regione, tuttavia, secondo le agenzie, non hanno ricevuto dalle autorità di governo alcuna comunicazione, ragion per cui l'arrivo in Calabria delle sostanze chimiche dismesse dall'esercito siriano è al momento soltanto un'ipotesi.
La scelta il 16 gennaio
La scelta del porto italiano, secondo quanto riportato dalle stesse fondi di stampa ed attribuito al ministro degli Esteri Emma Bonino, sarà ufficializzata entro il 16 gennaio prossimo.