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MONDO

Chuck Blazer: la scheda

L'uomo che aveva un appartamento per sé e uno per i suoi gatti. Chi è la gola profonda della Fifa

L'ex alto dirigente della Concacaf ha svelato agli inquirenti il giro di mazzette che coinvolgeva il mondo del calcio. Blazer ha scelto di collaborare, ma prima ha collezionato soldi, potere e lusso

chuck blazer ansa
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Chuck Blazer è un uomo che ha raggiunto l'apice del suo potere all'interno della Concacaf (Confederation of North, Central American and Caribbean Association Football). Oggi è bollato dai media come gola profonda dello scandalo Fifa. Ha scelto di collaborare con la giustizia e di rivelare la rete di tangenti che riveste e sostiene l'assegnazione delle grandi partite di calcio.

Ex allenatore di ragazzini nei campetti di periferia di New York ha compiuto una lunghissima scalata ai vertici del calcio mondiale. Nel frattempo ha collezionato due appartamenti nella lussuosa Trump Tower di New York: uno per sé ed uno per i suoi gatti. Entrambi, ovviamente, a spese della federazione. E ancora appartamenti di lusso in Florida e alle Bahamas. Volava su jet privati, ha amici ricchi e famosi, si è concesso vacanze dorate su isole esclusive. Insomma ha conquistato potere, soldi, lusso a spese della Concacaf.

Era arrivato a pesare oltre 200 chili. 69 anni, malato di cancro al colon, "probabilmente pensava che sarebbe morto prima che qualcuno si accorgesse si quello che aveva combinato", raccontano le malelingue.

In un blog da lui curato e intitolato "In viaggio con Chuck Blazer e i suoi amici", postava foto con personaggi famosi, tra cui una che lo ritraeva a fianco di Nelson Mandela. Secondo quanto raccontato da una fonte, durante un incontro con Vladimir Putin, il presidente russo gli fece notare la sua somiglianza con Karl Marx.

Secondo un rapporto interno della Concacaf del 2013, Blazer ed altri funzionari di alto livello della federazione in un arco di 7 anni avevano accumulato spese su carte di credito American Express collegate a quella personale di Blazer per una cifra di 29 milioni di dollari. Cifre ingenti sarebbero state accumulate attraverso un giro di commissioni e conti offshore. Sempre Blazer si sarebbe appropriato illecitamente di almeno 15 milioni di dollari di fondi della Concacaf. Quando il Fisco Usa e l'Fbi bussarono alla sua porta, ci mise poco a a trasformarsi in informatore.

Blazer è uno dei quattro imputati che si sono dichiarati colpevoli nell'ambito dell'indagine condotta dal Dipartimento della Giustizia Usa.



 
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