Coronavirus
Scuola e pandemia
Il governo mette la fiducia su dl scuola
Il voto avrà inizio domani alle 16,15
E' stato iI ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, a porre la questione di fiducia.
La riunione dei capigruppo della Camera ha stabilito che domani alle 14.45 ci saranno le dichiarazioni di voto sulla fiducia. Alle 16.15 la votazione per appello nominale, seguono alle 20-24 i pareri del Governo sugli ordini del giorno, illustrazione odg e votazioni odg. Il termine per la presentazione degli ordini del giorno è fissato per domani alle 10. Venerdì alle 9 le votazioni finali.
Il decreto n.22 dell’8 aprile 2020, già approvato e modificato al Senato, dovrebbe essere convertito in legge entro il prossimo 7 giugno: riguarda il mondo scuola nell'emergenza coronavirus, e cioè oltre alla conclusione dell’anno scolastico in corso, anche l’avvio del prossimo, i docenti precari e il concorso straordinario. Su quest'ultimo punto le critiche più forti ad Azzolina da parte dell'opposizione e dei sindacati che hanno annunciato uno sciopero.
Dopo l'intervento del ministro D'Incà, ha preso la parola per protestare Simone Baldelli, di Fi: "Con questa sono 18 fiducie in 9 mesi, e forse oggi al Senato ne verrà posta un'altra: siete in una media spettacolare e ho l'impressione che a giugno la media aumenterà".
Intanto, arriva una dichiarazione importante per il settore da parte del premier Giuseppe Conte: "A settembre si tornerà alla didattica in presenza, si tornerà alla normalità ", ha detto rispondendo ad una domanda nella conferenza stampa di oggi dedicata alla fine della Fase 2. "Nel decreto sarà introdotto un importante emendamento che consentirà ai sindaci delle città di operare su interventi di edilizia scolastica, ci sono le risorse finanziarie. Anci con cui ci siamo confrontati ci darà una mano", ha aggiunto il premier.
La fiducia è stata posta subito dopo che l'Aula aveva respinto le questioni pregiudiziali presentate dal centrodestra con 146 voti a favore e 267 contrari. Le opposizioni hanno, inoltre, protestato in merito all'assenza della ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina durante la discussione.
L'assenza è stata aspramente condannata dalla deputata di Fdi Paola Frassinetti, vicepresidente della commissione Cultura della Camera e responsabile Istruzione ed Ella Bucalo, vice responsabile con delega alla scuola:
“All’inizio dell’esame del decreto sulla scuola ci saremmo aspettati la presenza del ministro Azzolina in Aula alla Camera e invece notiamo che il ministro dell’Istruzione è puntuale nel fare annunci su Facebook ma disdegna il confronto in parlamento.”
Dai banchi di Forza Italia la deputata Matilde Siracusano durante la discussione delle pregiudiziali ha detto : “questo decreto presenta numerosi rilievi di incostituzionalità, secondo Forza Italia il provvedimento non deve essere convertito in legge. Il diritto allo studio è stato compresso, in modo grave, durante il lockdown. E lo avete fatto, ministro Azzolina, in modo unilaterale, con Dpcm e con ordinanze ministeriali, mettendo in soffitta la democrazia e le Camere”. “Le ordinanze ministeriali sono state emanate prima del 18 maggio - data ultima che era stata indicata come spartiacque per una decisione definitiva sulla possibile riapertura o meno delle scuole - senza alcun confronto con il Parlamento.
La didattica a distanza ha lasciato per strada tanti, troppo ragazzi: sono stati creati studenti di serie A e studenti di serie B. Il governo è entrato a gamba tesa su alcune prerogative delle Regioni, come ad esempio le decisioni sul calendario dell’anno scolastico: così si rischia un cortocircuito istituzionale, causato da Palazzo Chigi. Il governo ha completamente abbandonato le scuole paritarie, condannando alla chiusura tante realtà e negando la libertà di scelta educativa a tante famiglie", ha concluso Siracusano.
"Mi aspetto si acceleri sulla scuola, la grande assente in questi mesi e la scuola. Tutta Europa ha già riaperto. Siamo circondati da paesi con i bimbi in classe", ha detto Matteo Salvini ospite de 'La vita in diretta' su Raiuno.
Ma dal Ministero di Viale Trastevere assicurano: "Polemiche senza fondamento. La ministra sarà in Aula per le pregiudiziali di costituzionalità, come già previsto", fanno sapere fonti del ministero dell'Istruzione che aggiungono: "Ai lavori di questa mattina il governo era comunque presente, ha partecipato il vice ministro Ascani".
Intanto, Azzolina ha convocato per domani un tavolo sulla Scuola al quale parteciperà anche il premier Conte.