ECONOMIA
L'allarme dell'Osservatorio sui primi tre mesi dell'anno
Cisl: 223mila posti a rischio nei primi tre mesi dell'anno
Numeri sempre più preoccupanti di lavoratori in cassa integrazione straordinaria e in deroga. Nel primo trimestre 2013 erano 199.987. A marzo le ore autorizzate di cassa hanno toccato la soglia dei 100 milioni
Roma
223mila persone rischiano di perdere il loro posto di lavoro, secondo i dati calcolati dalla Cisl nei primi tre mesi di quest'anno. Sono tutti lavoratori in cassa integrazione straordinaria e in deroga. Un dato preoccupante se raffrontato a quello dello stesso periodo dell'anno scorso quando i lavoratori in bilico erano 199.987. L'allarme viene lanciato dall'Osservatorio del sindacato di Via Po che registra come la cassa integrazione guadagni a marzo abbia toccato la soglia dei 100 milioni di ore autorizzate, con un aumento del 2,1% rispetto a marzo 2013 e del 2,4% rispetto a febbraio. In totale i lavoratori coinvolti ammontano a 500mila.
Bonanni: "lontani dall'uscita dalla crisi". Camusso: ''il governo fa ancora poco''
"I dati della cassa integrazione e della disoccupazione parlano chiaro. Siamo ancora ben lontani dall'uscita dalla crisi economica", commenta il segretario generale Cisl Raffaele Bonanni, sottolineando che "per contrastare questo livello abnorme di disoccupazione occorre un impegno maggiore del Governo e uno sforzo collettivo e innovativo di tutti i soggetti: parti sociali, regioni, banche, pubblica amministrazione. Ciascuno deve fare la propria parte".
Critiche al Governo in materia lavoro che ricompattano il fronte sindacale. Anche per la leader Cgil Susanna Camusso bene le misure dell'esecutivo sul fronte fiscale, ''ma manca la spinta per creare lavoro'', ha detto.
Bonanni: "lontani dall'uscita dalla crisi". Camusso: ''il governo fa ancora poco''
"I dati della cassa integrazione e della disoccupazione parlano chiaro. Siamo ancora ben lontani dall'uscita dalla crisi economica", commenta il segretario generale Cisl Raffaele Bonanni, sottolineando che "per contrastare questo livello abnorme di disoccupazione occorre un impegno maggiore del Governo e uno sforzo collettivo e innovativo di tutti i soggetti: parti sociali, regioni, banche, pubblica amministrazione. Ciascuno deve fare la propria parte".
Critiche al Governo in materia lavoro che ricompattano il fronte sindacale. Anche per la leader Cgil Susanna Camusso bene le misure dell'esecutivo sul fronte fiscale, ''ma manca la spinta per creare lavoro'', ha detto.