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ECONOMIA

Il bollettino economico di via Nazionale

Banca d'Italia: mercato del lavoro ancora difficile ma l'inflazione scende

Secondo il bollettino economico di via Nazionale, per vedere una crescita dell'occupazione bisognerà aspettare la fine del 2014. Gli investimenti delle imprese stanno ripartendo, ma i consumi delle famiglie restano deboli. Palazzo Koch sottolinea poi che "la spesa per investimenti è tornata gradualmente ad aumentare"

La sede della Banca d'Italia
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Il mercato del lavoro non migliora e l'occupazione dovrebbe ripartire solo a fine 2014. Lo sostiene la Banca d'Italia nel bollettino economico secondo cui, "nonostante qualche miglioramento, le condizioni sul mercato del lavoro rimangono difficili. Qualora la ripresa proseguisse al ritmo moderato attualmente delineato dalla maggior parte dei previsori, il numero di occupati tornerebbe a crescere solo gradualmente, non prima della fine dell'anno". "La flessione dell'occupazione - aggiungono da via Nazionale - si è lievemente attenuata nella seconda metà del 2013 e le ore lavorate per addetto sono aumentate nell'industria, ma il tasso di disoccupazione ha raggiunto in febbraio il 13%".

In Italia inflazione scende in modo marcato 
Anche in Italia, come nel resto dell'area euro, negli ultimi mesi l'inflazione è scesa in modo marcato, evidenzia Bankitalia. "In linea con quanto osservato nell'area dell'euro, l'inflazione armonizzata in Italia ha continuato a diminuire più di quanto prefigurato nei mesi scorsi, toccando lo 0,3% in marzo". L'inflazione di fondo, calcolata al netto delle componenti più volatili, si è collocata allo 0,9%, tra i valori minimi nel confronto storico. Le pressioni al ribasso, scrive la Banca d'Italia, "riflettono in misura rilevante la debolezza della domanda; in prospettiva, sono confermate dalla flessione dei prezzi alla produzione e dalle intenzioni espresse dalle imprese, che anticipano revisioni molto modeste dei listini nei prossimi mesi". 

Le condizioni del credito migliorano ma lentamente
Le condizioni del credito migliorano, ma molto lentamente, scrive Bankitalia. Nei sondaggi più recenti le imprese segnalano "una lieve attenuazione della restrizione nelle condizioni di accesso al credito". Comunque, evidenzia Bankitalia, "non si è ancora verificata un'inversione di tendenza nella dinamica dei prestiti alle imprese. Il costo del credito per le società non finanziarie nel nostro paese resta superiore a quello dell'area dell'euro di circa 80 punti base". "Nonostante primi segnali di miglioramento della domanda interna, il quadro economico - sottolinea Bankitalia - resta fragile. Per il progressivo riassorbimento della disoccupazione, specie della componente giovanile, più colpita dalla crisi, è necessaria una crescita duratura e un'accresciuta capacità di innovazione delle aziende".

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