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ECONOMIA

L'Italia verso la sospensione del conio di 1 e 2 centesimi

Guerra al contante, a partire dalle monetine

La loro produzione supera il valore nominale, i consumatori non le fanno circolare, i commercianti le odiano: le monete da 1 e 2 euro dovrebbero gradualmente sparire. Una buona occasione per passare ai pagamenti elettronici, sostengono associazioni come War on Cash

Verso la fine delle monetine
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di Celia GuimaraesRoma La Camera dei deputati ha approvato lo scorso 6 maggio una mozione che impegna il Governo a sospendere il conio delle monete da 1 e 2 centesimi di euro. I costi di fabbricazione di ciascuna moneta da 1 centesimo - scrive Sel, che ha presentato la mozione - ammontano a 4,5 centesimi, quelli delle monete da due centesimi 5,2 centesimi. Dall'introduzione dell'euro, la Zecca avrebbe fuso monete per un costo complessivo di 362 milioni di euro a fronte di un valore reale di 174 milioni.
 
Rapporto Ue
"La produzione di 1 e 2 cent è chiaramente un'attività in perdita per la zona euro con la differenza tra il valore nominale delle monete e il prezzo pagato dallo Stato per farli punta a una perdita cumulata totale stimato di € 1,4 miliardi di euro dal 2002 ", ha detto la Commissione in un comunicato stampa del maggio 2013.   

Secondo le valutazioni di Bruxelles, l'opinione pubblica circa le monete da  1 e 2 € cent è "piuttosto paradossale". Da un lato, le persone sembrano ‘attaccate’ a queste monete per  paura dell'inflazione se dovessero scomparire. Ma d'altra parte, non le mettono in circolo, dimenticandole nei borsellini, in fondo ai cassetti, sotto i tappetini dell’auto.

Ogni Stato decide
Le monete euro, in circolazione dal 1º gennaio 2002, sono disponibili in 8 tagli, da 1 centesimo a 2 euro. Gli Stati membri possono coniare monete metalliche in euro dietro approvazione della Banca centrale europea per quanto riguarda il volume del conio, ma i singoli Paesi sono liberi di decidere se coniarli o meno e sono materialmente responsabili della produzione delle monete.

Via dalle monetine
La Finlandia decise già nel 2002 di non produrre le monetine, due anni dopo l’Olanda prese la stessa decisione. Irlanda, Belgio e Francia stanno valutando l’eliminazione di 1 e 2 centesimi, decisione vista con favore dalla totalità dei commercianti  e da gran parte dei consumatori, un po’ meno dalle associazioni di tutela, che temono effetti inflattivi.

Guerra al contante
Alcuni Paesi (anche non europei, come l’Australia)  adottano l’’arrotondamento svedese’, dove il conto complessivo viene arrotondato per eccesso o per difetto se si paga in contanti, mentre rimane espresso in centesimi se si usano sistemi di pagamento elettronico. Una soluzione sostenuta dai fautori della ‘guerra al contante’ (come ‘War on Cash’), per i quali  il denaro in monete o banconote è superato, costoso, pericoloso, inquinante e scomodo.
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