ECONOMIA
La crisi di Kiev e gli effetti sui mercati
Le tensioni in Ucraina si allentano e le Borse riprendono fiato
Dopo il tonfo in apertura di settimana le piazze continentali chiudono in positivo. Mosca segna un +5,2%. E lo spread scende ancora a 182 punti. Tasso del Btp a 10 anni ai minimi dal 2005
Crisi ucraina sul tavolo della Bce
Il differenziale della Spagna si attesta a 184 punti con il rendimento dei Bonos al 3,43%. Ripiegano invece le commodity dopo i rialzi di inizio settimana, l'oro perde oltre l'1% a 1.331 dollari l'oncia sul mercato di New York mentre il greggio cala a 103 dollari al barile da 104. Della crisi in Ucraina si parlerà molto probabilmente anche nella conferenza stampa che il presidente della Bce, Mario Draghi, terrà giovedì dopo la consueta riunione mensile del Board a Francoforte. L'Istituto centrale diffonderà le proprie stime su prezzi e crescita nell'Eurozona fino al 2016: con un tasso medio d'inflazione fermo allo 0,8% e in attesa di vedere come si evolve lo scontro Ucraina-Russia sulla Crimea, dovrebbe mantenere i tassi invariati al minimo storico dello 0,25%, secondo quanto prevedono gli analisti. Draghi però potrebbe annunciare nuove misure per sollecitare le banche ad aprire i rubinetti del credito e sostenere la "lenta e disomogenea" ripresa nell'Eurozona.
I prestiti alle famiglie e alle imprese ancora in picchiata
A gennaio i prestiti bancari a famiglie e imprese nell'Eurozona sono scesi del 2,2% dopo il -2,3% del mese precedente. Francoforte potrebbe quindi decidere di comprare titoli Abs (Asset Backed Securities) che permetterebbero alle banche, ad esempio, di cartolarizzare i mutui e venderli alla stessa Bce, scaricando di fatto su di essa i rischi e liberando liquidità da immettere nell'economia reale.