Coronavirus
Pandemia in Europa
Coronavirus. Spagna, calano i decessi: 399 nelle ultime 24 ore
Riaperture di alcune attività in Germania, Austria e Danimarca. Cauto - in Gb - il premier Johnson: "Evitare seconda ondata di contagi"
Domani, è previsto che il premier Pedro Sanchez chieda al Parlamento di estendere l'attuale regime di lockdown fino all'11 maggio. Dal 27 aprile è invece previsto che ai genitori sia consentito fare uscire i bambini sotto i 12 anni di età per praticare dell'esercizio fisico, sebbene vi siano proteste perché il provvedimento escluderebbe i ragazzi appartenenti alle altre fasce di età.
Francia: oltre 20mila morti
In Francia nelle ultime 24 ore 547 persone sono morte a causa del coronavirus, cifra che porta il totale dei decessi oltre quota 20mila, a 20.265. 'Questa sera il nostro Paese supera una soglia simbolica e particolarmente dolorosa', ha dichiarato il direttore generale del ministero della Salute, Jerome Salomon. Il numero dei pazienti ricoverati in ospedale e in terapia intensiva, ha aggiunto, continua a diminuire lentamente.
Germania. Oltre 4.400 i morti
In Germania sono più di 141.000 i casi di Covid-19 e oltre 4.400 i morti con coronavirus. Gli ultimi dati diffusi dall'Istituto Robert Koch, che monitora le malattie infettive in Germania, parlano di 1.775 nuovi casi, il dato più basso degli ultimi cinque giorni, e di un totale di 141.672 persone positive al coronavirus. Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 111 decessi e sono 4.404 in totale i morti a causa della pandemia. La Baviera, con 37.849 casi e 1.286 decessi, è la regione più colpita seguita dalla Reniana Nord Westfalia, con oltre 28.971 contagi e 857 morti e dal Baden-Wurtemberg con 28.253 infezioni e 982 decessi. A Berlino sono 94 i morti e 5.196 i casi.
Il Paese intanto si avvia alla 'Fase 2' con la riapertura di alcune attività commerciali, dopo un mese di forzata chiusura per l'emergenza coronavirus. A partire da oggi è consentita la riapertura dei negozi con una superficie inferiore agli 800 metri quadri, sebbene siano previste misure e tempistiche diverse nei vari land.
Tra gli esercizi commerciali dei quali è consentita la riapertura a prescindere dalla dimensione figurano i concessionari di auto, i negozi che vendono biciclette e le librerie. In alcuni stati riapriranno anche gli zoo. Per gli studenti delle classi superiori che si preparano a sostenere esami è prevista la riapertura delle scuole in Sassonia, a Berlino e nel Brandeburgo. Altri land riapriranno gli istituti nel corso della settimana e altri ancora attenderanno l'inizio di maggio.
"Non dobbiamo perdere di vista che l'epidemia è solo all'inizio, e ne dobbiamo tenere conto a maggior ragione proprio adesso che siamo all'inizio degli allentamenti". E' quanto ha detto in conferenza stampa Angela Merkel, al termine di una riunione dell'unità di crisi sul coronavirus in seno al governo tedesco. A detta della cancelliera, "sarebbe un immenso peccato se dovessimo rilevare che il virus ritrovi forza". Secondo Merkel, "non abbiamo ancora superato" la crisi. "Dobbiamo restare attenti e disciplinati, non dobbiamo nemmeno un minuto cullarci nella sicurezza".
Belgio. 168 nuovi decessi, totale arriva a 5.828
Il Belgio dovrebbe avere superato "il picco mentre il continuo miglioramento della situazione negli ospedali potrebbe spingere le autorità a avviare la fine delle misure di confinamento. Lo hanno detto i portavoce del ministero della Sanità e del Centro di crisi nella conferenza stampa quotidiana sulla situazione dell'epidemia. Ieri il Belgio ha registrato 168 decessi, di cui 62 negli ospedali e 103 in case di riposo. "Questa cifra sembra essere in diminuzione. Forse abbiamo superato il picco dell'ondata di decessi", ha detto uno dei portavoce, Emmanuel Andre.
Complessivamente il numero di decessi in Belgio è salito a 5.828, un record rispetto alla popolazione. Tuttavia le autorità sanitarie calcolano i decessi Covid-19 in modo diverso rispetto agli altri paesi, includendo tutte le persone morte in casa di riposo o di cura anche se non c'è stata conferma con test di laboratorio. Il 47% dei decessi finora è avvenuto negli ospedali e il 52% nelle case di risposo. Nelle case di riposo solo il 4% sono decessi "confermati" Covid-19, mentre il 96% sono "sospetti".
