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MONDO

E il Paese ricorre ai droni per combattere l'inquinamento

La Cina e lo smog, il rapporto del Ministero: un quinto delle terre coltivabili è inquinato

Secondo un rapporto del ministero per la Protezione dell'ambiente cinese, il 16,1 per cento del suolo e il 19,4 per cento della terra coltivabile in Cina sono contaminati da sostanze inquinanti

Inquinamento in Cina
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di Carlotta Macerollo Finora i dati sono stati coperti dal segreto di Stato, ma ormai l'inquinamento in Cina non può più passare sotto silenzio. Nel paese dove alcune compagnie assicurative offrono coperture sanitarie alle persone e ai turisti per le conseguenze dello smog, un rapporto del ministero per la protezione dell'ambiente cinese svela che il 16,1 per cento del suolo e il 19,4 per cento della terra coltivabile in Cina sono contaminati da sostanze inquinanti. 

Il rapporto
Il rapporto, frutto di uno studio condotto tra il 2005 e il 2013, cita cadmio, nickel e arsenico tra i principali agenti inquinanti, e i distretti industriali dei delta dello Yangtze e del Fiume delle Perle e del nordest tra le regioni più inquinate. Secondo il ministero "è difficile essere ottimisti sullo stato del suolo nel paese. I lunghi periodi di sviluppo industriale e le emissioni di agenti inquinanti hanno provocato in alcune regioni un deterioramento della qualità delle terre e una grave contaminazione del suolo". L'inquinamento dei terreni agricoli è particolarmente preoccupante perché in Cina le terre coltivabili sono poche e bastano appena a garantire il sostentamento della popolazione. 

Cambiamento climatico globale
Inoltre, secondo un recente studio del Department of Atmospheric Sciences dell'Università del Texas, l'inquinamento atmosferico della Cina sarebbe una delle cause del cambiamento climatico mondiale. "Ci sono ragionevoli dubbi che le particelle inquinanti provenienti dall'Asia siano il fattore che influenza maggiormente il formarsi di tempeste lungo tutto il Pacifico, spostandosi successivamente verso il Nord America e il resto del Pianeta", ha spiegato uno dei ricercatori dell'Ateneo texano.

La Cina e l'ambiente
Il governo, che finora aveva cercato di nascondere il problema, negli ultimi anni ha cambiato atteggiamento, anche perché la Cina ha recentemente superato gli Stati Uniti nella classifica dei paesi con più emissioni. Per vincere la guerra all'inquinamento, il paese del Dragone ha così deciso di ingaggiare dei droni, di produzione nazionale, che potranno controllare le emissioni clandestine di gas e fotografarle con una risoluzione fino a 4 centimetri: i primi dati sono già stati raccolti nella regione fortemente inquinata attorno alla capitale. La campagna anti-inquinamento ha raggiunto 25mila aziende, 33mila imprese edili e 65mila ristoranti, riporta il China Daily e ha comportato la chiusura di circa 2mila aziende artigiane e 1.900 fabbriche. Il ministero ha anche riconosciuto che la maggioranza delle province cinesi e delle regioni autonome hanno introdotto misure inadeguate per ridurre l'inquinamento e hanno fallito nell'applicazione delle leggi a tutela dell'ambiente.





 
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