Coronavirus
Audizione in Senato della ministra dell'Istruzione
Azzolina: "Paese mobilitato per il ritorno a scuola"
"Siamo consapevoli del fatto che il rischio zero non esista, anche a scuola. Proprio per questo sarà fondamentale il senso di responsabilità di ciascuno e il rispetto delle Linee guida e dei Protocolli emanati insieme alle competenti autorità sanitarie"
Scuola pilastro democrazia, non terreno scontro
"La scuola ora chiede collaborazione, per il presente e per il futuro. Il 14 settembre non si gioca una partita tra opposte fazioni; non è un duello per dimostrare che la maggioranza di questo Parlamento e il Governo a cui essa dà fiducia siano peggio o meglio di quelli di altre democrazie. La scuola ha già riaperto le porte il primo settembre e non può essere terreno di scontro e campagna elettorale, soprattutto in questa fase. La scuola è uno dei pilastri del sistema democratico, è il pilatro. Abbiamo tutti il dovere di preservarla e di innovarla, per il bene del Paese", ha detto la ministra dell'Istruzione.
Governo al lavoro per ripartire in sicurezza
"Il Governo, in questi mesi, ha sempre lavorato nell'ottica di valorizzare e ascoltare il contributo di tutti, rispondendo e dando sostanza ad un mandato parlamentare chiaro: far ripartire l'attività delle scuole in sicurezza. L'informativa di oggi mi consente di offrirvi un quadro aggiornato sulle iniziative che il Governo ha adottato e sta adottando per consentire l'avvio dell'anno scolastico 2020/2021, per il rientro a scuola in presenza e in sicurezza delle nostre studentesse, dei nostri studenti e di tutto il personale" .Così la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina davanti alla commissione Istruzione del Senato.
Rischio zero non esiste, tutti responsabili
"Siamo consapevoli del fatto che il rischio zero non esista, anche a scuola. Proprio per questo sarà fondamentale il senso di responsabilità di ciascuno e il rispetto delle Linee guida e dei Protocolli emanati insieme alle competenti autorità sanitarie".
Tre miliardi per ripartire
"Solo per la ripartenza di settembre abbiamo stanziato oltre 2,9 miliardi. Una cifra non banale. Nessun altro Paese europeo ha messo tante risorse sul capitolo ripartenza. E se consideriamo le risorse mobilitate da quando ho giurato come Ministra, a gennaio, parliamo di circa 7 miliardi che rappresentano, e credo che su questo davvero non si possa che essere tutti d'accordo, un segnale inequivocabile. La stagione dei tagli è stata archiviata. La Scuola torna al centro di investimenti. Puntiamo ad essere un Paese in cui l'Istruzione possa essere davvero motore di sviluppo, innovazione, ascensore sociale per i capaci e meritevoli, come sancito dall'articolo 34 della nostra Costituzione. L'Italia non deve essere più' fanalino di coda' delle classifiche internazionali, ma protagonista nel panorama dell'Istruzione globale". Così in Senato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in Senato.
