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MONDO

Le conclusioni del vertice straordinario dell'Aja

L'ira di Obama, "Russia fuori dal G8". Cancellato Sochi

I leader del G7 "condannano l'illegale tentativo della Russia di annettere la Crimea" e  annunciano sanzioni che avranno un impatto significativo sull'economia di Mosca. Resta aperta la via diplomatica

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Roma L'avevano minacciato e hanno mantenuto la promessa. Dopo una riunione di un’ora e mezza all'Aja i leader del G7, riuniti all'Aja su iniziativa di Barack Obama a margine del Vertice sulla sicurezza nucleare, confermano che gli incontri andranno avanti senza la Russia – almeno finchè quest’ultima non cambierà  strada - e spostano la sede del vertice di giugno da Sochi a Bruxelles. Lo conferma ancora prima che esca il documento ufficiale il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy in un tweet. Poi ovviamente la condanna al tentativo definito illegale della Russia di annettere la Crimea e l’annuncio di sanzioni che abbiano "un significativo impatto sull'economia russa".

Il linguaggio della nota finale tiene conto tanto dell'ira americana quanto dall'equilibrio di marca europea. Non manca infatti il riferimento alle "strade della diplomazia" che restano aperte. E c'è persino il plauso per il "supporto" russo alla missione dell'Osce.



 Sostegno a Kiev e rassicurazioni ai paesi dell'est europeo
Minaccia di sanzioni più dure e "isolamento internazionale" sono due dei pilastri fondamentali della strategia dei 7 Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Francia, Giappone, Italia e Canada, oltre ai rappresentanti dell'Unione Europea. Gli altri sono il sostegno economico, con l'appello alla Fmi a chiudere presto l'accordo con Kiev, e la rassicurazione, che deve arrivare dalla Nato, ai Paesi dell'est europeo, Estonia Lettonia, Lituania in testa.

G8 sospeso finché Russia non cambia atteggiamento
I leader del G7 "sospenderanno la loro partecipazione al G8 finché la Russia non cambierà atteggiamento e l'ambiente torni ad essere tale che il G8 sia in grado di tenere discussioni che abbiano un significato". E' scritto nelle conclusioni del G7 straordinario dell'Aja.

Strada diplomatica sempre aperta
Le "strade della diplomazia restano aperte" e "la Russia ha una chiara scelta da fare" - si legge nel documento - ma Mosca deve "rispettare l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina, cominciare discussioni con il governo ucraino e rendersi disponibile alle offerte di mediazione internazionale". I leader inoltre osservano che il supporto della Russia alla missione dell'Osce "è un passo nella direzione giusta".

Lavrov: l'espulsione non è una tragedia
Il ministro degli Esteri russo Lavrov aveva minimizzato sulla possibile espulsione dela G7 già prima di conoscere l'esito del vertice, approfittando piuttosto dell'occasione per incontrare i partner dei Brics (Brasile, India, Cina e Sudafrica) e ringraziarli per la ''comprensione" della posizione russa sulla Crimea. “Il G8 è in club informale - aveva detto Lavrov - nessuno distribuisce le tessere dell'iscrizione e nessuno può espellere i membri. Se i nostri partner occidentali credono che tale formato sia superato, lasciamolo”. 
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