FIFA 2014
Panchina scottante
Il dopo Prandelli. Allegri e Mancini in pole. Parte il toto-ct. Chi prenderà in mano gli Azzurri?
Proibitivi gli ingaggi di Ancelotti e Conte, poco praticabile la pista che porta a uno straniero. La Federazione orfana di Abete dovrà entro un mese scegliere il prossimo allenatore. Guarda la fotogallery
Massimiliano Allegri (46 anni)
È l’allenatore dell’ultimo scudetto milanista, nel 2011, protagonista poi di altre tre stagioni tormentate. Un secondo e un terzo posto, ma uno spogliatoio spaccato, diversi campioni scontenti e alcuni errori di valutazione, come ad esempio il giudizio su Pirlo che considerava arrivato al termine della carriera, dando il via libera alla cessione alla Juventus. Prima di approdare a Milanello ha fatto vedere del bel calcio a Cagliari, vincendo anche il premio di miglior allenatore d’Italia. Non ha mai fatto mistero di sognare l’azzurro. Dopo l’esonero dal Milan è rimasto alla finestra in attesa di qualche chiamata prestigiosa.
Francesco Guidolin (58 anni)
Appassionato di ciclismo, sport che pratica a livelli dilettantistici, è il tecnico che ha portato una filosofia di calcio umile ed efficiente ovunque è andato. Non ha mai avuta l’occasione di una grande squadra, ma se l’è costruita da solo: ha vinto una coppa Italia con il Vicenza, che ha portato fino alla semifinale di Coppa delle Coppe, e con l’Udinese è riuscito a mantenere i friulani, a parte l’ultima stagione, ad altissimi livelli: un quarto, un terzo e un quinto posto, con due qualificazioni in Champions League. Poche settimane fa, a fine campionato, la famiglia Pozzo lo ha nominato supervisore tecnico delle loro squadre, promuovendolo a un ruolo dietro la scrivania e affidando la panchina dei bianconeri ad Andrea Stramaccioni.
Roberto Mancini (49 anni)
Uno dei fantasisti più talentuosi che il calcio italiano abbia espresso fra gli anni 80 e 90, è poi diventato un allenatore vincente. Carattere spigoloso, polemico e poco amato dalle tifoserie avversarie, il Mancio è colui che ha portato l’Inter di Massimo Moratti alla riconquista dello scudetto. Complice Calciopoli, i nerazzurri con lui hanno conquistato tre titoli consecutivi, prima di lasciare la panchina a Josè Mourinho. Poi l’esperienza inglese, con la Premier League vinta con il Manchester City. Resta celebre un clamoroso litigio con Mario Balotelli durante gli allenamenti in Inghilterra immortalato dai fotografi. Quest’anno ha rilevato la panchina dei turchi del Galatasaray, arrivando secondo in campionato. Ha rescisso il contratto a fine torneo. È senza squadra e con un palmares decisamente adatto alla Nazionale.
Luciano Spalletti (55 anni)
Votato a schemi di gioco offensivi, la sua carriera da allenatore ha trovato una svolta sulla panchina della Roma, dove arrivò al termine di una stagione drammatica per i giallorossi (quattro allenatori in un solo campionato). Nella Capitale ha collezionato un quinto posto, poi due secondi posti alle spalle dell’Inter, infine un sesto posto prima del divorzio. Ha portato la squadra a sfiorare il titolo. Trasferitosi in Russia a suon di milioni allo Zenit San Pietroburgo, ha conquistato due campionati nazionali, anche se ha fallito l’obiettivo della dirigenza di conquistare la Champions League. Anche lui dopo l’ultimo esonero è senza squadra.
Alberto Zaccheroni (61 anni)
“Zac” è stato il protagonista di un grande periodo all’Udinese, dove coniò il suo tipico stile di gioco 3-4-3 con il suo pupillo Bierhoff ariete d’attacco. Il bel gioco e lo storico terzo posto conquistato a Udine gli fecero guadagnare la fiducia di Berlusconi e Galliani che gli affidarono il compito di ricostruire il Milan del dopo-Capello. E il mister romagnolo non deluse: scudetto al primo anno, con una squadra rivoluzionata e piena di giovani promesse. Poi, due stagioni meno esaltanti senza grandi vittorie e un esonero da parte del Cavaliere in diretta televisiva dopo una precoce eliminazione dalla Champions. Dopo i rossoneri Zaccheroni ha attraversato un po’ di anni difficili, rilevando in corsa Lazio, Inter e Juventus in periodi di crisi e non venendo mai confermato per il secondo anno. Ma è da quando è diventato ct del Giappone che ha vissuto una seconda giovinezza: vincitore della Coppa d’Asia nel 2011, ha guidato la sua squadra a fare bella figura in Confederations Cup. Ha annunciato che lascerà Tokyo alla fine dei Mondiali brasiliani.