Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/covid-vaccino-astrazeneca-oxford-mostra-efficacia-70-per-cento-bee74583-07e4-4d56-99d5-e70919d0a024.html | rainews/live/ | true
Coronavirus

Con ok autorità regolatorie primi vaccini possibili a dicembre

Covid. AstraZeneca-Oxford, efficacia vaccino al 90% con regime ottimale

"Entro la fine del 2020 saranno disponibili a livello mondiale circa 200 milioni di dosi del candidato vaccino sviluppato dall'università di Oxford, la cui produzione raggiungerà 700 milioni di dosi già entro il prossimo marzo" ha detto nel corso d'una video-conferenza Pam Cheng, vicepresidente del colosso farmaceutico AstraZeneca, partner dell'ateneo britannico assieme all'Irbm di Pomezia

Condividi
AstraZeneca ha annunciato che il suo vaccino per il nuovo coronavirus, sviluppato insieme all'Università di Oxford, ha mostrato un'efficacia media del 70% nella protezione contro il virus in due segmenti di studio. Alti livelli di rispondenza, ha detto sono giunti dalle analisi in Gran Bretagna e Brasile e non ci sono stati casi di malattie importanti o ospedalizzazione nei partecipanti al test che hanno ricevuto il vaccino.

I risultati del vaccino Covid-19 sviluppato dall'Università di Oxford e AstraZeneca con l'Irbm di Pomezia, che mostra in media un'efficacia del 70%, combinano i dati di due  diversi dosaggi: un regime, somministrato a circa 2.700 persone, ha mostrato un'efficacia del 90%, mentre un altro, somministrato a quasi 9.000 persone, ha mostrato un'efficacia  del 62 per cento. I migliori risultati sono stati ottenuti inoculando ai volontari una sola dose vaccino, prima di utilizzare una dose completa un mese dopo.

I risultati si confrontano con i dati di Moderna, che ha affermato che il suo vaccino ha impedito al 94,5% dei partecipanti allo studio di ammalarsi, secondo i primi dati. Pfizer, che  sta lavorando con il partner tedesco BioNTech, ha detto che il suo vaccino ha prevenuto il 95% delle infezioni sintomatiche. Astrazeneca  ha precisato che non ci sono stati  eventi avversi gravi per la salute e il vaccino è stato ben tollerato in entrambi i gruppi di dosaggio. Non ci sono stati casi gravi di Covid-19 nello studio e nessun partecipante  è stato ricoverato in ospedale.

I ricercatori di Oxford, che in circa dieci messi hanno eseguito il normale processo decennale di sviluppo di un vaccino, hanno sottolineato che ci sono dati che suggeriscono che il perfezionamento della dose potrebbe aumentare la protezione fino al 90%. "L'annuncio di oggi ci fa compiere un altro passo in avanti verso il momento in cui potremo usare i vaccini per porre fine alla devastazione causata dal virus'', ha detto Sarah Gilbert, docente di vaccinologia della Oxoford University.


AstraZeneca sta lavorando per ottenere una capacità di produzione fino a 3 miliardi di dosi di vaccino nel 2021 a rotazione, se rotativa, in attesa dell'approvazione normativa. Il vaccino, si legge ancora nella nota della società, può essere conservato, trasportato e manipolato in normali condizioni di refrigerazione (2-8 gradi Celsius/3646 gradi Fahrenheit) per almeno sei mesi e somministrato all'interno delle strutture sanitarie esistenti.

I volontari che hanno partecipato alla campagna di test clinici sono oltre 23 mila, dai 18 anni in su provenienti da diversi gruppi razziali e geografici sani o in condizioni mediche di base stabili. Sono in corso studi anche negli Stati Uniti, Giappone, Russia, Sudafrica, Kenya e America latina, e ne sono stati pianificati ulteriori in altri Paesi europei e asiatici. In tutto, la società prevede di fare test  globalmente su 60 mila volontari. 

"Prime vaccinazioni possibili  a dicembre"
Si potrebbe iniziare a iniettare a dicembre il vaccino anti-Covid messo a punto dall'Università di Oxford e AstraZeneca, se ci fosse l'ok delle autorità regolatorie. Lo ha sottolineato il vice presidente esecutivo di AstraZeneca, Mene Pangalos, nel corso di un'intervista al programma 'Today'.

"Se le autorità regolatorie dovessero ritenere il vaccino sia sicuro che efficace - e spero lo facciano - dovremmo essere in grado di iniziare a immunizzare le persone a dicembre", ha dichiarato Pangalos, sottolineando che "uno dei vantaggi reali di questo vaccino è il fatto che possiamo produrlo su larga scala. È un vaccino relativamente facile da distribuire in tutto il mondo".

Entro fine 2020 saranno disponibili a livello mondiale circa 200 milioni di dosi del vaccino
Entro la fine del 2020 saranno disponibili a livello mondiale circa 200 milioni di dosi del candidato vaccino sviluppato dall'università di Oxford, la cui produzione raggiungerà 700  milioni di dosi già entro il prossimo marzo. Lo ha detto nel corso d'una video-conferenza Pam Cheng, vicepresidente del colosso farmaceutico AstraZeneca, partner dell'ateneo  britannico assieme all'Irbm di Pomezia, spiegando, con il ceo Pascal Soriot che, attraverso una rete di 20 centri di produzione sparsi nel mondo, sarà possibile sfornare nel  2021 da 100 a 200 milioni di dosi al mese per il mercato internazionale. Il Regno Unito ha già prenotato 20 milioni di dosi del prototipo di Oxford per fine anno, e altre 70  milioni entro la primavera.

Oms: risultati del vaccino incoraggianti
I risultati del vaccino Astrazeneca sono "incoraggianti". Lo ha detto il capo ricercatore dell'Oms, Soumya Swaminathan, in una dichiarazione alla Reuters sottolineando che l'agenzia dell'Onu "non vede l'ora di esaminare questi dati come gli altri dati delle ultime settimane". L'Oms apprezza in particolare, ha detto ancora Swaminathan, "il fatto che Astrazeneneca ha creato un vaccino abbordabile e facile da conservare, cosa buona per paesi e popolazioni in tutto il mondo". 

Johnson: "Notizia incredibilmente esaltante"
"Notizia incredibilmente esaltante sul fatto che il vaccino Oxford si sia rivelato così efficace nelle  sperimentazioni. Ci sono ancora controlli ulteriori da fare, ma questi sono risultati fantastici". Così il premier britannico, Boris Johnson, commentando su Twitter i risultati sull'efficacia del vaccino  sviluppato da AstraZeneca con l'Universita di Oxford. "Ben fatto ai nostri brillanti scienziati  dell'università di Oxford e di AstraZeneca, e a tutti i volontari nelle sperimentazioni", ha aggiunto  Johnson.

Hancock: "Notizie incoraggianti da vaccino Oxford/AstraZeneca"
''Notizie molto incoraggianti sul vaccino Oxford/AstraZeneca. Non ci siamo ancora, ma si stanno facendo buoni progressi''. Così il ministro della Sanità britannico Matt Hancock ha accolto su Twitter la notizia data da AstraZeneca sul fatto che il vaccino che sta sviluppando con l'Università di Oxford è risultato efficace al 70 per cento dopo due segmenti di studio. ''Sono molto, molto soddisfatto di questa notizia'', ha dichiarato Hancock alla Bbc. 
Condividi