ECONOMIA
Caso Huawei e calo petrolio affondano le Borse mondiali
Milano
Giornata pesantissima sui mercati. L’arresto della figlia del fondatore del colosso telefonico cinese Huawey riaccende i timori su una escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
D’altro canto il mancato accordo sul taglio della produzione di petrolio da parte dei paesi aderenti all’Opec, riuniti a Vienna, ha fatto precipitare il prezzo del greggio. Il brent del mare del Nord al barile è sceso ai livelli del settembre 2017 sotto i 59 dollari al barile.
Così, con New York malissimo in apertura, le Borse europee hanno registrato perdite molti rilevanti. Milano ha lasciato sul terreno il 3,54%. Sulla stessa scia anche le altre principali piazze europee con Francoforte (-3,48%), Parigi (-3,31%) e Londra (-3,15%).
Per quanto riguarda i titoli di stato, lo spread è risalito vicino a quota 300 con una chiusura a 295 punti base, mentre il rendimento del decennale di riferimento è salito al 3,18%.
Ripercussioni più modeste sul mercato valutario con l’euro in leggera ripresa sul dollaro con il cambio a quota 1,1370.
di Marzio Quaglino
D’altro canto il mancato accordo sul taglio della produzione di petrolio da parte dei paesi aderenti all’Opec, riuniti a Vienna, ha fatto precipitare il prezzo del greggio. Il brent del mare del Nord al barile è sceso ai livelli del settembre 2017 sotto i 59 dollari al barile.
Così, con New York malissimo in apertura, le Borse europee hanno registrato perdite molti rilevanti. Milano ha lasciato sul terreno il 3,54%. Sulla stessa scia anche le altre principali piazze europee con Francoforte (-3,48%), Parigi (-3,31%) e Londra (-3,15%).
Per quanto riguarda i titoli di stato, lo spread è risalito vicino a quota 300 con una chiusura a 295 punti base, mentre il rendimento del decennale di riferimento è salito al 3,18%.
Ripercussioni più modeste sul mercato valutario con l’euro in leggera ripresa sul dollaro con il cambio a quota 1,1370.