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MONDO

Il ministero degli Esteri di Pyongyang

Attacco hacker alla Sony, Corea del Nord: le sanzioni Usa non indeboliscono la nostra forza militare

Dopo le nuove sanzioni varate da Barack Obama contro il regime di Kim Jong-un, ritenuto responsabile degli attacchi informatici alla Sony Pictures, Pyongyang risponde a muso duro: aperta ostilità, Usa hanno rifiutato indagini congiunte sul caso.

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La Corea del Nord manda un messaggio di fuoco agli Stati Uniti: le nuove sanzioni - fa sapere il ministero degli Esteri di Pyongyang - "non indeboliranno la nostra potenza militare". E' la replica alla decisione del presidente Barack Obama di colpire con ulteriori sanzioni il Paese che considera resposabile degli attacchi informatici alla Sony Pictures.

Pyongyang: chiara ostilità verso di noi
"La misura persistente e unilaterale della Casa Bianca di imporre sanzioni alla Corea del Nord dimostra chiaramente l'incallita avversione e ostilità verso di noi", ha aggiunto il ministero degli Esteri sostenendo che Pyongyang non ha avuto nessun ruolo negli attacchi hacker ma che prova "rabbia" nei confronti del film che ne deride il leader Kim Jong-Un, The Interview. E accusa gli Usa di aver rifiutato un'indagine congiunta sul cyberattacco. Il film della discordia - dopo essere stato sospeso - ora è visibile in 580 sale americane oltre che online

Le sanzioni di Obama
La firma di Barack Obama in calce al testo delle sanzioni contro la Corea del Nord risale e due giorni fa: le misure colpiscono dieci persone e tre organismi governativi, impedendo loro l'accesso al sistema finanziario americano e le transazioni con i cittadini Usa. 
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