Quasi 500 mln per 6 mila enti per reperire nuovi spazi
"Per rispettare il principio di distanziamento abbiamo poi lavorato tanto sul reperimento degli spazi. Abbiamo dato agli Enti locali 330 milioni per l'edilizia leggera e altri 30 milioni straordinari sull'edilizia scolastica finanziando quasi 6 mila Enti. Grazie al proficuo lavoro parlamentare dei mesi scorsi, poteri commissariali sono stati attribuiti a Sindaci, Presidenti di Province e Città metropolitane per sbloccare i cantieri e procedere con sollecitudine alla realizzazione dei lavori necessari". Lo ha detto in Senato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. "Con il decreto legge 104/2020, il cosiddetto decreto Agosto, pubblicato lo scorso 14 agosto, e con le decisioni assunte nel corso del Consiglio dei Ministri del 3 settembre, abbiamo stanziato ulteriori e specifiche risorse, oltre 100 milioni di euro, da dare agli Enti locali, proprietari degli edifici scolastici, per la locazione, o con le altre modalità previste dalla legislazione vigente, inclusi l'acquisto, il leasing o il noleggio di strutture temporanee, di ulteriori spazi da destinare all'attività didattica nell'anno scolastico 2020/2021.Queste risorse - ha ricordato - potranno essere utilizzate anche per le spese derivanti dalla conduzione di tali spazi e del loro adattamento alle esigenze didattiche. Allo stesso modo, quota parte dell'investimento è stata dedicata al finanziamento di specifici patti di comunità, di collaborazione, anche con le istituzioni culturali, sportive e del terzo settore, al fine di ampliare la permanenza a scuola degli allievi, alternando attività didattica ad attività ludico-ricreativa, di approfondimento culturale, artistico, coreutico, musicale e motorio-sportivo".
Recovery Fund occasione irripetibile per la scuola
"L'Italia ha oggi a disposizione uno strumento, il Recovery Fund, che consente di guardare al futuro del Paese con visione e speranza. Abbiamo l'occasione storica di farlo, rimettendo al centro la scuola. Un'opportunità irripetibile che dovremo saper sfruttare, con la collaborazione di tutti", ha detto in Senato la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina. "Dovremo investire nell'edilizia scolastica, per un Piano pluriennale destinato ad ammodernare gli edifici scolastici già esistenti e a costruire dei nuovi, per la creazione di ambienti innovativi di apprendimento. Lavoreremo per la riduzione del numero di alunni per classe. Non possiamo più permetterci classi sovraffollate, volgarmente dette classi pollaio. Dovrà essere varato un piano di formazione del personale scolastico in grado di assicurare qualità e innovazione. Quella qualità dell'insegnamento, degli studi che è il solo volano per lo sviluppo economico e sociale italiano. Le future generazioni e non il consenso momentaneo sono il nostro obiettivo. La scuola ora chiede collaborazione, per il presente e per il futuro", ha concluso.
Didattica integrata se necessari nuovi stop
"Faremo in modo che nulla di quanto faticosamente realizzato dai docenti italiani durante il periodo dell'emergenza possa andare perduto. Vogliamo valorizzarlo, farne una ricchezza, trasformare l'esperienza avuta in azione educativa oggetto di continuo approfondimento", ha detto la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in una informativa in Senato. "È per questa ragione - ha spiegato - che nel documento per la pianificazione della ripresa delle attività scolastiche, educative e formative è stata prevista l'adozione di specifiche Linee Guida per l'utilizzo della Didattica digitale integrata, proprio perché sia chiara la sua funzione precipua di integrare e non già sostituire il percorso di apprendimento, quale ulteriore potente strumento metodologico e didattico. Si tratta di un documento che contiene indicazioni operative affinché ciascun Istituto scolastico possa dotarsi di un Piano per la didattica digitale integrata. In particolare, il Piano per la DDI dovrà essere deliberato, nelle secondarie di secondo grado, anche in previsione della possibile adozione, per l'anno scolastico appena iniziato, della didattica digitale in modalità integrata con quella in presenza. Mentre dall'infanzia alla secondaria di primo grado, il Piano viene adottato affinché gli istituti siano pronti, qualora si rendesse necessario sospendere le attività didattiche in presenza, a seguito delle valutazioni delle competenti autorità sanitarie territoriali".
