Coronavirus
Per l'Istat c'è affollamento record delle celle
Carceri: aumentano ancora i contagi da Covid-19, vaccinati 1.005 detenuti su 52.599
La ministra Cartabia: "La pena non è mai una vendetta"
Intanto aumentano ancora i contagi da Covid-19 nelle carceri italiane rispetto a due settimane fa. Sono 468 (di cui 16 nuovi giunti) su un totale di presenze in carcere pari a 52.599 unità, i detenuti attualmente positivi al Covid. Un dato, contenuto nel report settimanale del ministero della Giustizia, che mostra un aumento dei casi di contagio tra i reclusi. Sette giorni fa, il numero di detenuti positivi era di 410, su un totale di presenze in carcere pari a 52.644.
Tra i 468 detenuti positivi, 441 sono asintomatici, 7 sintomatici sono gestiti all'interno degli istituti penitenziari, mentre 20 sono ricoverati. In aumento anche i contagi tra gli agenti: attualmente i positivi sono 612 (su un organico totale di 36.939) mentre nel report della scorsa settimana risultavano essere 562. Tra i contagiati, 584 sono in isolamento domiciliare, 14 sono invece degenti in caserma e 14 i ricoverati.
Per quanto riguarda invece il personale amministrativo e dirigenziale dell'Amministrazione penitenziaria, i positivi al Covid (su un totale di 4.021 dipendenti) sono 48 (uno in meno rispetto a 7 giorni fa) e nessuno è ricoverato.
Istat: affollamento carceri record
A fine dicembre 2019, l'indice di affollamento nelle carceri italiane aveva raggiunto livelli altissimi, con 119,9 detenuti ogni 100 posti disponibili. Nel 2020, anche gli istituti di pena hanno inevitabilmente subito l'impatto della pandemia e le risposte non sono state prive di controversie.
Il Decreto "Cura Italia" del marzo 2020 ha disposto misure per contenere il contagio e ridurre l'affollamento, consentendo a una quota consistente di detenuti di scontare l'ultima parte della pena in detenzione domiciliare. A fine dicembre 2020 l'indice di affollamento è crollato a 105,5 posti occupati ogni 100.
La situazione continua a essere più grave, nel complesso, al Nord (114,4 detenuti ogni 100 posti) rispetto al Centro (106,2) e al Mezzogiorno (98,2). Lo si legge nell'ottava edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) dell'Istat.
Cartabia: "La detenzione sia volta al reinserimento"
"Il tempo della detenzione non è un tempo di mera attesa, ma un tempo di cambiamento, volto al reinserimento del detenuto". Lo ha detto la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, intervenuta con un videomessaggio al 14esimo Congresso delle Nazioni Unite a Kyoto, sulla Prevenzione del Crimine.
"La pena non è mai una vendetta", ha ricordato la Guardasigilli, la quale oltre a richiamare i 'Mandela rules', gli standard minimi per le condizioni delle carceri, e citare il motto della Polizia Penitenziaria 'despondere spem munus nostrum', ha elencato i tanti progetti di lavori di pubblica utilità, per il reinserimento dei detenuti.
"Le statistiche mostrano che a fronte di un trattamento più costruttivo corrisponde un più basso tasso di recidiva", ha sottolineato Cartabia, ricordando, in particolare, l'accordo 'Mi riscatto per il futuro' sottoscritto tra il ministero della Giustizia e il Governo Federale del Messico, sotto il patrocinio dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine.