Coronavirus
Stati Generali dell'Economia
Confindustria, Bonomi: manca visione su Fase 3
Confindustria resta scettica in vista di domani. Mercoledì sarà la volta delle imprese dell'industria e dell'edilizia: la parola passerà, tra gli altri, al presidente Carlo Bonomi, che anche oggi non ha risparmiato critiche
È quanto ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, stando a quanto si legge nella prefazione del piano "Italia 2030. Proposte per lo sviluppo" che Bonomi porterà domani al governo.
Tra l'altro, secondo Bonomi "è stato un errore non avere approfittato dei due mesi di lockdown e di emergenza sanitaria per definire una metodologia di prevenzione, basata sulla raccolta di dati ricavati da tamponi e test sierologici di massa, da convogliare con tecnologie digitali a presidi di medicina territoriale per la diagnostica precoce, così da rendere possibili eventuali restrizioni ma solo su base microgeografica".
Ancora Bonomi: "È impensabile continuare ad accumulare nuove forme di cassa integrazione e di sostegno al reddito sommandole ai troppi ed eterogenei strumenti già esistenti. Col risultato che i fondi sono tardi e lenti nel tradursi in trasferimenti, esattamente come si sono rivelati inadeguati i tempi per il sostegno di liquidità alle imprese".
Riguardo alle misure dispiegate per le imprese, Carlo Bonomi ha sottolineato che "prima del virus, in materia di cuneo fiscale, la zavorra per le imprese italiane rispetto a quasi ogni paese concorrente, si era intervenuti giustamente a favore dei redditi dei lavoratori. Ora occorre però pensare subito anche a ridurre la quota a carico delle imprese (riferimento al cuneo fiscale)".
"Senza un'orizzonte pluriennale in cui assumere una decisa e coerente strategia di riordino - ha aggiunto il numero uno di Confindustria -il fisco italiano resterà sempre più barocco e distorsivo". Bonomi ha affermato anche che "non è una grande idea chiedere alle imprese di indebitarsi mentre devono continuare a pagare le imposte".