Trovare soluzioni per le mense
"Nei Protocolli di sicurezza, così come nel Piano per la ripartenza e nella ripartizione dell'organico massima priorità è stata assicurata alle esigenze delle alunne e degli alunni più piccoli, quelli dell'infanzia e della primaria, che più hanno sofferto il periodo della chiusura delle aule", ha detto in Senato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina la quale ha precisato che "La refezione scolastica, la ricreazione e tutti i momenti di pausa dall'attività didattica, sono momenti assolutamente importanti per lo sviluppo del ruolo sociale, di valorizzazione e di crescita di ogni alunno. Alle scuole è stata per questo raccomandata la massima cura nel cercare e trovare apposite soluzioni, le più percorribili, al fine di non sacrificare lo svolgimento di momenti di aggregazioni così importanti nella crescita individuale". "La stessa importanza, anche se con funzioni ed incidenze diverse sulla personalità in formazione e sul percorso di crescita soggettivo, deve essere riservata alle attività dei Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO)", ha concluso.
Libri gratis a 425 mila studenti
"Abbiamo previsto uno stanziamento di 236 milioni per dare libri scolastici, zaini e dispositivi digitali, gratuitamente, alle ragazze e ai ragazzi delle secondarie di primo e secondo grado. Testi che stanno per esser loro forniti direttamente dalle scuole. Il bando è scaduto lo scorso 23 luglio. Hanno aderito quasi 4.900 scuole. Daremo libri gratis a oltre 425 mila fra studentesse e studenti. Abbiamo integrato, triplicandole, le risorse che ogni anno sono stanziate sul diritto allo studio e previsto una 'filiera corta'. Nella stessa direzione va considerata la distribuzione di 3 milioni di euro per kit e corredi scolastici. Con i soldi dati direttamente alle scuole, con queste misure, stiamo sostenendo rapidamente migliaia di famiglie. Non vogliamo lasciare indietro nessuno". Lo ha detto la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, in Senato."I nostri Uffici territoriali monitorano i casi più difficili, supportando le scuole in difficoltà. Lo faremo ogni giorno fino alla ripresa delle attività didattiche in presenza".
Concorsi ad ottobre, li avrei voluti prima
"Abbiamo bandito 78 mila posti per assumere nuovi insegnanti. Li espleteremo già a partire dal prossimo mese di ottobre, per riattivare una macchina concorsuale ferma da troppo tempo, con grave danno per la scuola, che senza concorsi non ha tutti gli insegnanti di cui ha bisogno. Come noto, avrei voluto farli prima. Ma ci siamo quasi. Saranno concorsi che valorizzeranno l'esperienza dei docenti con più annualità di servizio alle spalle, e che, al contempo, permetteranno ai giovani che vogliono cominciare a insegnare e che da diversi anni attendono queste procedure di cimentarsi e ottenere l'agognato ruolo". Lo ha detto in Senato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. "Abbiamo avuto oltre 76mila domande di partecipazione per il concorso ordinario di infanzia e primaria, più di 430 mila per la secondaria di I e II grado. Sono i dati che emergono dalla rilevazione condotta dal Ministero dell'Istruzione dopo la chiusura dei tempi utili perla presentazione delle istanze: la scadenza era fissata al 31 luglio. Diversamente, sono circa 64 mila le domande di partecipazione presentate per la procedura straordinaria per l'immissione in ruolo di docenti per la scuola secondaria di I e II grado, con almeno tre annualità di servizio. I termini per la presentazione delle istanze si erano aperti l'11 luglio scorso e si sono conclusi lunedì 10 agosto. Abbiamo voluto concorsi selettivi, come impone la Costituzione, diversificati, certo, per dare a chi ha anni di insegnamento alle spalle il giusto riconoscimento del percorso fatto, ma seri".
