Coronavirus
Il contrasto alla pandemia
Covid, fonti Cts: servono misure più dure con scuole chiuse
Il Comitato: non è stato suggerito lockdown al governo
D'altronde, i dati aggiornati del monitoraggio settimanale ieri parlavano chiaro: la situazione epidemiologica segna un peggioramento, l'Rt è in salita e si fissa a 1,06. E si tratta di dati in 'ritardo' di 15 giorni. Forse troppo vecchi, secondo gli esperti che fanno appello a una revisione del sistema.
Per il Cts, dunque, la ricetta migliore sarebbe quella 'alla Ricciardi': il lockdown estremo. Alla stregua di quello di marzo. Ma c'è chi, fuori dal Comitato tecnico scientifico, sostiene che si tratti di una medicina che salva dalla malattia ma uccide il paziente. E allora bisogna ricorrere a un'altra soluzione. Quella, appunto, della zona rossa automatica al superamento della soglia.
Non solo. Alla luce dell'attuale diffusione del contagio, lo stesso Cts, che molto si è speso nei mesi scorsi per mantenere la scuola aperta, avrebbe rilevato che ad oggi sospendere le lezioni in presenza è l'unica strada possibile. Questo perché poco o nulla sarebbe stato fatto in questi mesi in termini di tracciabilità e di identificazione dei cluster scolastici. Ma chiudere la scuola ha un senso solo se si sospendono anche le altre attività. Impedire ai ragazzi di frequentare le lezioni ma permettere loro di ritrovarsi nei centri commerciali, o nei luoghi della movida, significa non aver compreso la gravità della situazione.
Comitato: non è stato suggerito lockdown al governo
"Grande preoccupazione" per l'evoluzione della pandemia, che richiede l'"innalzamento delle misure su tutto il territorio nazionale" e la "riduzione delle interazioni fisiche e della mobilità". E' quanto ha messo a verbale il Comitato tecnico scientifico nella riunione di ieri al termine della quale, sottolineano fonti del Cts, "non è stato suggerito al governo alcun lockdown".