POLITICA
Di Maio: "Stiamo lavorando per nuove misure economiche"
Coronavirus. Cdm slitta a questa sera. Conte: "Stop polemiche. Momento di dare risposte a Paese"
Il governo si prepara a varare il decreto legge con le misure anti Coronavirus, finanziato con circa metà dello scostamento di bilancio da 25 miliardi approvato all'unanimità dal Parlamento e su cui l'Italia ha incassato il via libera dell'Unione europea. Il documento conta al momento 120 articoli e contiene disposizioni per fronteggiare l'emergenza sanitaria (dalla produzione di mascherine al potenziamento dei presidi sanitari), misure di sostegno al lavoro e alla liquidità di famiglie e imprese
Cdm slitta a questa sera
Il Consiglio dei ministri si terrà questa sera - come confermano fonti governative - e dovrebbe dare il via libera al nuovo decreto che contiene misure per affrontare l'emergenza sanitaria e le conseguenze economiche dell'epidemia da coronavirus.
La seduta era prevista per la mattinata di oggi. Il decreto, secondo le prime bozze circolate, è un provvedimento molto articolato e complesso. "C'è bisogno di un lavoro approfondito su molte misure", fanno notare le fonti. Si tiene invece nel pomeriggio, la riunione del preconsiglio, preparatoria al Cdm.
Gualtieri: "L'Italia è più forte del Covid-19"
"Stiamo facendo e faremo tutto ciò che è necessario per proteggere e sostenere il Paese. L'Italia è più forte del Covid-19. Sono le ore decisive per il decreto a tutela della sanità, delle famiglie, del lavoro e delle imprese. Nessuno sarà lasciato solo. Uniti ce la faremo" assicura su Twitter il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri.
Stiamo facendo e faremo tutto ciò che è necessario per proteggere e sostenere il Paese. L'Italia è più forte del #COVIDー19. Sono le ore decisive per il decreto a tutela della sanità, delle famiglie, del lavoro e delle imprese. Nessuno sarà lasciato solo. Uniti ce la faremo. pic.twitter.com/hu0UgN1yFm
— Roberto Gualtieri (@gualtierieurope) March 15, 2020
Di Maio: "Stiamo lavorando per nuove misure economiche"
"Stiamo lavorando per approvare nuove misure economiche a sostegno di famiglie e imprese. Intanto ognuno di noi può dare il proprio contributo per sostenere le nostre aziende, quando facciamo la spesa ricordiamoci di mettere nel carrello prodotti italiani. Flag of Italy". Così su Twitter il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
Siamo davanti a una crisi che riguarda tutti, in Italia e all’estero. Se rimaniamo uniti possiamo farcela.
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) March 15, 2020
Filiera Italia: "Urgenti misure per tutela lavoro e sostegno imprese"
''Dopo le misure adottate ieri con l'accordo fra imprese e sindacati fondamentali per garantire la produzione di filiere indispensabili come quella agroalimentare''. Ad affermarlo in una nota è Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, sottolineando che ''è ora urgente che il Consiglio dei Ministri vari oggi stesso tutte le misure per dare alle aziende e ai lavoratori l'ossigeno indispensabile per superare la fase di emergenza''.
Essenziale, per Filiera Italia, infatti, l'applicazione immediata e semplificata della cassa integrazione, sia ordinaria che in deroga, unico modo per non perdere la professionalità dei tantissimi lavoratori costretti a fermarsi. Necessaria anche la sospensione dei versamenti sia fiscali che previdenziali che però dovranno andare oltre i sei giorni per tutti, senza limite di fatturato.
''Grande o piccola - commenta Scordamaglia - un'azienda che non ha più entrate non può pagare''. Urgente anche "la norma per ampliare le moratorie sui finanziamenti a una vasta platea di imprese grazie a garanzie pubbliche verso le banche, strumento elettivamente utilizzato dalla Germania".
Cdm si prepara a varare decreto legge con misure anticoronavirus
Il governo si prepara a varare dunque il decreto legge con le misure anti Coronavirus, finanziato con circa metà dello scostamento di bilancio da 25 miliardi approvato all'unanimità dal Parlamento e su cui l'Italia ha incassato il via libera dell'Unione europea. Il documento conta al momento 120 articoli e contiene disposizioni per fronteggiare l'emergenza sanitaria (dalla produzione di mascherine al potenziamento dei presidi sanitari), misure di sostegno al lavoro e alla liquidità di famiglie e imprese attraverso il sistema bancario.
Alcuni ministri hanno ipotizzato in queste ore l'ipotesi di due decreti legge: uno con le misure sanitarie, l'altro con le misure economiche. Ma resta il problema del sovraffollamento di decreti legge in Parlamento, che per di più sta lavorando a ritmo ridottissimo. Con l'emergenza coronavirus il Governo ha gia primo decreto legge (il numero 6/20) il 23 febbraio, già convertito il 5 marzo. Un secondo decreto legge con sospensione di termini (il numero 9/20) è stato pubblicato il 2 marzo. Un terzo decreto legge sulle restrizioni delle attività dei tribunali (il numero 11/20) è stato pubblicato l'8 marzo. Un quarto decreto legge con le misure per lo svolgimento delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 (il numero 16/20) è stato pubblicato venerdì.
Quello di questa sera sarà dunque il quinto decreto legge approvato durante la crisi coronavirus e c'è il rischio che i lavori parlamentari a scartamento ridotto si ingolfino. Quale percorso adotterà il Governo in sede parlamentare? Verrà creato un maxiemendamento nel quale far confluire in un'unica soluzione tutti i decreti legge sul coronavirus? Questa sera in Cdm è possibile che Conte, D'Incà e gli altri ministri ragionino su questo problema. Il Governo sentirà in queste ore anche i leader di maggioranza e di opposizione, le regioni, i Comitati per il 'Si'' e per il 'No' sul delicato tema del rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari (previsto inizialmente il 29 marzo), delle elezioni regionali e comunali, previste per la prossima primavera.
Il decreto di legge di oggi chiuderà la corsa contro il tempo per arrivare prima delle scadenze fiscali di lunedì che, come annunciato dal Mef, saranno prorogate. Ma il pacchetto di interventi da mettere in campo sta lievitando rispetto ai 12 miliardi annunciati, a fronte di richieste che superano ormai i 15 miliardi. Per dare sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese tramite sistema bancario saranno messi in campo circa 3,8 miliardi. Dovrebbe salire a 4-5 miliardi la dote per finanziare gli ammortizzatori sociali mentre le misure per le famiglie che fronteggiano la chiusura delle scuole dovrebbero valere tra 650 e 800 milioni.
Ancora in attesa di quantificazione il pacchetto fiscale allo studio per la sospensione delle cartelle e dei versamenti tributari, a partire dal differimento delle scadenze Iva e ritenute Irpef previste per lunedì. Si valuta anche una riduzione delle bollette per tutto il 2020, da attuare attraverso un intervento sugli oneri di sistema.