MONDO
Regno Unito
Brexit. May riunisce governo, monta pressione pro rinvio
Tre sottosegretari evocano dimissioni. Premier pronta a cedere. Sterlina vola ai massimi dal 2017 su euro a 1,1618
Lo scrivono i media britannici a margine della riunione del consiglio dei ministri dedicata stamane esclusivamente a questo dossier, prima del nuovo statement di aggiornamento sui colloqui con l'Ue che la premier Tory ha in agenda in giornata ai Comuni. Tre sottosegretari (Margot James, Richard Harrington e Claire Perry) hanno annunciato pubblicamente d'esser pronti a dimettersi se il No Deal non verrà escluso.
Ma ad alimentare i venti di rivolta ci sono anche vari altri membri dell'esecutivo, inclusi 3 ministri di spicco guidati da Amber Rudd. Stando alle anticipazioni, la premier - dopo aver rifiutato fino a ieri lo slittamento - è ora pronta a cedere e a non escludere oggi stesso alla Camera la possibile opzione d'un "breve rinvio".
Sterlina vola ai massimi dal 2017 su euro a 1,1618
La sterlina vola fino a 1,1618 contro l'euro, ai massimi dal dicembre 2017. Il governatore della Banca d'Inghilterra, Mark Carney, ha rassicurato i mercati spiegando che l'istituto adotterà ogni misura necessaria per sostenere l'economia. Gli investitori valutano inoltre l'appoggio dato dal partito laburista a un secondo referendum sulla Brexit, e l'eventualità che la premier Theresa May apra a uno slittamento della scadenza del 29 marzo per il divorzio dall'Ue: secondo Bloomberg, il tema sarebbe in discussione a una riunione del governo oggi stesso.