MONDO
Corte europea
Polonia. Corte Costituzionale respinge pronuncia Ue "non in linea con costituzione Varsavia"
È quanto ha deciso la Corte di giustizia dell'Ue pronunciandosi sul ricorso della Commissione europea contro la riforma di Varsavia che modifica la legge sull'organizzazione dei tribunali ordinari, la legge sulla Corte suprema e alcune altre leggi.
"Gli argomenti di fatto e di diritto addotti dalla Commissione giustificano la concessione delle misure provvisorie richieste", hanno ribadito i giudici della Corte Ue. Ritenendo che le vigenti disposizioni nazionali violino il diritto dell'Unione, la Commissione, ha proposto - il primo aprile scorso - ricorso per inadempimento dinanzi alla Corte di giustizia. I
n particolare, secondo la Commissione, la legge di modifica vieta a qualsiasi giudice nazionale di verificare il rispetto dei requisiti dell'Unione per un tribunale indipendente e imparziale istituito preventivamente.
Inoltre, entrambe le disposizioni che stabiliscono la competenza esclusiva dell'Izba Kontroli Nadzwyczajnej i Spraw Publicznych (camera di controllo straordinario e affari pubblici) sarebbero contrarie al diritto dell'Ue di esaminare denunce e questioni di diritto relative alla mancanza di indipendenza di un giudice.
Con l'ordinanza odierna, il vicepresidente del Tribunale Ue, Rosario Silva de Lapuerta, accoglie tutte le richieste della Commissione fino alla pronuncia della sentenza definitiva.In primo luogo, sottolinea che non si può, a prima vista, escludere che la normativa polacca impugnata dalla Commissione nell'ambito del ricorso violi sostanzialmente i requisiti derivanti dal diritto dell'Unione.
Di conseguenza, gli argomenti addotti dalla Commissione appaiono, a prima vista, non privi di serio fondamento.