Negli ospedali si conferma la tendenza positiva, con un calo dei nuovi pazienti ricoverati e dei letti occupati in terapia intensiva. Il numero complessivo di positivi al Coronavirus è salito a 39.983, dopo che ieri sono stati registrati 1.487 casi, ma con un forte aumento del numero di test (8.118 nelle ultime 24 ore). "Ci sono diversi indicatori che vanno nella buona direzione", ha spiegato il portavoce Emmanuel Andre: "andiamo verso un deconfinametno, cioè un allargamento progressivo della zona di sicurezza attorno a noi. Appare logico che oggi si possa riflettere a come organizzare questo deconfinamento".
Gb. Media: Johnson molto cauto su riaperture: "Evitare seconda ondata di contagi"
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha espresso la massima cautela di fronte all'ipotesi di rimuovere le misure di lockdown nel Regno unito. Secondo quanto riferisce la Bbc, il premier ha parlato venerdì con il capo della diplomazia Dominic Raab, che ha guidato il governo nel periodo in cui Johnson è stato ricoverato in ospedale per il contagio del coronavirus, manifestando la sua perplessità sull'ipotesi riapertura e invitando alla massima cautela.
La sua "principale preoccupazione" è quella di evitare una seconda ondata di contagi, ha detto, secondo quanto si legge sul Times. Al colloquio di venerdì con Raab a Chequers hanno partecipato anche uno dei principali consiglieri di Johnson, Dominic Cummings, e il direttore della comunicazione del premier, Lee Cain. E secondo Johnson un alleggerimento anticipato delle misure anti-Covid nel Paese potrebbe tradursi "in una nuova ondata" di contagi. "Se il livello dei contagi risalirà, saremo costretti a imporre un nuovo lockdown ancora più duro", ha confermato una fonte di governo al Times.
Norvegia riapre asili tra le proteste di alcune famiglie
La Norvegia ha riaperto a partire da oggi gli asili nido, un primo passo verso la riduzione delle restrizioni legate all'epidemia da coronavirus nel Paese. I nidi sono stati riaperti dopo cinque settimane di semi-isolamento per i più piccoli, che sembrano essere meno soggetti ai contagi da coronavirus, una misura che dovrebbe facilitare il ritorno a lavoro dei genitori. Alcune famiglie, però, hanno lanciato una petizione di Facebook contro la decisione: "Mio figlio non può essere un coniglio da laboratorio per il Covid-19". La petizione ha raccolto oltre 28.000 firme.
Austria. Da oggi iniziano a riaprire i fast food in modalità drive in
In Austria da oggi iniziano a riaprire i fast food in modalità drive in: hamburger e patatine possono essere consumati in auto dopo essere stati ritirati dagli appositi sportelli. Modalità drive anche per il cinema: ne verrà riaperto uno alle porte di Vienna, chiuso nel 2015. I biglietti si potranno acquistare via internet.
Danimarca. Riaprono parrucchieri, dentisti, fisioterapisti e autoscuole
In Danimarca è la giornata di riapertura di parrucchieri, dentisti, fisioterapisti e autoscuole dopo un mese di chiusura a causa dell'emergenza coronavirus. L'accordo era stato annunciato venerdì scorso dalla premier Mette Frederiksen. Per la riapertura i titolari delle attività dovranno rispettare le misure stabilite dalle autorità sanitarie per ridurre i rischi di contagio.
Il 15 aprile era arrivato il via libera alla riapertura di asili, scuole materne e scuole fino al quinto anno di età. Restano chiusi ristoranti e bar. In Danimarca il bilancio parla di più di 350 morti con coronavirus e oltre 7.300 casi.
Svezia, altri 40 morti, 1.580 in totale
Altre 40 persone sono morte per il coronavirus in Svezia portando il numero totale dei decessi nel Paese che ha imposto meno restrizioni di tutti in Europa a 1.580. Sono i dati comunicati dal capo degli epidemiologi svedesi Anders Tegnell, lo scienziato dietro la strategia del governo di non applicare un totale lockdown nel Paese. I casi di Covid-19 in Svezia sono 14.777 people, di cui 1.133 in terapia intensiva dall'inizio della pandemia, ha detto ancora il virologo invitando la popolazione a rispettare le linee guida delle autorità sanitarie come il distanziamento sociale e il lavaggio accurato e frequente delle mani. Anche in questo fine settimana, secondo i media svedesi, i ristoranti nelle grandi città erano affollati. Per il momento Tegnell ha comunque escluso la quarantena totale. "Con questo virus tutto è possibile, ma la possibilità che noi possiamo intraprendere quella strada si fa sempre più piccola", ha spiegato. Intanto l'obesità è stata aggiunta alla lista di patologie più a rischio assieme con il cancro, l'età (dai 70 in su), disabilità motoria, Parkinson, sclerosi.