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Coronavirus

Il decreto di Conte per l'emergenza alimentare

Coronavirus. Dalla Sicilia alla Lombardia critiche dei sindaci: "Fondi insufficienti"

Le principali critiche al decreto firmato da Conte riguardano lo stanziamento ai comuni di 4,3 miliardi. Secondo i dissidenti non si tratta di fondi ex novo, ma di una somma che già spetta ai comuni stessi

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Tanti consensi, ma anche critiche feroci al decreto per l'emergenza alimentare che porta la firma del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Tra i critici maggiormente impegnati a far sentire la propria voce in dissenso c'è Cateno De Luca, sindaco di Messina.

Messina
"Macché soldi ai Comuni che il premier Conte ha tanto decantato. Questo è il gioco delle tre carte, perché i 4,3 miliardi di euro che sono stati annunciati da Conte non sono altro che l'anticipazione del fondo di solidarietà dei Comuni, cioè sono soldi dei Comuni. In altre parole sono dei fondi, circa 6 miliardi di euro, che già spettano ai Comuni. Perché questi fondi fanno parte dei precari equilibri di bilancio dei Comuni, e se io li destino per fare azioni di sostegno alle famiglie, ovviamente verranno a mancare per gli equilibri dei bilanci degli stessi Comuni. La questione grave è che abbiamo creato tra la gente l'aspettativa di mettere delle somme aggiuntive nel sistema ma non è così".

Bari
"Per fortuna c'è stato il reddito di cittadinanza, altrimenti ci sarebbe stata la rivolta sociale. Lo strumento magari adesso va perfezionato, ma si è rivelato indispensabile anche se non copre tutte le fasce di disagio". Lo afferma Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci. I 400 milioni stanziati ieri dal governo per i Comuni, dice Decaro, "bastano per qualche giorno ma è proprio di qualche giorno che abbiamo bisogno adesso. Serviva una soluzione tecnica per dare immediatamente, con zero burocrazia, soldi ai sindaci, da trasformare in buoni per i beni di primissima necessità. Ad aprile finalmente arriveranno i buoni dell'Inps".

Cosenza
Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto sulla sua pagina facebook: "L'obiettivo è quello di dare alle famiglie in difficoltà la possibilità di richiedere e ottenere generi alimentari e prodotti di prima necessità. È ancora troppo poco, ma è un primo passo importante. A Cosenza  sarà per il momento destinata presumibilmente una somma di 150.000 euro che è totalmente insufficiente. Intanto il Comune di Cosenza, come al solito, aveva già anticipato il provvedimento governativo attivandosi attraverso i servizi sociali e la rete di solidarietà per offrire pacchi spesa alle famiglie bisognose''.

Palermo
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha riunito la Giunta "per approntare quanto necessario a rendere operative queste misure una volta che saranno formalizzate dai Governi nazionale e regionale". Così in una nota il Comune di Palermo, evidenziando che già lunedì la giunta varerà formalmente alcune modifiche al Peg, il piano per la gestione dei fondi di bilancio, e comunque sono state vagliate le diverse ipotesi per rendere l'utilizzo delle somme quanto più snello e veloce possibile, senza incorrere in lungaggini gestionali e burocratiche".

Sindaci Lega Lombardia
"Ancora una volta il governo Conte promette ma non mantiene. Ennesimo spot senza indicazioni precise con l'aggravante che scarica i problemi sui Comuni". Un documento congiunto è stato sottoscritto dai sindaci di Lodi, Sara Casanova e Codogno, Francesco Passerini che è anche presidente della Provincia di Lodi, ma anche dai sindaci di Casalpusterlengo, Elia Delmiglio, Maurizio Villa di Sant'Angelo Lodigiano, Giovanna Gargioni di Borghetto Lodigiano, Francesco Morosini di Tavazzano con Villavesco, Severino Serafini di Massalengo, Claudio Bariselli di Marudo, Carlo Alberto Rizzi di Crespiatica, Veronica Piazzoli di Cornovecchio con le amministrazioni comunali di Maleo e Villanova del Sillaro e, per il milanese, dal sindaco di San Colombano al Lambro Giovanni Cesari. Si legge, ancora, nella nota congiunta: "Nessun sindaco italiano tanto meno quelli del Lodigiano, e in generale della Lombardia, merita un atteggiamento simile".

Ferrara
"Il governo è come Ponzio Pilato: scarica i problemi sui Comuni. Annuncia soldi che non ci sono e che non si sa quando e come arriveranno. Non c'è chiarezza per le fasce più deboli né per le potenziali nuove povertà. Noi amministratori faremo il nostro dovere come sempre, ma non siamo carne da macello. Da Palazzo Chigi è arrivato lo spot e nessun documento ufficiale: una brutta abitudine che si ripresenta". Lo dice in una nota il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri (Lega), vicepresidente Anci dell'Emilia-Romagna.

Napoli
"Avevamo chiesto risorse per garantire beni di prima necessità alla nostra gente e Conte ha accolto la nostra richiesta". Lo scrive su Twitter il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commentando l'annuncio da parte del premier Conte di un fondo di solidarietà nazionale che coinvolgerà direttamente i Comuni. "Orgogliosi di aver già previsto il fondo di solidarietà comunale e istituito il banco di mutuo soccorso - aggiunge De Magistris - adesso reddito di quarantena! Napoli in prima linea".

Sindaci Lega Sicilia
"Una colossale presa in giro nei confronti dei comuni e dei nostri concittadini più in difficoltà". Così in una nota congiunta i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali della Lega in Sicilia. "Siamo davanti ad una vergognosa elemosina fatta con i soldi dei comuni. I 4,3 miliardi annunciati sono solamente un anticipo di trasferimenti a valere sul fondo di solidarietà, si tratta dunque di risorse dovute e già iscritte nei bilanci di previsione delle nostre amministrazioni. Le nuove risorse invece sarebbero appena 400 milioni che andrebbero ripartiti per quasi ottomila comuni, una goccia in un incendio".

Lecce
"Garantire una procedura che fa arrivare i soldi sul conto corrente o cash a casa non è cosa semplice. Mi rendo conto che servono subito ma i soldi pubblici, per essere destinati a chi ne fa richiesta, hanno bisogno di un minimo di procedimento per evitare anche che ci siano errori, sovrapposizioni, distorsioni e che qualcuno prenda tutto perché è più furbo e svelto e magari altri non ricevano nulla". Lo dice il sindaco di Lecce Carlo Salvemini. "L'annuncio aumenterà le richieste di intervento: noi dobbiamo essere capaci di affrontarle e gestirle e di garantire in tempi brevissimi una procedura che consenta alle famiglie che oggi bussano di poter ricevere nelle prossime 48/72 ore un buono spesa da utilizzare nei negozi convenzionati della nostra città".
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