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POLITICA

"Finito il tempo delle tasse da aumentare"

Def, c'è un tesoretto da 1,6 miliardi. Renzi: "Decideremo come usarli nelle prossime settimane"

Il Consiglio dei ministri approva il Documento di economia e finanza. Spuntano risorse aggiuntive per lo scarto tra l’andamento del deficit tendenziale e quello programmatico nel 2015. Il premier: "Non è questa la sede per stabilire come impiegare la somma". Infrastrutture strategiche, individuate 25 opere da 70 miliardi

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi
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Roma Il Consiglio dei ministri ha approvato il Def, il Documento di economia e finanza. È confermata la presenza di un tesoretto, che ammonta a 1,6 miliardi di euro. "Non ci sono nuove tasse", ha sottolineato il premier Matteo Renzi, che non ha però fornito informazioni su come sarà utilizzata la somma aggiuntiva a disposizione.

Pil e infrastrutture
Il Def, si legge in una nota di Palazzo Chigi, "disegna un netto cambiamento di marcia nella situazione economica e finanziaria del Paese con il prodotto interno lordo che nel 2015 diventa positivo (+0,7%) dopo tre anni di recessione e imposta una politica economica a supporto di una crescita più sostenuta nel triennio successivo". Nell'allegato infrastrutture vengono identificate 25 opere prioritarie, per un costo totale di 70,9 miliardi di euro e coperture finanziarie pari a 48 miliardi di euro. Il documento rileva che dei 41 miliardi di risorse pubbliche disponibili, 31 sono dedicati alla mobilità ferroviaria e cittadina.

Tesoretto, Renzi: "Decisione nelle prossime settimane"
Il tesoretto deriva dallo scarto tra l’andamento del deficit tendenziale (2,5% del Pil) e quello programmatico nel 2015 (che resta fissato al 2,6%). Il presidente del Consiglio, al termine della riunione del Cdm, ha spiegato: "Decideremo come usarli nelle prossime settimane, non è questa la sede per stabilire come impiegarli". Poi ha aggiunto che "non ci sono tasse nuove, è finito il tempo delle tasse da aumentare".

I soldi agli enti locali
Renzi ha anche affrontato il tema dei finanziamenti agli enti locali."Abbiamo incontrato le Regioni quindici giorni fa - ha dichiarato - Sergio Chiamparino è un amico e un ottimo presidente delle Regioni. Sta lavorando bene con Padoan e Lorenzin per trovare un punto di accordo sulle questioni della sanità, soprattutto. Non è normale che ci siano Regioni con sette province e 22 Asl. Per me è una esagerazione. Se, d'accordo con le Regioni, siamo in condizione di ridurre il numero delle poltrone dei supermanager, trovare costi standard, mi pare - ha aggiunto - che sia un fatto positivo". 

"Ai Comuni di soldi ne stiamo dando tanti"
Nei prossimi giorni, ha detto ancora, "continueranno ad esserci i tavoli. Ma vale quello che vale per i Comuni: il Def non aumenta i sacrifici delle Regioni e dei Comuni. Aver fatto passare questo messaggio è stato un errore di chi si è preoccupato. Se fossi un presidente di Regione mi preoccuperei del fatto di avere sette province e 22 Asl". "Ai Comuni di soldi ne stiamo dando tanti - ha aggiunto - Per le metropolitane, solo nelle grandi città, ci sono 11 miliardi di euro. Per risolvere il problema dell'attraversamento della città la mattina".

Riforma della Rai e Fisco 
Il premier ha anche parlato di altri temi caldi. Per quanto riguarda il disegno di legge di riforma della Rai, "sarà bollinato lunedì mattina e trasmesso al Parlamento", ha annunciato. Quanto al Fisco, "martedì 21 aprile Padoan porterà in cdm parte dei decreti fiscali, la seconda parte arriverà a giugno".

Le inchieste sulla corruzione
Sulle inchieste sulla corruzione nella politica, Renzi ha affermato che "le indagini vanno portate fino in fondo". "Chiedo ai magistrati di fare con libertà il loro lavoro - ha detto - sono felice quando l'indagine arriva a sentenza. Quando c'è la sentenza le istituzioni sono credibili". Chi dice che i politici "sono tutti uguali" per commentare i casi di corruzione "fa il gioco dei ladri", ha aggiunto. "Io preferisco i partiti finanziati da cene e feste che non da tutti i cittadini costretti a pagare i partiti pur essendoci stato un referendum che fu cancellato con un colpa di spugna. È corretto chiedere più trasparenza, ma bisogna avere il coraggio di dire che fare di tutta erba un fascio può servire a qualche trasmissione tv, ma la differenza è tra chi ruba e chi non ruba". 

Riunione aggiornata per rileggere il testo
La riunione del Cdm era stata inizialmente fissata per le 10 del mattino e poi è stata aggiornata in serata. Renzi ha spiegato l'esecutivo ha deciso di prendere tempo per rileggere il testo e "per fare un provvedimento il più trasparente possibile".

De Vincenti nuovo sottosegretario
La riunione della mattinata è servita per ufficializzare la nomina di Claudio De Vincenti come nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con funzione di segretario del Consiglio dei ministri. Sostituisce Graziano Delrio, che è diventato ministro delle Infrastrutture dopo l'addio di Maurizio Lupi.
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