Digitalizzata la procedura delle graduatorie
"Nonostante le difficoltà e nonostante diverse posizioni, spesso strumentalmente critiche,abbiamo garantito anche la mobilità del personale scolastico,nella certezza di dovere assicurare anche quest'anno il diritto di tutti, come previsto dalle norme vigenti, di ricongiungersi, dopo anni passati lontano da casa, alle loro famiglie. Abbiamo istituito le graduatorie provinciali per le supplenze, digitalizzando tutta la procedura. Anche queste agevoleranno la chiamata dei supplenti garantendo più trasparenza e rapidità". Lo ha detto in una informativa in Senato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. Sono 753.750 le istanze per l'inserimento nelle Graduatorie provinciali e di istituto per le supplenze pervenute entro i termini, che scadevano alle 23.59 dello scorso giovedì 6 agosto. Oltre 800 mila gli utenti totali che, durante il periodo di apertura delle domande, dal 22 luglio al 6 agosto, si sono connessi al sistema, per un totale di 8.659.102 accessi all'istanza online. Il 58% degli accessi è stato effettuato tramite desktop, il 39% tramite dispositivo mobile, il 3% da tablet. Gli uffici - ha reso noto il ministro - hanno completatone i tempi previsti la valutazione di 1 milione e 938 mila domande ed è iniziata subito la pubblicazione delle graduatorie.
Sui banchi dibattito surreale e corbellerie
"Ho letto diverse corbellerie in queste settimane. Un dibattito quasi surreale su questi banchi. Cifre date a caso, anche rispetto ai costi. Ho letto che il Governo sta sprecando denaro sulla scuola. Credo che ogni singolo euro speso per la scuola non sia perduto ma costituisca, invece, un investimento. Un investimento per il futuro dell'Italia", ha detto la ministra dell'Istruzione.
Racconti ingiusti su test e fragilità lavoratori
"Il 1° settembre è iniziato l'anno scolastico 2020/2021. La scuola è ripartita e le nostre studentesse e i nostri studenti in parte sono già tornati in classe. Abbiamo letto, in questi ultimi giorni, racconti ingiusti a carico della scuola. Titoli che fanno riferimento a docenti che non volevano sottoporsi al test sierologico, che non volevano svolgere i percorsi di integrazione e recupero degli apprendimenti, che volevano dichiararsi lavoratori fragili in massa per non tornare in aula. Niente di più falso. Sulla scuola si fanno troppe semplificazioni e narrazioni al ribasso che, in casi come questi, rischiano persino di danneggiare una intera categoria, quella dei docenti, che tanto ha dato e continua a dare alle nuove generazioni, conducendole per mano verso il loro futuro. Come ho spiegato nella lettera inviata al personale scolastico, difenderò sempre il lavoro di chi opera nella scuola, perché ne conosco le responsabilità e le difficoltà. Respingerò sempre con forza le insinuazioni che mirano a gettare discredito sulle istituzioni scolastiche e su chi ci lavora. E mi impegnerò affinché quella ritrovata complicità fra scuola e famiglia, nata durante il periodo più difficile dell'anno scolastico passato, non vada dispersa, si rinforzi e diventi la base per costruire, tutti insieme, superato lo scoglio della ripresa, un confronto, che sarà quanto mai necessario, sul futuro della nostra scuola", ha dichiarato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in Senato.
Polemiche sterili su Comitato esperti Miur
"Oggi abbiamo regole chiare, tra le più rigorose in Europa. Abbiamo costruito, attorno alla necessità del distanziamento fisico, indicata dal Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute, un documento che parla alla scuola, tenendo conto della specificità di un sistema in cui abbiamo oltre 8 mila autonomie scolastiche, circa 40 mila edifici in cui sussistono condizioni molto diverse. Quel Piano tiene conto anche delle indicazioni arrivate dal Comitato di esperti che ho nominato ad aprile. Ho letto da più parti che avremmo occultato, dimenticato e forse persino sprecato quel lavoro. Non è così. Un Comitato tecnico porta, come noto, le proprie proposte al Ministro che insieme ai vertici del Ministero le analizza, le utilizza. È esattamente quel che è accaduto. Anche qui, sono fioccate polemiche sterili. I genitori, i ragazzi hanno bisogno di concretezza, non di continui dibattiti che non portano da nessuna parte. Ed è alla massima concretezza che ci siamo ispirati in questi mesi di lavoro", ha detto la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in una informativa in Senato.