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Coronavirus

Preoccupazione per boom contagi

Coronavirus. Di Maio: "Sud a rischio terapie intensive". Zampa: "Coprifuoco per bar e locali"

"Al momento stiamo contenendo il virus. Per farlo i cittadini devono continuare a collaborare e a rispettare tutte le norme anti-Covid", sottolinea il ministro degli Esteri. Sileri: "La distanza va rispettata anche in casa e con le persone più vicine fino ad usare la mascherina con i nonni al pranzo della domenica"

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"In Europa ieri è stato toccato uno dei più alti picchi di contagi: oltre 100 mila in un solo giorno". Lo sottolinea il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio."Ci sono Paesi come Spagna e Francia che hanno avuto un'impennata dei dati. Anche in Italia negli ultimi giorni stiamo registrando un aumento consistente dei contagi, ma al momento stiamo contenendo il virus. Per farlo i cittadini devono continuare a collaborare e a rispettare tutte le norme anti covid", osserva."Perchè se le terapie intensive dovessero andare nuovamente sotto stress si creerebbe un grosso problema per il Paese, soprattutto al sud. E non possiamo permettercelo. Quindi attenzione massima", aggiunge.


Sileri: "Distanza va rispettata anche in casa"
Un invito ad avere un comportamento responsabile arriva anche dal viceministro alla salute, Pierpaolo Sileri che spiega: "I numeri sembrano quelli di aprile, ma non c'è lo stesso  andamento del virus, perchè non corrispondono al numero dei ricoveri, delle persone in terapia intensiva, dei morti: i casi positivi continueranno a salire, non possiamo pensare  che ciò che sta accadendo nel resto d'Europa non accadrà anche qui, ma succederà più lentamente se riusciremo a rispettare le regole".

"Il virus circola e, come bene ha detto il ministro Roberto Speranza, dovremo stare per almeno altri 7-8 mesi con il coltello tra i denti, ma per questo va tenuta la quotidianità  sotto controllo, con test, mascherine e distanziamento". Per Sileri "bisogna allargare il campo diagnostico utilizzando tutti i tipi di test proprio per ridurre il sovraffollamento. I test  salivari e quelli rapidi vanno usati per uno screening più ampio nei casi in cui non si sono verificati contatti diretti con positivi e si hanno sintomi dubbi".

Lo screening nelle scuole "va esteso in tutte le scuole d'Italia, può servire anche come sentinella ripetuta nel tempo per monitorare l'andamento dei contagi, perchè i più giovani  sono spesso asintomatici ma poi portano il virus in famiglia, molti focolai nascono proprio li'. Serve una consapevolezza del rischio e pensare che la distanza va rispettata anche in  casa e con le persone più vicine fino ad usare la mascherina con i nonni al pranzo della domenica".

Catalfo: "Alzare il nostro livello di guardia"
''Il numero dei contagi in Italia ha registrato un aumento significativo nelle ultime 24 ore. Ciò non deve allarmarci, ma spingerci ad alzare il nostro livello di guardia e adottare  comportamenti virtuosi''. Lo scrive su Facebook il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo.

''Abbiamo dimostrato che si può convivere con la pandemia e che può esserci una ripresa delle attività produttive. Ora serve uno sforzo comune per poter completare questo  percorso - aggiunge Catalfo -. Come ha detto il Presidente Mattarella, 'tenere aperto il Paese è una responsabilità di tutti'. E se tutti ci atteniamo alle regole e rispettiamo i  protocolli di sicurezza, possiamo riuscirci''.

''Proteggiamo noi stessi, i nostri cari, le nostre comunità. Indossiamo la mascherina, manteniamo il distanziamento, scarichiamo Immuni App: piccole, grandi attenzioni che fanno  la differenza. Insieme possiamo vincere questa sfida'', conclude Catalfo.

Zampa: "Stretta sulle misure anticovid. Serve un ripensamento per i trasporti"
A favore di una ulteriore stretta sulle misure anticovid è Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, intervistata da La Stampa, che parla anche di un ripensamento di quelle che  riguardano i trasporti. ''Posso dirle che le Regioni farebbero bene - dice - ad aprire con il ministero, con il Comitato tecnico scientifico e con il ministro Boccia, un confronto per  mettere mano al provvedimento approvato a settembre. Fissare all'80% il limite massimo di capienza dei bus è stato rischioso. Avere una soglia così alta, senza un  controllo effettivo a bordo, vuol dire lasciare la possibilità che si arrivi facilmente a mezzi pubblici pieni al 100%''.

''Vedo due strade praticabili. Si può introdurre - osserva - l'obbligo di usare guanti monouso a bordo dei mezzi pubblici, aumentando il ritmo delle sanificazioni del mezzo, più volte   al giorno, perché non basta una volta sola. In alternativa, si può abbassare il limite massimo della capienza al 50%. Anche in questo caso andrebbe comunque aumentato il ritmo  delle sanificazioni''. E alla domanda: l'obbligatorietà delle mascherine all'aperto non sarà sufficiente a ridurre il numero dei contagi? Zampa risponde: ''Una prima  valutazione dell'impatto di questo provvedimento potremo farla tra circa dieci giorni. Come per le scuole, c'è bisogno di tempo per analizzarne gli effetti. Ma è senza dubbio utile  per dare un segnale alla popolazione, perché non possiamo pensare, oggi, di tornare a vivere come prima. C'è un tempo per ogni cosa. Questo è il tempo di essere attenti  e rigorosi. Quello delle feste e degli stadi aperti arriverà quando ci saranno terapie efficaci o il vaccino".

Sull'estate appena trascorsa afferma invece: ''Durante l'estate potevano essere fatte scelte e tenuti comportamenti più responsabili, questo è sicuro. Il ministero della Salute pero  di tutto può essere accusato fuorché di non aver combattuto, anche contro pseudo-esperti e folkloristici personaggi, per mantenere alta l'attenzione''. In merito a ulteriori restrizioni  dichiara poi, Zampa dice: ''Si chiederà per certo di ridurre le presenze a feste e matrimoni. Dentro lo stadio poi non ci sarebbe nessun problema, perché c'è spazio ed è all'aperto,  ma il problema è fuori, nell'accesso e all'uscita dagli impianti. Ecco perché non credo sia saggio aumentare il limite di spettatori. Pensiamo alle cose essenziali''. 

Infine sulla possibilità di introdurre un coprifuoco alle 23 per locali, bar e ristoranti riferisce: ''Il costo della gestione di un'epidemia è molto più alto. Immagino si possa pensare a restrizioni orarie, ne devo ancora parlare con il mio ministero, ma se arriverà un coprifuoco alle 23 per i locali e i ristoranti, sono certa che il governo l'accompagnerà a misure di sostegno per le attività interessate''.
 
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