Coronavirus
"Linea di prudente ottimismo"
Gimbe, Cartabellotta: "Gli effetti dell'Italia gialla visibili da questa settimana"
"Siamo ormai in un fase discendente dell'epidemia, i contagi sono in calo e si stanno progressivamente svuotando gli ospedali. Anche i decessi si sono ridotti del 50%. Però buona parte di questi effetti sono stati ottenuti dopo 6 settimane di zona rossa o arancione", ha detto il presidente della Fondazione
"Oggi la linea di riferimento deve essere quella del prudente ottimismo - ha affermato Cartabellotta -. Siamo ormai in un fase discendente dell'epidemia, i contagi sono in calo e si stanno progressivamente svuotando gli ospedali. Anche i decessi si sono ridotti del 50%. Però buona parte di questi effetti sono stati ottenuti dopo 6 settimane di zona rossa o arancione. Gli effetti di un'Italia tutta gialla a partire dal 26 aprile non li abbiamo ancora visti, li vedremo a partire da questa settimana.
Inoltre siamo un po' indietro sulle vaccinazioni nella fascia 60-69. Per questi motivi serve prudenza. Quello che è certo è che eventuali risalite sulla curva dei contagi non avranno lo stesso impatto sugli ospedali, perché abbiamo gran parte degli over 70 protetti".
Per quanto riguarda i vaccini, secondo Cartabellotta sarebbe necessario l'intervento dei medici di base per convincere gli indecisi. "L'arrivo dei vaccini è calmierato sulla media di 3 milioni a settimana, questo non ci permette di andare oltre la media dei 460mila al giorno - ha spiegato -. Inoltre in alcune regioni si è verificato un rallentamento legato ai rifiuti selettivi nei confronti di Astrazeneca. La percezione è che più scende l'età e meno il sistema volontario funziona. Ci sono i ni-vax, quelli che non sono contrari ai vaccini ma neanche convinti e hanno bisogno del consiglio del medico di famiglia per convincersi. Per questo dopo la fase della prenotazione volontaria, è importante il sistema della chiamata attiva".