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POLITICA

Question TIme alla Camera

Di Maio: "Hong Kong, legge sulla sicurezza ci preoccupa. Zaki, nostro ambasciatore molto attivo"

"Difendiamo il principio 'un paese due sistemi'", ha detto il ministro degli esteri a proposito dell'entrata in vigore della legge sulla sicurezza nazionale ad Hong Kong. E sulla vicenda di Patrick Zaki, Di Maio ha dichiarato che l'Italia continua a mantenere alta l'attenzione

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"Su Hong Kong l'Italia, assieme ai partner Ue e del G7, mantiene una posizione chiara e netta. Difendiamo il principio 'un Paese, due sistemi' e continuiamo ad esprimere grave preoccupazione per le conseguenze dell'entrata in vigore, il primo luglio scorso, della legge sulla sicurezza nazionale adottata dall'Assemblea Nazionale del Popolo", il parlamento cinese. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al Question time alla Camera. Di Maio ha aggiunto che "con gli altri Paesi dell'Ue seguiamo la vicenda con la massima attenzione e abbiamo reagito prontamente ad ogni passo dell'iter legislativo" di questo provvedimento. "L'Italia si è pronunciata ben sette volte sulla questione", ha ricordato.

"Riteniamo essenziale che l'Unione Europea e gli Stati Membri, nel dialogo con la Cina, continuino a sollevare la questione con una voce unica e coesa, ribadendo che la legge sulla sicurezza nazionale non è conforme a quanto stabilito dalla Legge Fondamentale di Hong Kong e dalla Dichiarazione sino-britannica del 1984", ha detto ancora Di Maio. "L'adozione e l'applicazione della nuova legge rischiano di minare la tenuta del principio 'Un Paese, Due Sistemi' che è alla base dell'elevato grado di autonomia, dell'indipendenza della magistratura, dello stato di diritto e del sistema di libertà e diritti fondamentali di Hong Kong". ha aggiunto. Il titolare della Farnesina ha ricordato che "la posizione italiana, ribadita in tutti i contesti multilaterali e anche alle controparti cinesi nelle occasioni di colloqui bilaterali, è che occorre preservare la stabilità, la prosperità e l'autonomia di Hong Kong".

Di Maio ha aggiunto che "con le istituzioni dell'Unione Europea e con gli altri Stati Membri sono inoltre allo studio possibili iniziative al fine di garantire una risposta a sostegno della società civile e dei cittadini di Hong Kong, che sia coordinata e in linea con il principio 'un Paese, due sistemi', principio che dovrà regolare la sovranità della Repubblica Popolare Cinese sulla Regione Amministrativa Speciale fino al 2047". Per il titolare della Farnesina "continuare ad operare in ambito Unione Europea e nei consessi internazionali per adottare le misure più appropriate è la via che riteniamo più utile, molto più efficace di qualunque azione adottata da singoli Paesi".

Grande preoccupazione per Zaki, monitoriamo con ambasciatore
"Sul caso di Patrick Zaki, il ricercatore egiziano dell'Università di Bologna arrestato all'aeroporto del Cairo il 7 febbraio di quest'anno, il Governo manifesta grande preoccupazione, soprattutto a seguito della decisione da parte della autorità egiziane di rinnovare nuovamente la carcerazione preventiva per altri 45 giorni. A tal proposito, continuiamo dunque a mantenere alta l'attenzione sulla vicenda. Grazie all'operato della nostra Ambasciata, monitoriamo costantemente l'evolversi della situazione sia in via bilaterale, sia in coordinamento con i nostri partner internazionali, anzitutto europei". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al question time alla Camera. "Il nostro Ambasciatore in Egitto, in linea con le istruzioni impartite dalla Farnesina, continua ad effettuare numerosissime azioni di sensibilizzazione presso le competenti istanze, sollecitando il rilascio di Patrick Zaki per motivi umanitari. Più nello specifico, il nostro Capo Missione ha reiteratamente sostenuto con le autorità egiziane la richiesta di scarcerazione per motivi di salute, anche nei giorni antecedenti e in quelli immediatamente successivi all'udienza che ne ha disposto il rinnovo della detenzione due giorni fa", ha aggiunto Di Maio. 
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