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POLITICA

Berlusconi: al voto subito, ma bisogna capire con quale legge elettorale

Referendum. Salvini: voto subito, altrimenti ci arrabbiamo

Dello stesso avviso Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia che dalla sua pagina Facebook posta: "Presenteremo noi una proposta di legge elettorale per Camera e Senato, ma si torni subito a votare"

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Un possibile rinvio del voto e un governo "istituzionale, ma largo" prospettato dal premier dimissionario Matteo Renzi, stando ai suoi fedelissimi, sta sollevando aspre polemiche nelle fila del centrodestra. Duro il commento del leader della Lega, Matteo Salvini che twitta: "Non ci pensino neanche, la Lega è pronta a chiamare i cittadini in piazza! #votosubito, altrimenti ci arrabbiamo. 



Salvini nel corso di un intervento tv ieri sera aveva anticipato che già a partire da gennaio "chiameremo gli italiani in piazza per le primarie". E su un possibile coinvolgimento del Cavaliere - che in più occasioni ha ribadito il suo 'no' alle primarie - ha detto: "credo che alla fine ci sarà, io di sicuro cii sarò e ci metterò la faccia".

Su un possibile asse con i grillini, inoltre il leader della Lega spiega: "M5S vuole dialogare con la Lega? "Se qualcuno ha una mezza idea di fare questo alzi il telefono e lo proponga visto che io più volte nei mesi passati ho chiesto un confronto sui temi come Europa, tasse, immigrazione e non è mai arrivata una risposta. Ci sono punti su cui andiamo d'accordo e punti come l'immigrazione e la sicurezza che ci divono pesantemente a livello nazionale". I programmi politici "sono diversi" quindi non è possibile un'alleanza con il Movimento cinque stelle ma è possibile,
ragiona Salvini, un dialogo su alcuni punti specifici.

Dello stesso avviso Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia che dalla sua pagina Facebbok posta: "Presenteremo noi una proposta di legge elettorale per Camera e Senato, ma si torni subito a votare".



 "L'Italia è paralizzata dalla cialtronaggine del duo comico Renzi-Alfano che ci governa. Questi due geni che abbiamo come premier e ministro dell'Interno non hanno preso in considerazione l'ipotesi che al referendum potesse vincere il no - scrive Meloni - Così oggi l'Italia si ritrova senza legge elettorale al Senato e con una legge elettorale da riscrivere alla Camera. Eppure la possibilità che gli italiani bocciassero la pessima riforma costituzionale non era così remota e non è stato proprio come assistere a una imprevedibile invasione aliena. Ma niente, il Governo ora alza le braccia al cielo, scuote la testa e dice: "E ora come si fa? E' un bel guaio, non abbiamo una legge per andare a votare". Mi vengono i brividi a pensare a tutte le altre cose che il Governo non ha previsto e non ha preso in considerazione.

Silvio Berlusconi intanto dopo il pranzo ad Arcore di ieri con i vertici di Forza Italia si è detto pronto ad andare al voto, anche subito, ma bisogna capire con quale legge elettorale.  Di certo, "con l'Italicum consegniamo l'Italia a Grillo", è stato il coro unanime dei presenti. Siamo pronti a votare anche domani mattina alle 8, ma vogliamo sapere luogo e arma del duello, sarebbe stata la battuta di Maurizio Gasparri, uno dei più convinti sostenitori della necessità di modificare l'attuale legge elettorale prima di interrompere la legislatura.

Intanto questa mattina via twitter, Elio Vito "Forza Italia" sostiene che sarebbe corretto andare al voto subito dopo il pronunciamento della Corte Europea sul futuro del Cavaliere. Un atto di correttezza - spiega - verso milioni di elettori.

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