La corsa alla Casa Bianca
Usa 2020. Georgia e Pennsylvania, Biden in testa. Trump: "Se si contano i voti legali vinco io"
La campagna elettorale del presidente annuncia battaglia legale, "faremo ricorso per frode elettorale in tutti gli Stati dove Biden di recente ha rivendicato (la vittoria)". Pennsylvania, Michigan e Georgia respingono il ricorso per fermare il conteggio dei voti. Biden vicino al traguardo dei 270 grandi elettori necessari per la sua nomina, ma la battaglia negli Stati chiave continua GUARDA LO SPECIALE

E' ormai sorpasso di Joe Biden su Donald Trump in Georgia e in Pennsylvania. Il candidato democratico è davanti al presidente uscente per un qualche migliaio di voti, mentre lo spoglio prosegue per scrutinare le ultime schede.
Grazie alla popolosa comunità afroamericana che si è mobilitata, si è annullata la distanza tra i due, distanza che era di 18mila voti all'inizio della giornata di ieri. Alle 2 del mattino alcune contee della Georgia hanno smesso di conteggiare le schede, ma continua lo spoglio nella contea di Clayton, che fa parte del distretto natale di John Lewis, l'icona liberal dei diritti civili morto nel luglio scorso.
Trump annuncia battaglie legali
"Faremo ricorso legale in tutti gli Stati dove Biden di recente ha rivendicato (la vittoria) per frode elettorale. Siamo pieni di prove - date un'occhiata ai media. VINCEREMO! America First!". Il tweet di Trump dà l'idea del clima post elettorale, che sta vivendo l'America.
I easily WIN the Presidency of the United States with LEGAL VOTES CAST. The OBSERVERS were not allowed, in any way, shape, or form, to do their job and therefore, votes accepted during this period must be determined to be ILLEGAL VOTES. U.S. Supreme Court should decide!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 6, 2020
Si preannunciano battaglie legali, va concretizzandosi così la minaccia ventilata ripetutamente dal presidente Usa in campagna elettorale, quando ha gettato un cono d'ombra sulla regolarità di questo voto per le presidenziali.
Georgia, Pennsylvania e Nevada, in particolare, ma anche North Carolina, Michigan e Wisconsin sono gli Stati sotto la mira della campagna di Trump. In Arizona, manifestano (armati) elettori del tycoon.
Nell'occhio del ciclone ci sono i voti per corrispondenza: "Ogni voto arrivato dopo l'Election day non sarà contato", ha scritto in un altro tweet il presidente Usa. Un post segnalato da Twitter come "controverso e fuorviante", dal momento che diversi stati americani (tra cui la Pennsylvania) accettano le schede arrivate dopo il 3 novembre con timbro postale entro l'Election day. "Ogni voto deve essere contato", ha replicato, sempre via twitter, il rivale Biden. Per la sua campagna, le azioni legali di Trump "sono senza merito: sono solo un tentativo di ritardare il risultato elettorale".
Un giudice della Georgia ha respinto l'azione legale avviata dal tycoon. E il segretario di stato della Georgia, Brad Raffensperger, in una conferenza stampa ha rifiutato qualsiasi accusa di frode o soppressione del voto nel suo Stato. Il margine di vittoria tra Biden e Trump è di appena 0,4%, e in questo momento è il candidato repubblicano a essere in vantaggio: "Siamo qui per proteggere la democrazia e non guardiamo alla velocità ma all'accuratezza dei conteggi" ha assicurato Raffensperger.
Risposta analoga è arrivata dal procuratore generale della Pennsylvania, Josh Shapiro, che ha criticato la campagna elettorale di Trump per avere fatto ricorso per fermare il conteggio dei voti nello Swing State. "Non permetterò a nessuno di interrompere il processo di conteggio", ha detto Shapiro a Msnbc, "questi sono voti legali. Verranno conteggiati". La Corte suprema della Pennsylvania ha annullato la decisione della Corte del Commonwealth, pronunciandosi contro la richiesta della campagna di Trump di consentire un esame più attento del processo di conteggio dei voti. "La decisione era corretta e la Corte del Commonwealth ha sbagliato; la campagna (Trump, ndr) non ha presentato alcuna prova che il Consiglio abbia abusato della sua ampia autorità discrezionale o che le sue strutture di propaganda violino il Codice elettorale", si legge nella nuova sentenza, secondo quanto riporta Fox News.
L'ulteriore sconfitta legale è giunta dal Michigan: un giudice di una corte statale ha respinto il ricorso del presidente per fermare il conteggio dei voti.
La campagna di Trump ha chiesto poi ufficialmente il riconteggio delle schede in Wisconsin. Le regole variano da Stato a Stato: in Arizona, il riconteggio è automatico se il margine tra i due candidati è pari o inferiore allo 0,1% dei voti. Anche il Pennsylvania è automatico, ma se la differenza tra i due candidati è entro mezzo punto percentuale. In Georgia, invece, sono gli sfidanti che possono chiedere il riconteggio quando il distacco è inferiore all'1% del numero totale delle schede, mentre in Wisconsin la legge prevede che se la distanza è entro l'1%, è il candidato in svantaggio che può chiedere un nuovo scrutinio.
"Fermate la frode!": è il tweet di Donald Trump, quando dal Nevada arriva la notizia che Biden ha aumentato il suo vantaggio e al candidato dem manca un solo Stato per annunciare la vittoria. Il tycoon è un fiume in piena. "Se si contano i voti legali vinco facilmente le elezioni! Se si contano i voti illegali e quelli in ritardo possono rubarci le elezioni" posta la campagna del presidente.
Dei 270 grandi elettori necessari per ottenere la vittoria, Biden ne ha già conquistati 264 (253 secondo valutazioni più prudenti, per esempio la Cnn), mentre Trump è fermo a 214.
STOP THE FRAUD!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 5, 2020
I team dei due contendenti, intanto, si avvicendano in comunicati di grande ottimismo sul risultato finale. Al momento, hanno vinto entrambi.
Differenti stime del vantaggio di Biden
La stima del vantaggio varia a secondo delle testate giornalistiche e delle agenzie demoscopiche a cui si appoggiano: ad esempio Associated Press, un'autorità in tema di elezioni Usa, dà a Biden 264 voti elettorali, perché considera suo appannaggio quelli dell'Arizona, Stato ancora in bilico secondo il New York Times, testata vicina ai Dem, che dà a Biden 253 voti elettorali contro i 214 di Trump.
Per diventare presidente degli Stati Uniti servono 270 voti sui 538 del collegio elettorale.
Nel caso in cui l'Arizona fosse confermata appannaggio dello sfidante a Biden mancherebbero 6 voti elettorali per vincere e 6 voti elettorali sono proprio quelli che si assegnano in Nevada dove si sta svolgendo una battaglia all'ultimo voto, minacce di ricorsi legali comprese.