MONDO
Strategie per battere la pandemia
Coronavirus, Oms: l'Italia è diventata la piattaforma di know-how per l'Europa
L'esperienza maturata in Italia è la base per qualsiasi piano di contenimento attuato in Europa. Lo dice l'Organizzazione mondiale della Sanità che però evidenzia come debbano essere fatti ancora più tamponi, come ci sia bisogno di maggiore solidarietà in Europa e di come il personale sanitario debba essere maggiormente protetto dall'infezione
"Ho incontrato nelle scorse settimane le autorità italiane - ha aggiunto Kluge - e vorrei ribadire ancora una volta il mio apprezzamento al ministro della Salute, Roberto Speranza, per la trasparenza nel condividere i dati". Dorit Nitzan, coordinatrice per le Emergenze sanitarie dell'Oms Europa, ha poi fatto notare che "l'Italia ha una popolazione con più anziani di altri Paesi, ad esempio la Corea del Sud ha più giovani e più donne. E' un elemento che fa molta differenza e anche per questo dobbiamo sempre guardare alle situazioni singole, paese per paese".
Solidarietà sia più forte
L'Organizzazione mondiale della sanità vede "un allineamento delle politiche" messe in atto in Europa in risposta alla pandemia di coronavirus, ma "di certo la solidarietà può e deve essere più forte". Lo ha detto in conferenza stampa Hans Kluge, direttore regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sottolineando che "c'è desiderio da parte dei Paesi di capire cosa hanno fatto gli altri Paesi, per definire uno schema comune ed efficace di risposta". Quelli che stiamo vivendo "sono tempi senza precedenti. E' importante che i Paesi lavorino insieme, imparino l'uno dall'esperienza dell'altro e armonizzino gli sforzi. Il Covid-19 puo" essere battuto con la solidarietà tra le comunità, tra i Paesi e in ogni regione", ha detto, spiegando di volere dare anche "un messaggio positivo: sappiamo cosa deve essere fatto, alcuni Paesi, come la Cina, hanno dato una risposta efficace nel contenere il virus".
Obiettivo Cina
L'esperienza della Cina e di altri Paesi dimostra che "effettuare test e identificare la rete di contatti, varare misure di distanziamento sociale e mobilitando le comunità, può evitare infezioni e salvare vite, ma tutto questo deve essere fatto velocemente", ha detto Kluge. Inoltre, ha spiegato, "è una fortuna che in Europa molti Paesi abbiano varato piani di risposta con misure efficienti, trasversali tra vari settori, e abbiano una solida capacità di effettuare test di laboratorio".
Ospedali proteggano gli operatori sanitari
"Le strutture sanitarie devono disporre delle attrezzature necessarie per prendersi cura delle persone gravemente colpite e per proteggere gli operatori sanitari dall'esposizione". Lo ha evidenziato Hans Kluge, direttore per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in una conferenza stampa.
Settimana decisiva per capire trend
"Questa sarà una settimana decisiva, probabilmente vedremo in maniera quantificabile quanto le misure abbiano avuto successo. E' ovvio che se si inizia a vedere un rallentamento le misure vanno rafforzate. Non va abbassata la guardia. Noi vediamo oggi cosa è successo due settimane fa, tra due settimane vedremo cosa sta accadendo oggi". Lo ha detto a La Vita in Diretta su Rai1 Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto dell'Oms, che ha sottolineato l'importanza delle misure prese dall'Italia: "Isolamento, chiusura degli esercizi commerciali e distanziamento sociale sono fondamentali. Il picco non è prevedibile - ha aggiunto Guerra - quella che sembra diminuire è la velocità di espansione, da una curva ad andamento esponenziale nei giorni precedenti potrebbe virare con un rallentamento nell'aumento della casistica. Ci vogliono due o tre giorni perlomeno per capire se il trend viene consolidato. In questa settimana valuteremo anche gli effetti della "migrazione notturna" dalla Lombardia".
Test, test, test
"Abbiamo un semplice messaggio per tutti i Paesi: test, test, test". Il tweet dell'Oms di ieri, dopo l'appello del massimo organo mondiale di sanità a ampliare il numero di tamponi per idenitificare quanti più positivi asintomatici possibile, è stato rilanciato su twitter da Walter Ricciardi, che fa parte del board Oms ed è consulente del ministero della Salute per l'emergenza coronavirus. "Testate ogni caso sospetto di coronavirus - scrive l'Oms - se positivo, isolateli e scoprite i loro contatti stretti degli ultimi due giorni, per testare anche loro".
"Al fine di chiarire quello che sta emergendo riguardo l'invito del direttore generale dell'Oms a fare test, questo non significa fare i tamponi a tutti, ma seguire le linee guida dell'Oms che sottolinea la necessità di fare tamponi ai pazienti sintomatici con fattori di rischio, o legato al contatto con un soggetto positivo e provenienti da aree geografiche ad alta circolazione del virus". A spiegarlo è Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute e rappresentante italiano all'Oms. "Ho condiviso la posizione dell'Oms integralmente perché credo che sia questa la direzione giusta".
Zaia, continuiamo con i tamponi
"Vi confermo che noi continuiamo con la politica dei tamponi, mi fa piacere che la voce autorevole dell'Oms ieri abbia detto 'test, test, test', esattamente tre volte lo ha detto, il che vuol dire tamponi tamponi tamponi", ha spiegato. "La contribuzione dei Veneti è una sola 'stare a casa', abbiamo il tema dei lavoratori da mettere in sicurezza, la chiusura delle scuole e delle aziende non dipende da noi, per quanto riguarda il governo ho già espresso le idee che le misure devono essere rinnovate e anche inasprite, mi riferisco alle passeggiate del sabato e la domenica e mi riferisco al fatto che i supermercati la domenica devono essere chiusi", ha aggiunto.