MONDO
Dopo la distensione USA-Cuba
Cuba: arrestato il marito della blogger Yoani Sanchez, rilasciato poche ore dopo
Sono circa 12 le persone arrestate dalla polizia cubana tra dissidenti, giornalisti e attivisti. A La Havana si stava per tenere una manifestazione politica non autorizzata e il governo ha deciso di sedarla sul nascere. Immediata la condanna del Dipartimento di Stato USA
L'arresto del marito di Yoani Sanchez
Poco dopo si è scoperto che la polizia cubana aveva arrestato diversi dissidenti (si pensa 12), tra cui Reinaldo Escobar - direttore del sito di informazione contro il governo 14ymedio e marito della famosissima blogger Yoani Sanchez - e Eliecer Avila, leader del movimento di opposizione Somos Mas (Siamo di più). A farlo sapere al mondo, con un tweet, è stata la blogger cubana, che ha scritto: "Una volante della polizia sta portando via in manette mio marito ed Eliecer Avila".
#Cuba Se llevan a mi esposo @rescobarcasas y a @eliecer_cuba en una patrulla policial esposados
— Yoani Sánchez (@yoanisanchez) December 30, 2014
Il rilascio di Escobar
Cuba aveva definito l'evento organizzato da Tania Bruguera "una provocazione politica" e poco dopo si è venuto a sapere che alcuni dissidenti erano stati arrestati. La prassi è stata quella consueta: alcuni, tra cui Escobar, sono stati rilasciati dopo essere stati trattenuti e interrogati per qualche ora. Anche qui, a dirlo è sempre Yoani Sanchez con un tweet:
#Cuba Reinaldo @rescobarcasas regresa a casa y en estación policial de Acosta estaba Tania Bruguera #YoTambienExijo
— Yoani Sánchez (@yoanisanchez) December 31, 2014
La condanna degli Stati Uniti
Dopo che il 17 dicembre Cuba e gli Stati Uniti hanno ristabilito le relazioni diplomatiche gli arresti scuotono l'amministrazione Obama. E il Dipartimento di Stato ha condannato il gesto mentre dalle opposizioni di Obama arriva ancora più forte la richiesta di non concedere nulla a Cuba finchè continuerà a reprimere i partiti dissidenti e a controllare i mezzi di informazione con la forza. In prima linea c'è ovviamente Marco Rubio, il senatore cubano-americano che potrebbe correre alle presidenziali 2016: gli oppositori del regime, ha detto, potrebbero boicottare le relazioni tra i due Paesi.