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Coronavirus

La frode sulle mascherine

Inchiesta Only Logistics: Gdf in sede Protezione Civile, Pivetti indagata anche a Savona

Il Dipartimento: "Estranei all'indagine". Bloccati i conti della società, le accuse sono frode in commercio, falso documentale ma anche violazioni ai dazi doganali. L'ex presidente della Camera: "La magistratura chiarirà tutto"

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La Guardia di Finanza ha effettuato una serie di acquisizioni documentali presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile nell'ambito dell'inchiesta sulla Only Logistics di Irene Pivetti.

Lo rende noto lo stesso Dipartimento, sottolineando che è stata "messa a disposizione della Gdf tutta la documentazione in nostro possesso relativa ai contratti di fornitura stipulata con la società". Il Dipartimento, "estraneo all'indagine - prosegue la Protezione Civile - nella consueta ottica di massima collaborazione, resta a disposizione degli inquirenti per ogni ulteriore elemento ritenuto utile".

Intanto, dopo la Procura di Siracusa anche quella di Savona ha iscritto nel registro degli indagati Irene Pivetti per il caso della vendita di mascherine non a norma. Lo conferma il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro. Alcuni giorni fa è stato disposto il blocco dei conti della Only Italia Logistics. Le accuse sono frode in commercio, falso documentale ma anche violazioni ai dazi doganali. L'indagine savonese aveva preso il via con il sequestro da parte della Guardia di Finanza di una fornitura di mascherine destinata a una farmacia della città ligure. Andando a ritroso nella filiera di distribuzione gli inquirenti sono risaliti alla Only Italia Logistic srl, di cui Pivetti è amministratore delegato. L'indagine ha portato al sequestro di decine di migliaia di mascherine in arrivo dalla Cina - la stessa Pivetti ha parlato di 160.000 - e sequestrate dalla guardia di finanza al terminal 2 dell'aeroporto di Malpensa. L'inchiesta è coordinata dal procuratore Ubaldo Pelosi e dal sostituto Giovanni Battista Ferro.

"Non si può mettere in mezzo una istituzione così importante per l'Italia per una vicenda che presto sarà chiarita grazie all'intervento della magistratura". Lo ha detto Irene Pivetti, indagata per l'importazione dalla Cina di mascherine che non sarebbero a norma, a proposito dell'acquisizione di documenti da parte della Gdf nella sede della Protezione civile, tra i destinatari dei dispositivi. "Blocco dei conti della Only Italia Logistics? Lo apprendo da lei. Ancora non mi è stato notificato niente", aggiunge. Raggiunta al telefono l'ex presidente della Camera sottolinea che "ben vengano le indagini" delle Procure, perché, spiega, "serviranno a stabilire la verità, mettendo fine alla cagnara sollevata, a un 'can can' che imploderà su se stesso". Ribadisce di "essere una persona seria, alla guida di un'azienda seria", che ha milioni di mascherine ferme in Cina che venderà  "in altri Paesi, visto le richieste che ho e che in Italia non le fanno arrivare". Secondo Irene Pivetti in questa vicenda ci "sono problemi di burocrazia mal raccontata" che "fanno del male all'Italia". Mal ei si dice "tranquilla perché ho agito nel pieno rispetto della legge". E contesta le affermazioni di chi dice che le "sue"mascherine sono "false" e auspica che "si possa ristabilire al più presto una visione equilibrata" della vicenda che "coinvolge persone che si sono spese e si stanno spendendo per l'Italia".

Anche la procura di Roma sta svolgendo accertamenti sul conto della 'Only Logistics Italia'. L'indagine avviata dai magistrati di piazzale Clodio riguarda la fornitura di dpi.
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