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Coronavirus

Alle 18 la Celebrazione della Passione su Rai 1

Coronavirus. Niente via Crucis al Colosseo. Papa presiede rito in una Piazza San Pietro deserta

I testi delle meditazioni di quest'anno sono "un invito alla riflessione sulla vita e sulla disperazione che scorre nelle carceri, un mondo molto caro a Papa Francesco - scrive Vatican News -Sarà possibile seguire la cerimonia - preceduta alle 18 all'interno della Basilica di San Pietro della celebrazione della Passione - in diretta tv (Rai 1 e Tv2000) e video streaming tramite il canale YouTube di Vatican News

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Niente Via Crucis al Colosseo per il Papa, come da tradizione, ma il suo ritorno questa sera, alle 21, in una piazza San Pietro deserta, come già nella sua preghiera straordinaria contro il coronavirus dello scorso 27 marzo. Sarà possibile seguire la cerimonia - preceduta alle 18 all'interno della Basilica di San Pietro della celebrazione della Passione - in diretta tv (Rai 1 e Tv2000) e video streaming tramite il canale YouTube di Vatican News.

A san Pietro le celebrazioni del venerdì santo
"Alle ore 18 di questo pomeriggio, Venerdì Santo, il Santo Padre Francesco presiede, all'Altare della Cattedra, nella Basilica Vaticana, la celebrazione della Passione del Signore. Dopo la processione iniziale, il Papa compie la prostrazione sotto i gradini del presbiterio. Il triplice svelamento della Croce precede l'atto di adorazione. Il bacio alla Croce, per l'emergenza sanitaria in atto, è limitato al solo celebrante. Durante la Liturgia della Parola viene letto il racconto della Passione secondo Giovanni; quindi il Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa tiene l'omelia". Lo si legge nel Bollettino della Sala Stampa Vaticana.



I testi delle meditazioni al centro della solenne cerimonia di questa sera sono pubblicati nel sito internet della Libreria Editrice Vaticana. Curate dal cappellano dell'istituto penitenziario padovano, Don Marco Pozza, e dalla volontaria Tatiana Mario, i testi sono "un invito alla riflessione sulla vita e sulla disperazione che scorre nelle carceri, un mondo molto caro a Papa Francesco - scrive Vatican News -. Si tratta di quattordici persone che, raccogliendo l'invito del Pontefice, hanno meditato sulla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo rendendola attuale nelle loro esistenze. Tra loro figurano: cinque persone detenute, una famiglia vittima per un reato di omicidio, la figlia di un uomo condannato alla pena dell'ergastolo, un'educatrice del carcere, un magistrato di sorveglianza, la madre di una persona detenuta, una catechista, un frate volontario, un agente di Polizia Penitenziaria e un sacerdote accusato e poi assolto definitivamente dalla giustizia dopo otto anni di processo ordinario".

"Quando, rinchiuso in cella, rileggo le pagine della Passione di Cristo, scoppio nel pianto" si legge nelle parole del condannato all'ergastolo che sta scontando la sua pena a Padova. "Dopo ventinove anni di galera - prosegue - non ho ancora perduto la capacità di piangere, di vergognarmi della mia storia passata. Mi sento Barabba, Pietro e Giuda in un'unica persona". "Se per qualcuno sono ancora Barabba - aggiunge - non mi arrabbio: avverto, nel cuore, che quell'Uomo innocente, condannato come me, è venuto a cercarmi in carcere per educarmi alla vita". "Accompagnare Cristo sulla Via della Croce, con la voce rauca della gente che abita il mondo delle carceri - si legge nell'introduzione - è l'occasione per assistere al prodigioso duello tra la Vita e la Morte, scoprendo come i fili del bene si intreccino inevitabilmente con i fili del male". Al link www.vaticannews.va/it/lev.html continua ad essere disponibile gratuitamente la versione continuamente aggiornata del libro 'Forti nella Tribolazione', che contiene le preghiere della tradizione e i testi delle omelie e degli interventi del Papa (disponibile nelle lingue italiano e spagnolo, nei prossimi giorni anche in inglese, francese e portoghese).

Papa a carcerati: "Ho preso dimora nelle pieghe delle vostre parole" 
"Ho letto le meditazioni della Via Crucis, di cui avete fatto dono tutti insieme: ho preso dimora nelle pieghe delle vostre parole e mi sono sentito accolto, a casa". E' il riconoscimento di Papa Francesco nel messaggio rivolto ai fedeli della parrocchia del carcere 'Due Palazzi' di Padova, ai quali ha affidato la preparazione dei testi per le meditazioni e delle riflessioni di preghiera proposte quest'anno per le stazioni della Via Crucis.

Santo Padre all'Arcivescovo di Torino: "Nella Sindone il volto dei malati"
"Nel volto dell'Uomo della Sindone diamo i volti di tanti fratelli e sorelle malati, specialmente di quelli più soli e meno curati; ma anche tutte le vittime delle guerre e delle violenze, delle schiavitù e delle persecuzioni". Lo scrive Papa Francesco in una lettera all'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia.
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