La crisi in Ucraina: dai bancomat poco più di 100 euro al giorno

03 marzo 2014Mentre la crisi Ucraina precipita fino a sfiorare la guerra, le banche mostrano gli effetti più preoccupanti per i cittadini: i bancomat erogano non più di un centinaio di euro al giorno. Oggi; domani non si sa. 

Prelievi contingentati: 112 euro se sei cliente, 37 per gli altri
Agli sportelli bancomat i prelievi sono contingentati in tutte le filiali di Unicredit Bank, controllata di Unicredit: disponibili al massimo 37 euro al giorno per i non clienti, 112 per i clienti. E' una delle banche principali del Paese, con 435 sportelli e la recente acquisizione di una banca locale, la Ukrsotsbank. La decisione - "temporanea", assicura l'istituto - preoccupa, soprattutto perchè segue l'esempio di altre banche ucraine. E molto, se sommata al fatto che gli stipendi e le pensioni sono in ritardo. In Crimea, la situazione peggiora sul piano economico come su quello militare: a Simferopoli, la capitale, Unicredit ha chiuso tutto; orari molto ridotti nel resto della regione autonoma. 

Alle stelle il prezzo del grano, rischio impennata prezzo del pane
Sul lungo periodo, invece, è il prezzo del grano a gettare un'ombra sul futuro. Kiev è considerata il granaio d'Europa: nel 2013 ha prodotto 63 milioni di tonnellate, quasi il 40 percento in più rispetto all'anno precedente. e ppure, noostante l'aumento di produzione, i prezzi sono alle stelle e hanno ragginto le quotazioni massime dall'inizio dell'anno. Prima ci saranno ripercussioni sul prezzo della farina, poi del pane, e infine sui mangimi per animali. Ma nelle prossime settimane, secondo un'analisi della Coldiretti: l'assetto da guerra della flotta sul Mar Nero minaccia di rallentare o bloccare le spedizioni via mare. 

Le imprese italiane in Ucraina
Uno scenario, quello della crisi in Ucraina, che può mettere a rischio il futuro delle imprese italiane: circa 160 -  secondo l'Ufficio studi Ice di Kiev: metà con stabilimenti sul territorio - il 40% a Kiev - e metà con una rappresentanza commerciale. Ad attrarre quasi tutti gli investimenti è il settore finanziario, che arriva all'84%. Seguono la costruzione di macchine e l'industria leggere. Il gruppo Finmeccanica ha interessi nel settore spaziale, delle comunicazioni e della sicurezza. Si inseriscono in questo quadro alcuni contratti di Selex nel settore del controllo aereo e radaristico.