ECONOMIA
La criptomoneta
Bitcoin da virtuale a reale...ora arrivano anche gli sportelli bancomat
Servono per scambiare la valuta virtuale con le monete locali. In Canada, negli Stati Uniti e anche in Europa a Helsinki: i primi sportelli bancomat della valuta, di tendenza sul web ma controversa
Dopo il Canada, gli Stati Uniti
Dopo l'esordio in Canada, gli sportelli bancomat sono apparsi a Helsinki, in Finlandia, e adesso sono arrivati anche negli Stati Uniti: li ha inaugurati a Seattle e a Austin la società del Nevada Robocoin che punta ad espandersi anche in Asia e in Europa. In queste settimane sono previste nuove installazioni a Taiwan e Hong Kong, mentre in Nuova Zelanda sono pronti ad ospitare 100 sportelli.
Helsinki, prima città europea con bancomat di Bitcoin
Helsinki è la prima città europea dove è possibile acquistare la moneta virtuale tramite un distributore automatico, posizionato all'interno di un negozio di dischi interno alla stazione: nella macchina si possono introdurre banconote e il dispositivo invia la quantità corrispondente di Bitcoin al portafoglio virtuale dell'utente.
I grossi rischi
La presenza degli sportelli in giro per le città, la garanzia di anonimato e la gratuità delle transazioni finanziarie possono sicuramente agevolare la diffusione della criptomoneta, ma è grande il rischio del riciclaggio e delle oscillazioni incontrollabili. La criptomoneta è, infatti, diventata la valuta ideale per concludere transazioni illegali: nel web, dove fioriscono i siti di e-commerce che vendono droghe, armi e carte di credito rubate, il bitcoin è l’unica moneta che viene accettata. Un Bitcoin è valutato al momento intorno ai 636 dollari, ma il suo valore ha subito forti oscillazioni nelle ultime due settimane, quando tre delle principali piattaforme exchange (Bitstamp, Mt.Gox e BTC-e) sono state costrette a bloccare i prelievi a causa di diversi attacchi hacker.