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Coronavirus

Scuola, "La ripresa a febbraio era quello che volevamo"

Vaccini, De Luca: "Stop alle manfrine o chiederemo di invalidare il piano"

"Intendiamo completare la vaccinazione di tutta la popolazione campana entro il 2021", ha detto il governatore nel corso di una diretta Facebook

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"Nessuno mi dica che stiamo rispettando criteri oggettivi, abbiamo assistito al mercato nero dei vaccini. Lo abbiamo denunciato e chiesto un riequilibrio che ancora non è avvenuto".  Così il governatore della Campania,Vincenzo De Luca, in diretta Facebook.

"Stiamo discutendo con Arcuri su come garantire la copertura dei richiami - ha aggiunto - qualcuno ha detto che la Campania non ha accumulato scorte, è una idiozia. E' arrivato il tempo di smetterla con le manfrine, arriveremo a chiedere l'invalidazione del piano di distribuzione, mi auguro che prevalga il buon senso e la correttezza da parte di tutti".

Vaccino a 4,6 milioni di campani vaccinati entro il 2021
"Intendiamo completare la vaccinazione di tutta la popolazione campana entro il 2021", ha annunciato il governatore della Campania Vincenzo De Luca. "Stiamo lavorando in queste ore per attrezzare dal mese di marzo, per quando comincerà la vaccinazione di massa per tutti i cittadini, 140 o 150 punti di somministrazione. Lo scopo - ha spiegato - è di arrivare a vaccinare 4,6 milioni di cittadini. Serve una operazione di carattere militare se vogliamo arrivare all'obiettivo". De Luca ha chiesto di avere "9 milioni di dosi entro l'estate", annunciando che bisognerà somministrare "tra i 55mila e i 60mila vaccini al giorno. È uno sforzo gigantesco, ma non abbiamo alternative". Entro fine gennaio o inizio febbraio "completiamo la somministrazione della seconda dosi, se abbiamo i vaccini che ci mancano. Poi, da inizio febbraio, in Italia dovrebbe iniziare la distribuzione dei vaccini in base alla popolazione residente".   

Scola, sentenza Tar? Ripresa a febbraio era quello che volevamo
"Il 25 dovrebbero riaprire le scuole  primarie, come avevamo previsto, lasciando sempre un margine di  discrezionalità alle amministrazioni comunali e subordinando sempre  tutto alle condizioni sanitarie vere. Poi, dice la sentenza del Tar,  dal 1° febbraio cominciamo le attività delle secondarie inferiori e  superiori. Era esattamente quello che volevamo ottenere", ha detto  il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook.  "Sulle scuole - ha aggiunto De Luca - avevamo un obiettivo che già  avevo detto. Mentre la valorosa ministra Azzolina continuava a  ripetere 'apriremo tutte le scuole il 7 gennaio', la Campania insieme  con la stragrande maggioranza delle Regioni ha preso un'altra  decisione, cioè: riapriamo le scuole sulla base di una valutazione  dello stato dell'epidemia e dunque delle condizioni di sicurezza da  garantire per gli alunni, il personale scolastico e le famiglie.  Avevamo l'obiettivo di scavallare il mese di gennaio per verificare se l'epidemia, a 2-3 settimane dal periodo festivo di Natale e di  Capodanno, riprendeva o si manteneva in proporzioni controllabili. Non c'era malvagità quando avevamo deciso di prenderci il mese di gennaio, siamo arrivati a raggiungere il nostro obiettivo. Nel frattempo abbiamo lavorato per potenziare il trasporto e abbiamo da questo punto di vista una situazione buona, poi dobbiamo ragionare sugli orari ma questa è responsabilità anche dei dirigenti scolastici".

Dibattito al Senato, la riforma più urgente è la riapertura dei manicomi
"Abbiamo assistito ad uno spettacolo nel dibattito al senato che ha riguardato la fiducia al Governo. Se noi volessimo ragionare su quanto visto saremmo obbligati a cadere in depressione nera. Si conferma quello che ripeto da tempo e cioè che la riforma più urgente è quella della riapertura dei manicomi", ha detto il governatore della Campania,Vincenzo De Luca, in diretta Facebook.  Per De Luca il termine di paragone "non può essere quello con le grandi democrazie ma con i circhi equestri, il Cirque du soleil. Ecco, se ci confrontiamo con il Cirque du soleil siamo largamente vincitori". , ha aggiunto il governatore della Campania. "Abbiamo visto saltimbanchi, acrobati, due giovanotti che erano andati a farsi un giro per Roma e tornati a votare dopo che erano scaduti i termini - ha aggiunto - la Casellati prima ha dichiarato chiuse le votazioni, poi socchiuse, poi riaperte,uno spettacolo meraviglioso". 

Comunque vada la crisi, finirà male
"Comunque vada la crisi, finirà male: sia che andiamo a elezioni sia che si trascini questo lungo calvario. Sul piano dell'efficienza avremo un danno enorme". Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook del venerdì. "Siamo un Paese che, finché non va a sbattere con la testa contro il muro, non ritrova il senso di responsabilità, l'equilibrio, l'unità nazionale e anche i livelli indispensabili di efficienza. L'Italia andrà avanti per i fatti suoi finché non ci faremo male. Allora ritroveremo il senso di responsabilità necessario", ha concluso De Luca
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